La Milan Games Week si è ufficialmente conclusa e in questa seconda parte del nostro recap sull’evento vi racconteremo come sono andate le giornate di sabato 15 e domenica 16 ottobre.
Sabato ci siamo lasciati nella prima parte del recap sulla fiera milanese con le impressioni sugli hands-on e hands-off di svariati titoli, prevalentemente third party come i vari Final Fantasy portati in fiera da Square Enix ma anche la line-up di Ubisoft e Activision, oltre che ovviamente con le impressioni su quanto provato con il PlayStation VR. Se vi foste persi la prima parte del recap la ritrovate subito qui sotto, altrimenti partiamo con il resoconto delle giornate più caotiche di tutta la Milan Games Week: sabato 15 e domenica 16 ottobre.
Nel corso della mattinata di sabato abbiamo iniziato a tastare più seriamente il terreno del grande spazio dedicato agli sviluppatori indipendenti, a cui abbiamo poi dedicato tutta la giornata di domenica e dei quali vi parleremo approfonditamente in un altro articolo qui su Lega Nerd in arrivo nei prossimi giorni, con tanto di approfondimento video.
Dopo pranzo è stata invece la volta di Microsoft che ha allestito per la fiera milanese uno spazio davvero enorme in collaborazione con svariati partner quali Samsung, Intel e Acer, tutto nell’ottica dell’evoluzione del programma Xbox Play Anywhere che vuole unire Xbox e PC Windows 10 in un unico ecosistema dedicato al gaming.
Qui, mentre Joshua si è concentrato sul carpire quante più notizie possibili circa la collaborazione appunto con Intel e Samsung, io ho intervistato Paolo Bagnoli di Microsoft circa le loro strategie, ed è emerso che il programma Play Anywhere (strategia centrale in questo momento) è il primo passo verso un’integrazione sempre più rivolta alle tecnologie del futuro che Microsoft ha deciso di perseguire in ambito gaming.
In questo senso, anche l’introduzione di Xbox One S e la misteriosa Scorpio, tanto incentrate sulla tematica del 4K, non sono mosse rivolte tanto al consumatore che – ha precisato Bagnoli – orienta già le sue scelte in base a ciò che di meglio il mercato ha da offrirgli, quanto agli sviluppatori e agli addetti ai lavori affinchè si muovano in questa direzione che è la strada segnata per il futuro: 4K, realtà virtuale e realtà aumentata. E non sarebbe sbagliato aspettarsi un’integrazione del progetto Hololens con l’arrivo del nuovo hardware Project Scorpio verso la fine del prossimo anno.
In relazione al programma Play Anywhere erano dunque presenti in fiera tutti i titoli finora usciti cross platform per Xbox One e PC Windows 10 (che giravano rispettivamente sia su demo station con Xbox One S che su portatili Acer Predator). Nello specifico ReCore, il fenomenale Forza Horizon 3 e Gears of War 4 che abbiamo recentemente recensito.
All’interno dello spazio di Microsoft era poi possibile giocare al picchia duro esclusivo su Xbox One, Killer Instinct, con i nuovi schermi curvi di Samsung, e a vari titoli indipendenti del programma ID@Xbox come l’attesissimo Cuphead e l’italiano Gridd. C’erano poi tutti gli spazi di Electronic Arts, anche loro partner del colosso di Redmond in virtù di EA Access, in cui abbiamo potuto provare una sessione in modalità multiplayer di due dei titoli più attesi di questo holiday 2016: Battlefield 1 e Titanfall 2.
Entrambi i titoli usciranno a fine ottobre per PC, Xbox One e PlayStation 4, e da un punto di vista tecnico ci sono sembrati ormai praticamente pronti. Personalmente ho trovato più divertente la sessione multigiocatore di Titanfall 2, decisamente più frenetico come gameplay grazie anche all’elemento dei Titani che avevo già apprezzato nel primo titolo, all’epoca vittima di un precoce abbandono da parte degli utenti forse a causa della mancanza di una modalità single player che facesse appassionare ad una nuova serie.
Lo sviluppatore sembra però aver recepito il feedback e questo nuovo capitolo (che esce come multipiattaforma e non più come esclusiva) integrerà una campagna, purtroppo in fiera non erano presenti demo né presentazioni hands-off su questa per la quale bisognerà aspettare la nostra recensione.
Stesso discorso per Battlefield 1 che crea un nuovo starting point per la saga e propone uno scenario ancora inesplorato quale quello della prima guerra mondiale.
Dopo aver provato con mano tutto ciò che c’era di provabile nello spazio in fiera di Microsoft, siamo tornati allo stand di Sony dove avevamo appuntamento per un hands-off di The Last Guardian e l’hands-on di Horizon: Zero Dawn.
Per quanto riguarda The Last Guardian è stata praticamente riproposta la demo mostrata in occasione dell’E3 di Los Angeles, in cui abbiamo osservato in azione il nostro protagonista intento ad avanzare risolvendo vari puzzle ambientali mediante l’interazione con la bestia Trico.
Per Horizon: Zero Dawn invece erano presenti nella sala chiusa che ospitava la prova anche due ragazzi di Guerrilla Games che ci hanno introdotto alle dinamiche di gioco (una sorta di tutorial spiegato mediante una dimostrazione hands-off del titolo) e ci hanno raccontato qualcosa in più sulla trama del gioco. Siamo a circa 1000 anni nel futuro, un futuro distopico in cui il genere umano non è più al vertice della catena alimentare sulla terra, che è ora in balia delle macchine. Un topos spesso abusato ma che si declina in maniera intelligente con le vicende narrate da Horizon.
La società umana ha raggiunto l’apice della decadenza e delle nostre moderne città resta solo un ammasso di macerie sulle quali la natura sta riprendendo il sopravvento. L’elemento più particolare del contesto in cui la protagonista, Eloy, dovrà muoversi, è proprio la crasi tra elementi meccanici ed organici.
Le strutture, così come le bestie che affrontiamo nel gioco, sono un ibrido tra macchine e animali o piante. Una suggestione decisamente originale che mi riservo però di premiare o meno solo quando potrò provare il gioco finito.
La demo che abbiamo provato ci dava un assaggio di fasi di combattimento e di caccia in cui potevamo scontrarci con bestie di piccola stazza e prendere il controllo di una di esse per arrivare al punto indicato sulla mappa in cui affrontare la boss fight. Purtroppo non posso dilungarmi oltre su dettagli riguardanti la trama o il gameplay, ma per quanto ho potuto vedere finora Horizon: Zero Dawn ha davvero le potenzialità per diventare una delle killer application più importanti del 2017 di PlayStation 4.
La giornata di sabato si è fondamentalmente conclusa con queste ultime prove da Sony, quella di domenica invece l’abbiamo dedicata interamente alla zona della Milan Games Week adibita agli sviluppatori indipendenti di cui però, come detto sopra, vi parleremo in un approfondimento appositamente dedicato nei prossimi giorni.