Il Mobile World Congress di Barcellona si conferma come il più importante evento mondiale dedicato alla tecnologia mobile: I produttori americani come Apple e Google ormai si affidano ad eventi propri e dedicati, mentre i più importanti produttori asiatici portano a Barcellona le proprie novità più succose.

Anche quest’anno i due coreani ai vertici del mercato mobile hanno scelto quindi l’evento spagnolo per presentare i propri smartphone di punta e mostrare al mondo dove la loro innovazione sta andando e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.

 

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Le novità arrivate nel week-end sono tante, ma in questo mio #riassuntone mi concentrerò solo su Samsung e LG che con i loro S7 e G5 hanno monopolizzato la giornata di ieri grazie ai loro nuovi top di gamma.

Andiamo quindi a vedere insieme questi nuovi smartphone e, se non avete voglia di tante pippe e numerini, andate direttamente a fondo articolo per un mio commento finale.

 

 

 

 

 

Samsung S7 e S7 Edge

Samsung ha accontentato tutti i cultori dell’estetica l’anno scorso con i suoi S6 e S6 Edge: finalmente niente più plasticoni brutti e grande attenzione alla qualità costruttiva e, soprattutto, ai materiali con l’arrivo di alluminio e vetro.

 

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I coreani si sono concentrati sul migliorare il progetto dell’anno scorso.

Quest’anno i coreani si sono concentrati sul migliorare il progetto dell’anno scorso, limando le piccole imperfezioni e aggiungendo feature che, molto probabilmente, avremmo potuto avere già lo scorso anno, ma qualche direttore marketing ha voluto lasciare fuori per avere qualche cartuccia anche quest’anno.

 

https://www.youtube.com/watch?v=w9l0ijUv9uM

 

In particolare torna la possibilità di espandere la memoria interna tramite schede micro SD, mancanza tanto discussa lo scorso anno (“impossible trovare lo spazio..” si, come no) e poi una camera migliore, con meno pixel ma più grandi e quindi, almeno in teoria, con una resa migliore con poca luminosità… e ancora un nuovo tipo di schermo che riesce ad utilizzare intelligentemente una nuova retroilluminazione e ad essere always on, mostrando informazioni utili sempre, non solo quando lo si muove o si interagisce.

La camera spunta meno dal retro che diventa anch’esso curvo nella versione Edge, restituendo una sensazione migliore quando lo si impugna… tutti piccoli particolari e miglioramenti ad un progetto generale che si rifà comunque evidentemente a quello dell’anno scorso.

 

https://www.youtube.com/watch?v=37ed7BRRm1Y

 

Anche a livello software migliora la Edge UX, diventando più utile e personalizzabile: insomma si vede che l’anno in più ha giovato tanto al progetto S6 e questo nuovo S7 è, di fatto, una evoluzione su ogni aspetto, non una rivoluzione.

 

https://www.youtube.com/watch?v=fvC9URCqlJY

 

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L’S7 rimane compatibile con il Gear VR, motivo ufficiale per cui non arriva la porta USB Type C, ma si è deciso di lasciare la micro USB al suo posto.

Decisione apprezzata dai retrogradi col culo pesante la fuori (così non devo comprare un adattatore da 2 euro o cambiare i miei preziosi cavi da 5 euro) e disprezzata da chi, come me, vorrebbe vedere la Type C diffusa molto più in fretta e con più coraggio dai produttori che attualmente stanno facendo il giochino inutile del “vai avanti te”.

 

 

 

Caratteristiche Tecniche

S7 S7 Edge
Schermo 5,1″ QHD  5,5″ QHD
CPU Exynos 8890 (Snapdragon 820 solo in Nord America)
RAM 4 GB
Memoria interna 32 GB / 64 GB UFS 2.0 espandibile tramite microSD
Fotocamera posteriore 12 megapixel con f/1.7 e Dual Pixel
Fotocamera frontale 5 megapixel
Batteria: 3.000 mAh  3.600 mAh
Impermeabilità IP68
Connettività LTE Cat-9, NFC
Dimensioni 142,4 x 69,6 x 7,9 mm 150,9 x 72,6 x 7,7 mm
Peso 152g 157g
Colori Nero, oro, argento e bianco
Altro Ricarica rapida, ricarica wireless e MST (per Samsung Pay)
Sistema Operativo Android 6.0 Marshmallow
Porte micro USB, jack audio standard 3.5mm

 

Insieme ai nuovi S7 Samsung ha anche presentato un camera 360, chiamata Gear 360, che, come la Ricoh Theta (e il suo clone di LG, vedi poi) è in grado di scattare foto e girare video a 360 gradi mettendo insieme le immagini tratte da due camere da 195° ognuna.

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Niente di particolarmente interessante se non per usi molto di nicchia o per stupire gli amici, intendiamoci, ma a quanto pare quest’anno sarà l’anno del VR e dei filmati a 360 gradi quindi bene che sia Samsung che LG stiano tirando fuori le loro alternative economiche e consumer alle camere da decine di migliaia di euro che stanno uscendo per il mercato professionale.

