Ad un mese dal fallimento dell’ultimo tentativo, lo scorso 8 aprile SpaceX è finalmente riuscita a far atterrare il suo razzo vettore Falcon9 sulla piattaforma-drone “Of course I still love you” al largo della Florida, nell’Oceano Atlantico.

La missione denominata CRS-8 (Commercial Resupply Service) ha lo scopo di rifornire la Stazione Spaziale Internazionale con ben 3 tonnellate di materiale, tra cui il Bigelow Expandible Activity Module (BEAM), un modulo gonfiabile che donerà agli astronauti uno spazio ulteriore di 16 metri cubi.

La vera notizia riguarda però il compimento di un perfetto atterraggio verticale del razzo propoulsore utilizzato nel lancio, il Falcon9, su di una piattaforma posta in mare aperto, in grado di comunicare con il razzo stesso per combinare le reciproche posizioni; questo permetterà un notevole risparmio di carburante ed un più semplice riciclo dei propulsori.

 

 

 

Il Falcon9, dopo gli opportuni controlli, potrebbe essere pronto per un nuovo volo già a partire dal mese di giugno, ha dichiarato con un tweet Elon Musk, CEO di SpaceX.