Dead Rising 4 arriva su PC e Xbox One dopo ben tre anni dal terzo capitolo. Scoprite come ci è sembrato nella nostra recensione.

L’irriverente serie di Capcom in salsa zombie survival beat ’em up nata dalla mente di Keiji Inafune è arrivata questo mese al suo quarto capitolo canonico che segna il ritorno di Frank West, lo storico protagonista che ha reso famosa la serie col primo capitolo nel 2006.

La serie, si sa, è sempre stata legata a doppio filo con Microsoft. I primi due capitoli infatti uscirono inizialmente come esclusive Xbox 360 ed arrivarono solo in un secondo momento anche su PlayStation 3. Ciò non accadde però con il terzo capitolo che ha traghettato nella line-up di lancio di Xbox One la serie in questa nuova generazione di console, e continua ad essere un’esclusiva delle piattaforme di quel di Redmond anche con questo Dead Rising 4.

Il titolo, sviluppato da Capcom Game Studio Vancouver e distribuito da Microsoft, è uscito ufficialmente sul mercato il 6 dicembre 2016 per Xbox One e PC Windows 10, e si propone di essere una delle esclusive di punta dell’holiday natalizio di Xbox.

Riuscirà nell’intento? Per scoprirlo, proseguite nella lettura della nostra recensione.

La versione da noi testata per la recensione è quella Xbox One e l’abbiamo giocata su Xbox One S collegata ad un pannello che supporta il 4K HDR.

 

 

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Dead Rising 4, come detto poco fa, ci rimette nei panni dello spassoso Frank West che tutti i fan della serie hanno imparato ad amare per i suoi modi di fare. Frank è un reporter che va alla ricerca dello scoop che gli permetterà di fare il botto, e quale occasione migliore di una apocalisse zombie per trovare una storia da vendere al miglior offerente e godersi la vita?

Nel corso delle sue indagini Frank si ritrova ad indagare sulla Obscuris, una corporazione di stampo militare coinvolta nella diffusione dell’epidemia che lui chiama Zombitudine. Ci verrà chiesto dunque di alternare momenti di indagine ad altri di vero massacro splatter dei vari zombie che ostacoleranno la nostra strada, armati di una reflex e di armi improbabili.

La componente narrativa non è mai stata particolarmente profonda nei vari Dead Rising.

La componente narrativa non è mai stata particolarmente profonda nei vari Dead Rising, ma riesce ad intrattenere tranquillamente – soprattutto in questo capitolo – grazie alle gag comiche e agli intrecci tenuti su da un personaggio davvero ben caratterizzato come Frank. Peccato però che la sua campagna, suddivisa in soli sei capitoli di gioco, si possa completare davvero in poco tempo (meno di 10 ore in linea di massima se siete già pratici con il gameplay del titolo) le quali si possono però allungare grazie ai tanti collezionabili sparsi nel gioco tra cui cellulari, giornali e audiolog che permettono di approfondire sia main che side quest del titolo.

La campagna ad ogni modo integra per la prima volta alcune novità dal punto di vista del gameplay e dell’approccio stesso al gioco, offrendoci non soltanto momenti di frenesia nel quale massacrare zombie, ma anche fasi investigative e persino stealth che spezzano un po’ il ritmo del gioco ma vanno apprezzate in quanto buon tentativo di diversificazione.

 

 

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Il gameplay di Dead Rising 4 è sicuramente il suo fiore all’occhiello. Come detto sopra, trova spazio in questo nuovo capitolo anche una meccanica più investigativa nella quale Frank si troverà a dover indagare utilizzando la propria fotocamera reflex con tutti i vari filtri a nostra disposizione (quali analizzatore spettrometrico e visione notturna) e c’è persino un’opzione per scattare selfie del nostro simpatico protagonista!

Viene introdotto anche un approccio stealth, seppur basilare, che si integra in modo per niente invasivo al classico gameplay più splatter. Questo, secondo il parere di chi vi scrive, è un grande punto a favore che diversifica l’azione di gioco permettendoci di effettuare anche uccisioni furtive, ma non obbliga assolutamente il giocatore a farne uso in taluni momenti.

L’esoscheletro ci rende invincibili sterminatori dei maledetti zombie.

Per chi ama il classico gameplay beat ’em up della serie, questo quarto capitolo offre un divertimento assicurato grazie alla sua tipica frenesia, alla presenza di tantissime armi (divise in tre cateogorie: armi da mischia, da lancio e da distanza) improbabili e spesso di fortuna. Onore anche alla geniale introduzione di un esoscheletro (chiara parodia delle più epiche produzioni videoludiche di stampo futuristico degli ultimi tempi) che ci rende degli invincibili sterminatori dei maledetti zombie che infestano le strade, però per poco tempo vista la sua scarsa energia. Resta poi una dinamica fondamentale e super divertente integrata all’uso dei veicoli, da vetture che richiamano lo stile Mad Max fino a tricicli e sedie a rotelle.

Il sistema di combattimento non è estremamente raffinato ma risulta molto gratificante se si usano armi da mischia, in particolare. Abbiamo poi un discreto comparto di crescita del personaggio, molto intuitivo e semplice da comprendere.

 

 

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Oltre alla campagna, Dead Rising 4 offre anche un comparto multigiocatore ben curato. Qui abbiamo una modalità cooperativa in cui i giocatori dovranno sopravvivere giorno dopo giorno nel corso dei quattro episodi dove l’incalzante procedere del tempo torna ad essere un nemico estremamente impegnativo da fronteggiare, come accadeva in passato anche nella campagna.

Dal punto di vista tecnico il titolo lascia un po’ l’amaro in bocca, in quanto si poteva e si doveva fare decisamente di meglio sfruttando le possibilità offerte anche da Xbox One S. Sebbene a schermo si muovano, nelle fasi più concitate, una quantità impressionante di zombie al netto degli elementi fermi nello scenario, il risultato finale appare discreto ma non fa certo gridare al miracolo dal punto di vista grafico.

Dead Rising 3 aveva segnato un forte salto in avanti col passaggio generazionale su Xbox One, ma questo quarto capitolo sembra quasi riprendere il precedente e migliorarlo con un po’ troppa timidezza. L’immagine risulta più pulita grazie anche alla maggior risoluzione e all’uso dell’anti-aliasing, ma le texture appaiono davvero di bassa qualità.

Questo non inficia in maniera estremamente pesante l’esperienza di gioco che risulta al netto di tutto abbastanza fluida e godibile, solo ci si aspettava di più. Il comparto sonoro è invece di ottimo livello, come anche il doppiaggio in italiano.

 

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Dead Rising 4 è un titolo tutto sommato ben riuscito, ma dal quale ci si poteva aspettare decisamente qualcosa in più soprattutto in ambito tecnico e per longevità della campagna che si regge completamente sul carisma e le gag del buon vecchio Frank West.

Consigliatissimo a tutti i fan della saga che troveranno interessanti probabilmente alcune variazioni al classico gameplay, e un ottimo titolo per chiunque abbia voglia di massacrare ondate di zombie con armi e veicoli fuori di testa, e ora anche con un bell’esoscheletro.

 

 

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Dead Rising 4
Recensione di Francesco Ventrella