Apple ha pubblicato i risultati del secondo trimestre fiscale 2016, e per la prima volta dal 2003 il confronto mese su mese con l’anno fiscale precedente riporta una flessione significativa.

Il secondo trimestre fiscale segna introiti per 50.6 miliardi di dollari e un profitto netto di 10.5 miliardi (circa 1.90 dollari per azione), ma lo stesso periodo del 2015 riportava ricavi per 58 miliardi con un profitto netto di 13.6 miliardi (circa 2.33 dollari per azione).

 

Una flessione non banale, considerando anche il recente lancio di diversi nuovi modelli.

 

Ma sono proprio le vendite anno su anno la nota dolente del resoconto trimestrale, e vedono gli iPhone scendere da 62.2 milioni di pezzi venduti a 51.1 milioni, i Mac da 4.56 milioni a 4.03, e gli iPad da 12.6 milioni a 10.25 milioni.

 

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Cook si dice comunque ottimista e parla di una fase di saturazione del mercato, ma grazie ad alcuni cambi di strategia, come ad esempio il posizionamento anomalo dell’iPhone SE che mira ad attrarre nuove fette di utilizzatori e gli sforzi per spingere i prodotti nei mercati emergenti dei paesi in via di sviluppo, le vendite torneranno a crescere.

 

Una Mela temporaneamente offuscata dal suo stesso successo o l’inizio di un vero declino?