 

 

 

 

 

LG G5

Al contrario di Samsung, LG quest’anno tira fuori un progetto completamente nuovo per il suo top di gamma, rinnovando il design visto negli ultimi anni (G3, G4, etc) e proponendo uno smartphone “modulare”, cavalcando in parte la fuffa introdotta da Google con il suo Project Ara.

Mi piace molto esteticamente questo nuovo G5, soprattutto nella sua parte frontale. Mi piace un po’ meno il retro, una specie di Nexus 6P in miniatura (non che sia un male!) con un po’ troppe bozze per i miei gusti.

 

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Esteticamente questo nuovo G5 mi piace molto.

Devo dire in ogni caso che esteticamente questo nuovo G5 mi piace molto: linee semplici, abbastanza originali, stondate quanto basta e “friendly” senza voler stupire inutilmente.

La dimensione è finalmente assolutamente perfetta: lo schermo da 5,3 pollici è il limite massimo per quanto mi riguarda ed è incastrato nel telefono con pochissimo bordo esterno, riuscendo a mantenere le dimensioni molto compatte, cosa buona e giusta.

 

 

Caratteristiche Tecniche

Schermo 5,3″ IPS LCD QHD 1.440 x 2.560, 554 ppi
CPU Qualcomm Snapdragon 820
GPU Qualcomm Adreno 530
RAM 4 GB LPDDR4
Memoria interna 32 GB espandibili tramite microSD (fino a 2 TB)
Fotocamera posteriore 16 megapixel standard + 8 megapixel grandangolare
Fotocamera frontale 8 megapixel
Batteria 2.800 mAh removibile
Connettività Bluetooth 4.2, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC, LTE
Dimensioni 149,4 x 73,9 x 7,7/8,6 mm
Peso 159g
 Colori Argento, oro, rosa, titanio
 OS Android 6.0.1 Marshmallow
Porte USB Type-C 2.0, jack audio standard 3.5mm
 Altro Lettore di impronte digitali, Display always-on, Quick Charge 3.0

 

Sembra super figa la nuova camera da 16 mega pixel, affiancata quest’anno da una seconda camera da 8 mega pixel con un angolo di ripresa maggiorato a 135° (contro i 78° di quella principale): a quanto pare le due camere possono essere usate insieme (non si è capito bene quale sia il vantaggio reale) oppure è possibile passare velocemente da una all’altra per avere all’occorrenza uno scatto più panoramico. #megusta

 

 

La particolarità più grossa di questo telefono è  la sua modularità.

La particolarità più grossa e che tanto sta facendo parlare di questo telefono è però la sua “modularità”: che significa? In pratica la parte inferiore del G5 può essere rimossa, insieme alla sua batteria interna (che è quindi sostituibile, al contrario del nuovo Samsung S7).

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Una volta rimosso questo pezzo inferiore è possibile incastrare tra questo e il resto del telefono una serie di moduli aggiuntivi (giusto un paio per ora) che aggiungono funzionalità al G5. Questi moduli fanno parte di tutta una serie di accessori, soprannominati “Friends” che creano un ecosistema con il telefono e possono essere utilizzati e configurati molto semplicmente.

Vi ricorda qualcosa? Si, Samsung lo fa da anni, la cosa più o meno funziona, soprattutto sulla carta però: in quanto alla vera utilità pratica ancora non ci siamo, ma in questa fase è davvero un dettaglio.

 

lg-smartphone-LG-G5-LG-Friends-Manager

 

Esiste ad esempio il modulo “friend” per la camera: aggiunge una batteria aggiuntiva, un’impugnatura più comoda, tasti dedicati per scattare foto e registrare video e una rotella per zoomare.

Nel 2013 ero a New York per la presentazione del mitico Nokia Lumia 1020: se vi ricordate anche lui aveva una specie di modulo/custodia che aggiungeva praticamente le stesse cose (batteria, tasto dedicato, impugnatura, etc). Sul momento ero super esaltato della cosa: finalmente qualcuno che pensa a noi malati della fotografia, che gran comodità poter trasformare il proprio smartphone in una vera macchina fotografica… etc etc.

Volete sapere quante volte ho usato quella custodia aggiuntiva per scattare foto col 1020? nessuna. Mai. Davvero.

Volete sapere quante volte ho usato quella custodia aggiuntiva per scattare foto col 1020? nessuna. Mai. Davvero. È ancora a casa da qualche parte. Il 1020 l’ho consumato, quella roba mai usata. Perchè? perché non aveva un vero senso pratico. Dovevi ricordarti di prenderla con te, aggiungeva tanto peso e spazio al telefono risultando davvero utile solo in casi super particolari, cioè quando dovevi scattare una foto… ma qui stiamo parlando di un oggetto che nel 99.9% dei casi usi come smartphone, non come macchina fotografica.

Questo modulo di LG è ancora peggio nella pratica perché richiede di smontare un pezzo del telefono per essere utilizzato, almeno quello di Nokia si incastrava al volo e poteva essere tolto in un paio di secondi.

