Per un nerd il massimo della vita è affrontare i fantasmi con uno zaino protonico e la gente posseduta con una motosega. A volte, però, gli spiriti vogliono solo comunicare. O magari siamo noi a voler fare quattro chiacchiere con loro…
Come fare a parlare con chi è passato dall’altra parte del piano dell’esistenza?
Come capire quando e come un trapassato sta cercando di dirci qualcosa?
Uno dei sistemi più famosi per andare a rompere le scatole ai defunti è la mitica tavoletta Ouija, che da decenni continua a sollazzare la fervida mente di ragazzini annoiati e di produttori cinematografici.
Mettiamo da parte però la tavoletta Ouija con annessi e connessi, di cui ha già parlato diffusamente Gabriella in questo dettagliato articolo.
Per chi ha voglia di fare un tuffo in quel settore, c’è Ouija 2 – Le Origini del Male che esce al cinema tra un paio di giorni e che le recensioni americane hanno già etichettato come uno dei pochi sequel migliori dell’originale.
Non male, dato che il periodo è fertile per l’horror e che qualche spavento genuino fa bene.
Ordunque… da qualche tempo sono perseguitato da fenomeni inspiegabili (cameretta sempre in disordine; scarichi del bagno otturati; Playstation Network che non funziona) ho deciso di cercare online qualche dritta per capire se un fantasma mi sta aggrappato alle gonadi.
Il risultato è stato un viaggio nelle più astruse e arzigogolate teorie, da quelle dei sensitivi che ti lasciano il numero di telefono in fondo ad ogni articolo ai siti web creati appositamente per farti saltare sulla sedia a tradimento (li mortacci vostri ndR), dai siti cattolici che ti dicono che Omiodio davi andare subito a confessarti anche solo per aver pensato ai fantasmi ai blog che sembrano partoriti dalle fantasie malate di Clive Barker. Anche se, per gli amanti del fetish…
Dunque, non starò qui a catalogarti cose che puoi trovare facilmente online (l’ottimo WikiHow è sempre una garanzia, anche quando deve spiegarti come parlare con l’anima de tu nonna) ma farò un elenchino di quei fenomeni tradizionalmente associati all’apparizione di robe che non dovrebbero esistere.
Pensa a me che sto scrivendo all’una di notte, con il suono della lavastoviglie nelle orecchie.
Man mano che vado avanti, divento sempre più paranoico e suscettibile ad ogni minimo scricchiolio o sfarfallio della lampadina sopra la mia testa… con la statuetta di Cthulhu che stranamente sembra fissarmi e brillare…
Comunque, dato che come diceva qualcuno, “non ci credo ma ci credo”, sai mai che un bel giorno qualche fantasma e/o spirito incazzoso decida veramente di farci il culo, o che una simulazione alla Black Mirror ci infili in una casa infestata. A quel punto meglio avere una vaga idea di quello che sta per accadere.
Ecco una piccola sintesi in 5 punti di metodologie e fenomenologie della comunicazione fantasmatica al netto dell’Ouija. Con annesse spiegazioni plausibili che potrebbero confutare immediatamente l’idea che un ectoplasma abbia voglia di fare quattro chiacchiere con te.
E non dire che non ti vogliamo bene, qui a Lega Nerd.
Luci intermittenti o lampadine che esplodono
Un grande classico. Nei film, quando sta per succedere qualcosa di brutto, c’è sempre una stramaledetta lampadina che flickera, andando a compromettere la già fioca illuminazione dell’ambiente e la resistenza della vescica dei personaggi.
La spiegazione più semplice è che i morti ce l’abbiano a morte con le lampadine, dato che tutti sappiamo per esperienza che è una noia mortale sostituirle e, in generale, averci a che fare.
Gli esperti dicono che se una lampadina inizia a dare di matto o si brucia ripetutamente, anche esplodendo, c’è uno spirito che cerca di comunicare. Dunque, non perdere la calma, chiarire la mente, chiedere col pensiero “Chi è là, please?”.
Oppure puoi chiamare l’elettricista. Si possono verificare “perdite”, sovraccarichi, o magari le lampadine hanno voltaggio minore rispetto al punto in cui sono sistemate. Ciò non implica scoppio o fusione immediata, può passare del tempo per via della sovratensione.
