Dal 15 Settembre arriva in edizione home video blu-ray e dvd la prima stagione della serie fantasy di MTV The Shannara Chronicles, tratta dalla saga di Terry Brooks, e che ha fatto il suo debutto ad inizio 2016.
Lo scorso 5 gennaio 2016 ha fatto il suo esordio negli States, sulla rete MTV, la serie fantasy The Shannara Chronicles, tratta dall’omonima saga fantasy dell’americano Terry Brooks.
La serie è sviluppata da Alfred Gough e Miles Millar ed è arrivata in Italia il 15 Gennaio su Sky Atlantic. Nella primavera del 2016 è stata confermata una seconda stagione, la quale arriverà nei primi del 2017.
The Shannara Chronicles è un titolo che ha fatto discutere in tanti, soprattutto fan, fin dal primo annuncio dello sviluppo della serie.
Un progetto che ha dovuto affrontare molti ostacoli sulla sua strada, prima di vedere la luce dello schermo su MTV.
La prima ad acquistare i diritti della saga di Brooks fu la Warner Bros. intenzionata più che mai a realizzare una serie di lungometraggi. Per chi conosce un minimo la saga di Terry Brooks sa bene che non parliamo di libri semplici e, soprattutto, di pochi volumi. Ad oggi Terry Brooks ha scritto ben ventisette libri, un numero non certo irrisorio quando si arriva a parlare di trasposizioni cinematografiche o televisive.
Un progetto come The Shannara Chronicles, per poter essere realizzato al meglio, pone tutti di fronte a un enorme problema di budget. Non è un caso se HBO ha concentrato anni ed anni della sua programmazione unicamente su Game of Thrones, arrivando solo questo a fronteggiare un altro enorme progetto come Westworld scritto da Jonathan Nolan e prodotto da J.J. Abrams.
Prima di riuscire a fronteggiare questi ostacoli, la Warner perse i diritti, i quali vennero immediatamente acquistati nel 2013 da MTV. La strategia di MTV è molto semplice, e lo si capisce fin dal primo sguardo alla serie. Non potendo di certo portare sullo schermo un gemello di Game of Thrones, del resto non avrebbe nemmeno molto senso fare un’operazione del genere, MTV sviluppa la serie rivolgendosi a un pubblico più adolescenziale. In fondo, nel 1977 quando uscì il primo libro, i lettori di Brooks erano proprio quelli, se non fosse che gli adolescenti di adesso sono molto differenti da quelli di quarant’anni fa. Il pubblico teen di MTV, è lo stesso pubblico che si aspetta storie sulle orme di Teen Wolf o The Vampires Diares, non sorprende, quindi, vedere come la serie non coinvolga propriamente gli amanti di GoT.
Basata sul secondo libro del ciclo, Le pietra magiche di Shannara del 1984, The Shannara Chronicles si apre sul mondo di Shannara dopo che le Grandi Guerre, una terribile combinazione di attacchi chimi, batteriologici e nucleari avvenuti nella seconda metà del XXI secolo, hanno portato alla distruzione dell’attuale società tecnologica.
Il mondo di Shannara è popolato da elfi, mezzelfi, troll e gnomi, druidi e demoni, quest’ultimi i reali provocatori delle Grandi Guerre che, dopo anni di pace e prosperità, sono pronti a risorgere nuovamente dalle loro ceneri e portare distruzione e decadimento nel regno di Shannara.
Questo tipo di scenario è ciò che ha sempre reso Shannara, nonostante le numerose accuse di plagio (alcune impossibili da smentire) nei confronti di Tolkien a cui ha dovuto far fronte Brooks, un mondo interessante e particolare, dove l’apocalisse non è per forza portatrice di alieni o totale distruzione, ma bensì di un mondo nuovo dominato dal fantastico.
Sebbene non chiaro fin dal principio, il mondo distrutto dalle Guerre iniziate di nascosto dai demoni, non è altro che lo specchio del nostro vero mondo, contaminato dalla natura malvagia di alcuni uomini, divenuti dei veri e propri mostri. Certo, per arrivare a capire questo nei libri devono passare molti decenni, e prima di poterlo capire all’interno della serie… Well, non so se la produzione arriverà fino in fondo.
The Shannara Chronicles si pone come un ibrido tra fantasy e urban fantasy. Anni luce lontano da GoT ma, come già detto prima, fare un paragone o un tentativo del genere per MTV sarebbe stato solo suicidio, The Shannara Chronicles prova a recuperare alcuni degli elementi cardine del fantasy televisivo anni ’90, ammiccando inevitabilmente al pubblico giovanile amante dell’urban alla Hunger Games e Shadowhunters e al già citato The Vampires Diares.
