I medici del Johns Hopkins Hospital di Baltimora hanno appena annunciato di aver effettuato con successo il primo trapianto tra pazienti HIV+ della storia degli Stati Uniti.
Il rene ed il fegato trapiantati provenivano dallo stesso donatore: mentre il primo è andato ad un paziente HIV+ da più di 30 anni con ipertensione e disturbi di tipo autoimmune, che negli ultimi anni è stato in dialisi in attesa della possibilità di un trapianto; il fegato invece è andato ad un paziente con epatite C (anch’egli positivo da 25 anni), che dovrebbe essere dimesso nei prossimi giorni.
Questo evento segna l’inizio di un nuovo futuro di speranza per i pazienti con HIV, che fino ad oggi potevano ricevere trapianti solamente da persone non infette, col conseguente spreco di centinaia di organi resi disponibili ogni anno. I trapianti tra pazienti HIV+ sono infatti stati proibiti dal 1988 fino al 2013, quando il presidente Obama ha firmato l’HOPE Act (HIV Organ Policy Equity).
Da quel giorno il National Institutes of Health ha lavorato sulla determinazione dei criteri per poter procedere in questa tipologia di intervento.
Qualche limite è ancora presente (il paziente donatore ad esempio era deceduto, perché non si è ancora sicuri riguardo le possibili conseguenze, per un paziente con HIV, della donazione di un rene), tuttavia la nuova procedura approvata porterà ad una riduzione dei tempi di attesa per tutti i pazienti in attesa di un trapianto.
- Via CNN