Per capire bene dove si colloca temporalmente il nuovo spin-off della Disney / Lucasfilm all’interno delle trilogie della saga di Star Wars, dobbiamo fare un po’ di dietrologia. La trama di Rogue One girerà attorno ai piani della Morte Nera e al loro recupero da parte dell’Alleanza Ribelle: ecco dove si inserirà la pellicola all’interno della cronologia galattica ufficiale.

 

Nell’Episodio III, la Vendetta dei Sith, abbiamo lasciato un Anakin bruciacchiato e senza arti finire dritto dritto nelle potenti e ruffiane mani dell’Imperatore. Con una buona dose di lavaggio del cervello e rabbia per la morte di Padme, Anakin è pronto a diventare uno dei più famosi e cattivi villain della storia del cinema.

 

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Darth Vader indossa finalmente il suo casco, il suo mantello, e si unisce a Palpatine. In una delle ultime scene di Episodio III li vediamo entrambi, di spalle, mentre osservano la costruzione della prima Morte Nera. Dall’altra parte, Obi Wan affida Luke-neonato a zio Owen e zia Beru, che si ergono semi-felici in quel tramonto con due lune dove anche Luke-adolescente amerà stare per dare sfogo ai suoi pensieri.

A questo punto si mettono in moto le nuove dinamiche dello spin-off, che si inserisce quindi tra la prima e la seconda trilogia. Lo step di intermezzo tra la Vendetta dei SithUna Nuova Speranza.

La prima alleanza ribelle, composta perlopiù da spie, scopre i piani dell’Impero circa la costruzione di una potente stazione da battaglia corazzata, un’enorme arma militare, simile a una grossa luna, con proprietà indiscutibilmente catastrofiche. I piani di costruzione della Morte Nera sono il motore scatenante del primissimo Guerre Stellari del 1977, quel dato fondamentale che permetterà all’Alleanza di studiare la base spaziale e trovare il suo punto debole.

 

 

Immagine creata da Matt DeWater

Immagine creata da Matt DeWater

 

 

Lo spin-off si inserisce quindi in quel buco temporale che va dall’inizio della costruzione della Morte Nera a una giovane Leia che, attaccata dall’Impero nella sua nave consolare, nasconde i pieni rubati all’interno di R2D2 che, assieme a C-3PO, fuggiranno poi verso Tatooine, dove incontreranno prima Luke e poi Obi Wan.

Come Leia sia venuta in possesso dei piani della Morte Nera, non era stato ancora esplicitato nelle due trilogie. E’ quello che infatti la produzione vuole mostrare e, dai trailer per ora pubblicati, sembra che non sia stato per nulla semplice. Quello che capiamo è che ci sarà una grande battaglia tra Impero e Alleanza Ribelle, e che grazie ad un gruppo di spie della Ribellione, Leia potrà finalmente venire in possesso di quelle informazioni che porteranno alla distruzione della prima Morte Nera durante il finale di Una Nuova Speranza.

Sappiamo anche già che Darth Vader non è per niente contento dei risultati di quell’enorme battaglia sul pianeta Scarif, poiché, attaccando la nave consolare di Leia, ammazza la qualunque e strozza tutte le comparse per carpire informazioni.

 

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I due droidi scappano attraverso una capsula di salvataggio e, malgrado gli scagnozzi di Vader ne vedono il lancio, decidono di non sparare perché “non ci sono forme di vita a bordo”. Come se, in qualche modo, dovessero fare economia di armi e non fossero a conoscenza dell’esistenza di droidi.

R2D2 e C-3PO vengono catturati dai Jawa (“creature disgustose”) e per puro caso arrivano nella fattoria dello zio Owen. E se il droide rosso non fosse esploso, forse forse l’Alleanza non avrebbe mai vinto. Ora Obi Wan scopre il messaggio della Principessa Leia e capisce di doversi mettere in moto per aiutarla.

 

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Partirà quindi un inseguimento alla ricerca dei piani da parte dell’Impero, per finire nuovamente all’interno della Morte Nera, con il duello tra un ex-Anakin ormai corroso dal lato oscuro della Forza e un Obi Wan che si immola per la causa, diventando una vocina nel cervello di Luke.

 

 

Jyn Erso

In tutto questo groviglio di continuum tra prima e seconda trilogia, compare la nuova figura di Jyn Erso, interpretata da Felicity Jones, che porterà avanti la narrazione e l’immedesimazione dello spettatore per accoglierci del mondo di Rogue One. Jyn è un soldato ma anche un-ex criminale, che un passato tormentato alle spalle. Sola fin dall’età di 15 anni, ha sempre cercato di cavarsela per conto proprio, trovando comunque il tempo di lottare contro quell’immenso potere Imperiale in continua ascesa.

Sarà lei il motore della narrazione di Rogue One?

 

 

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Dai trailer la vediamo discutere assieme a Mon Mothma circa la sua entrata nell’Alleanza per la Restaurazione della Repubblica. Una sua frase già diventata iconica è:

Questa è una ribellione, no? Mi ribello.

 

 

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