Solo citando questi titoli, si sta profanando l’opera di Brooks, eppure analizzando la serie per quello che vuole rappresentare, cioè non una fedele e precisa trasposizione fedelissima delle saghe di Shannara rivolta ai suoi ex-adolescenti lettori (ovvero persone con un età variabile dai 30 ai 50 anni), ma bensì una serie fantasy per adolescenti, basata più sulla bella presenza del cast che per gli effetti speciali, nel complesso funziona.
Così come questi elementi possono sembrare il punto forte di The Shannara Chronicles, al tempo stesso ne segnano il suo punto debole. Il punto di vista è ciò che, emotivamente parlando, fa di Shannara una serie riuscita o meno.
Dal punto di vista tecnico, invece, bisogna far riferimento all’obiettivo della rete. MTV lavora per il suo pubblico, una fascia che varia dai 15 ai 25, puntando su dei personaggi dai volti accattivanti e genuini e sulle storyline, come amore, indipendenza, scambio generazionale, che permettono di provare empatia con la data situazione e personaggio.
La storia verte sulla missione della principessa Amberle (Poppy Drayton), testarda elfa dall’indole bellica, riuscita a entrare a far parte dei Sette Eletti (i protettori dell’Eterea) e alla quale viene affidata, dall’Eterea stessa, l’unica speranza prima che l’ira distruttiva di tutti i demoni si abbatta contro il mondo di Shannara.
Ad accompagnare il lungo viaggio, fisico e spirituale di Amberle, ci sarà il mezzelfo Will (Austin Butler), nipote del famoso Shea – protagonista de il primo libro, La Spada di Shannara (1977) – e portatore delle elfstones, la sensuale nomade Eretria (Ivana Baquero) e il druido Allanon (Manu Bennett).
Le diverse sfide affrontate dai protagonisti, soprattutto quelli più giovani, collidono anche con i loro sentimenti ed emozioni. Il triangolo Amberle, Will ed Eretria, alimenta la maggior parte degli episodi, sicuramente stuzzicando il pubblico più giovane, mostrando il tipico amore più infantile e malizioso, senza mai scivolare in scene di reale passione.
The Shannara Chronicles cerca di muoversi, come accennato prima, moltissimo sul cambio generazionale, mettendo a confronto i giovani protagonisti con il fantasma dei loro antenati, quasi come se fossero la metafora stessa della serie: il nuovo fantasy che deve confrontarsi con la sua versione più old school.
I primi episodi della serie, pur sorvolando gli enormi difetti a livello di caratterizzazione dei personaggi, riescono anche a coinvolgere, spronando, anche per sola mera curiosità, ad andare avanti.
I problemi sorgono avvicinandosi sul finale, quando i problemi adolescenziali sembrano essere addirittura più importanti della sopravvivenza del mondo di Shannara, creando un problematico blocco che difficilmente riesce a mandare avanti l’azione.
Un po’ piatto, fin troppo leggero, e forse fin troppo targhettizzato verso un pubblico che, molto probabilmente, non sa nemmeno chi sia Terry Brooks, The Shannara Chronicles è un prodotto pensato unicamente per le generazioni “young adult” di adesso.
Una serie che punta più sulla freschezza e sensualità dei suoi personaggi più che sugli intrecci, intrighi e cospirazioni belliche. Si perde la profondità della storia originale, puntando quasi esclusivamente sul coinvolgimento emotivo del giovane pubblico.
Lo stesso budget, come già detto, non permette di avere degli effetti speciali mozzafiato, cercando di trovare una via di mezzo che non punti proprio al trash o al ridicolo, ma che faccia sembrare passabile il mostro in questione. Su questo, molto probabilmente, vincente è la scelta di dare un’atmosfera generale anni novanta, che porta a far sembrare The Shannara Chronicles un prodotto di almeno quindici anni più vecchio, ma che si mette in gioco su un genere ibrido divenuto punta di diamante della televisione negli ultimi anni. Una Xena dei nostri tempi, ma senza Lucy Lawless, scene di amore saffico e Dei particolarmente assetati di sangue.
Nel complesso, The Shannara Chronicles è un prodotto senza lode e senza infamia. Se si vuole davvero rabbrividire, basti anche solo pensare alla versione televisiva, mandata in onda questa primavera su Netflix, di Shadowhunters.
The Shannara Chronicles ha il pregio di non voler scadere nel ridicolo, cercando di essere il più curato possibile in dettagli come costumi e scenografie, giocando sulla fascinazione dei personaggi e delle creature in questione, senza troppo soffermarsi sull’elemento più importante di un prodotto audiovisivo: la trama.
MTV non avrà sicuramente pensato, sbagliando, ai fan o lettori della saga di Brooks. Se fate parte di quella fascia di pubblico, Shannara non è assolutamente il titolo o la trasposizione che fa per voi. Se, invece, nel buio della notte, con la navigazione in incognito, non potete fare a meno di godervi, come guilty pleasure, il nuovo episodio dell’ultima serie teen fantasy, allora The Shannara Chronicles potrebbe darvi qualche soddisfazione.
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