Se poi l’elettricista si presenta alla porta ed è un fantasma, tutto torna.
Musica a tema
Qui si entra un po’ nella paranoia pesante, nel senso che si narra di persone “perseguitate” da canzoni o musiche che facevano parte della vita del defunto.
Le sentono, o credono di sentirle, dappertutto o in momenti particolarmente delicati. Da auto che passano, dalla radio appena accesa, da Spotify che suggerisce playlist a casaccio, dal DJ della festa rionale con gusti opinabili…
In questo caso si può sperare di essere perseguitati da un morto con un certo buon gusto, perché tra accendere la radio e trovare sempre brani di Duke Ellington e doversi sorbire quelli Gigi D’Alessio ce ne corre. La sanità mentale potrebbe essere a rischio.
Ci si dovrebbe chiedere che cosa voglia dirci lo spirito. Anche in questo caso, però, la suggestione può fare brutti scherzi, quasi peggio di TicketOne con i biglietti dei Coldplay.
Cambi di temperatura improvvisi
Freddo & Gelo sono amici dei fantasmi, tanto che uno degli innumerevoli cliché che accompagnano le apparizioni sovrannaturali è appunto il drastico calo della temperatura di una stanza.
La spiegazione più ovvia è che il nostro coinquilino sia tornato dal supermercato, entrando in casa con una scorta formato gigante di Polaretti (o altro tipo di ghiaccioli), ma se proprio sei testardo e convinto di un contatto extra-corporeo, potresti prepararti ad un incontro da brividi.
Solitamente non succede molto di più: anche il mito del cambio drastico di temperatura è una sciocchezza, tutt’al più ci verrà la pelle d’oca e qualche brivido, solitamente in corrispondenza di un nostro ricordo relativo al trapassato o mentre stiamo parlando di lui.
Consiglio della nonna: non è che siccome adesso Equitalia cambia nome e non fa pagare la mora, allora puoi smettere di pagare le bollette. Tanto più che inizia a fare freddino, per davvero.
Orologi che si fermano
Tic, tac…
Niente, le lancette dell’orologio si sono fermate. Ecco cosa si guadagna a fare l’hipster e non portarsi al polso un Casio.
Si dice che i morti cerchino di far ricordare avvenimenti o momenti significativi portando all’attenzione delle persone viventi alcuni orari.
Stessa cosa, quando controllando l’ora (anche sul telefono) vediamo ripetutamente, nel corso dei giorni, la stessa combinazione di cifre.
Potrebbe essere il momento di ripensare a cosa abbiamo fatto in passato. O di contattare un esperto di numerologia. Oppure di sfoderare un’ottima e affascinante scusa quando siamo in ritardo per via di quello stramaledetto orologio.
A me, a volte, quando cucino si ferma il timer quando setto i tempi per i vari passaggi delle ricette. Penso semplicemente che sia la maledizione lanciatami contro da Carlo Cracco, che non mi vuole tanto bravo da partecipare alla prossima edizione di MasterChef.
Strani fenomeni telefonici
Che il telefoni cellulari, ma anche la telefonia in sè, siano frutto della magia è un fatto innegabile.
È chiaramente la magia che ci fa parlare con gli altri da ogni luogo del mondo attraverso un piccolo dispositivo, non venite a raccontarmi cazzate fuffo-tecnologiche.
Per cui, come si può non credere a tutti i misteriosi casini che combinano in nostri telefoni?
Li spegni e continuano a suonare, arrivano chiamate ansimanti dall’aldilà, le impostazioni cambiano da sole e compaiono sul display lingue sconosciute che mai abbiamo parlato…
Tutto torna! Se succede qualcosa del genere, dobbiamo fare mente locale e capire quale dei nostri antenati sumeri e/o logorroici vogliano dirci qualcosa attraverso lo smartphone.
Si è perso il conto degli spiriti che hanno sfidato le regole dell’Aldià per mettersi in contatto con i parenti e chiedere vite extra a Candy Crush. Poi, a volte, possono esserci anche motivi più futili, ma non per questo trascurabili.
Non oso pensare quanti e quali spiriti abbia fatto incazzare la Samsung. Sarebbe una spiegazione più che plausibile per il casino con il Galaxy S7 il fatto che abbiano fatto bruciare vivi degli operai che mo’ si stanno vendicando con innegabile, azzeccato cinismo.