Altro modulo friend? un blocchetto tutto nero fatto con Bang & Olufsen che aggiunge al G5 un DAC di alta qualità per ascoltare musica… e anche qua chissà quanto si è scervellato il reparto marketing di LG per trovare qualcosa di pseudo utile da vendere come “friend”. Ma davvero c’è qualcuno che vuole far diventare il proprio smartphone più grande (a che costo poi? ancora non si sanno i prezzi) solo per ascoltare musica con una qualità superiore? Ci sono tantissimi prodotti dedicati sul mercato che funzionano meglio, costano probabilmente meno e hanno immensamente più senso che questa protuberanza nera.

Questa modularità, proprio come Project Ara, è figa sulla carta, ma una roba quasi inutile nella pratica.

Ci sembra l’uovo di Colombo, ma poi, quando si arriva al dunque, si capisce che non serve poi a molto. Che poi si sia riuscito solo a trovare questi due moduli per il lancio è proprio la conferma definitiva di quanto tutta questa storia serva solo al reparto marketing e molto poco all’utente finale.

Paradossalmente gli altri “friends” presentati sono più interessanti: un visore VR (inevitabile) che si collega via USB-C e ha gli schermi integrati, scegliendo quindi di non utilizzare quello dello smartphone, potendo così limitare le dimensioni e soprattutto il peso, cosa fondamentale nell’utilizzo di questi device.

E per finire una camera 360 (altro device inevitabile quest’anno a quanto pare) che pare il clone esatto della Ricoh Theta. Ah, si, stavo per dimenticare l’utilissimo Rolling Bot, una specie di BB-8 comandabile dal proprio smartphone di cui rifiuto ogni ulteriore commento.

 

https://www.youtube.com/watch?v=anyW8UY9ELg

 

 

 

Arriviamo al punto

Se dovessi riassumere in una frase quanto presentato ieri sarebbe:

Samsung fa la Apple, LG fa la Samsung.
Samsung ha tirato fuori quest’anno quello che in pratica è un “S6s”.

Si, perché Samsung ha tirato fuori quest’anno quello che in pratica è un “S6s”, in puro stile Apple, mantenendo lo stesso design di base e operando di fino su dettagli e feature minori, migliorando il pacchetto generale senza stravolgerlo.

Una buona strategia, l’ho sempre detto, che permette di dare una vita più lunga agli accessori (vedi Gear VR) anche di terze parti (ma le custodie saranno effettivamente compatibili tra S6 e S7 o hanno fatto la cagata di cambiare di poco le dimensioni? non l’ho ancora capito) di dare ai possessori di questi smartphone la parvenza di avere l’ultimo modello per ben due anni invece di uno, di lavorare sugli interni e sul software senza essere distratti dal design esterno e tutto quello che ci gira attorno… Insomma, la cosa funziona, Apple lo dimostra da anni ormai, speriamo che Samsung continui su questa strada.

Il nuovo G5 sarebbe stato un ottimo telefono anche senza questa tanto sbandierata modularità.

LG al contrario è nel suo anno della rivoluzione e pare voler stupire a tutti i costi: il nuovo G5 sarebbe stato un ottimo telefono anche senza questa tanto sbandierata modularità che, però, farà tanto comodo nei negozi al momento della vendita: tanta fuffa che pare aver preso dal “modello Samsung” (solitamente limitato in questi casi alle feature software inutili quanto “appariscenti”) cavalcando anche quel Project Ara di Google che tanto piace sulla carta quanto mai diventerà realtà di massa nella pratica.

Oltretutto non si conoscono ancora i prezzi ufficiali di questi moduli: sul palco è stato detto che saranno “ragionevoli” e che la loro diffusione sarà dettata dal loro successo (graziearca@#). Io davvero vorrei non essere così negativo e sbagliarmi in pieno, ma ho idea che questi moduli saranno molto costosi, scompariranno entro un anno e non ne vedremo mai uno nuovo sul mercato che possa essere davvero “killer” e costituire una vera utilità per l’utente finale.

La buona notizia è che è davvero difficile scegliere tra i due top di gamma coreani: da una parte con Samsung abbiamo un progetto bello, ben costruito, rifinito ora in ogni dettaglio e “full optional”, dall’altra con LG abbiamo più “innovazione” (almeno percepita) e vantaggi su elementi specifici (la camera ad esempio, almeno sembrerebbe).

Il mercato quest’anno sarà un vero campo di battaglia, ancora più del solito: i top di gamma sono sempre più difficili da vendere e hanno un tempo di vita a prezzo pieno sempre più limitato (ormai si parla di settimane prima di vedere i primi sconti!) i produttori cinesi sono sempre più agguerriti e dominano oramai le fasce bassa e media del mercato, togliendo linfa a società che ci hanno sguazzato per anni come Samsung.

Voi che ne pensate? Siete interessati a questi S7 e G5 o alla fine ripiegherete per qualche cinese importato? Oppure aspetterete i canonici 7/8 mesi per aggiudicarveli alla metà del prezzo?