Jane Austen: rovina la visione dell’amore alle giovani ragazze da oltre due secoli. Ha commentato così una mia cara e brillante amica quando ho comunicato su Facebook di aver iniziato la (ri)lettura di Orgoglio e Pregiudizio, un libro da sempre considerato pietra miliare della letteratura e spesso inserito nelle classifiche dei classici da leggere prima di tirare le cuoia…

Orgoglio e Pregiudizio, romanzo firmato dall’intraprendente autrice Jane Austen, che ha fino ad oggi ispirato almeno una dozzina di trasposizioni al cinema e in tv (per non parlare dei romanzi chiaramente derivativi) è stato scritto duecentotre anni fa.

203! Rendiamocene conto, amici.

Non è un caso se nel 1996, in pieno rifiorire di opere multimediali neo-romantiche la rivista Vanity Fair scrisse:

L’autore più di moda nello show business non è John Grisham o Michael Crichton, ma Jane Austen.

In pratica, Jane Austen non se ne va e non se ne andrà mai, perché laddove ci sarà una storia d’amore brillante e tormentata, romantica ma ricca di differenze sociali, incomprensioni e battibecchi, ebbene… là si staglierà la lunga e ingombrante ombra di Orgoglio e Pregiudizio.

 

"Dall'autrice di Ragione e Sentimento, altri due sostantivi di peso."

Dall’autrice di Ragione e Sentimento, altri due sostantivi di peso.

 

Non è quindi un caso se il buon vecchio autore Seth Grahame-Smith, quando l’editore gli propose di riscrivere un romanzo classico in ottica nerd, scelse Pride and Prejudice e ci infilò gli zombie: era la storia d’amore più amata e (inconsciamente o meno) conosciuta al mondo, ci mancava giusto il sangue per renderla esplosiva!

Intervallo: il trailer del film che (finalmente) arriva nelle sale di tutto il mondo oggi:

Tornando a bomba all’originale: quali sono le cose da sapere assolutamente su questo caposaldo della letteratura mondiale?

Fresco di lettura, provo a invogliarti e seguire le mie orme.

 

Altrimenti puoi sempre ringraziarmi per averti fatto un breve riassunto da sfoggiare con gli amici per fare un figurone.
Non c’è di che!

 

 

È il prototipo di ogni storia d’amore (a lieto fine) dell’epoca moderna e contemporanea.

Qui, pochi dubbi: O&P ha settato gli standard della storia d’amore “corale”, che sono stati ripresi milioni di volte da milioni di autrici e autori successivi.

"Amò, io so' io... e loro nun sono un c****"

Amò, io so’ io… e loro nun sono un c***

Pensaci: una protagonista vivace e anticonformista, un bel tenebroso volubile, una famiglia sopra le righe, amici e parenti invadenti/ingombranti/petulanti, la sorella della protagonista bella e timida (e speculare)… e poi litigi, rifiuti, incomprensioni e riconciliazioni, fino ad approdare all’altare.

Suona familiare?

Dal 1813 sono questi gli opposti che si attraggono, e le differenze di “casta” sono il trucchetto che aggiunge pepe alla zuppa, che può trasformarsi in mondi diversi che si scontrano, concezioni di vita differenti, inimicizie che impediscono il romance etc etc.

 

 

È davvero divertente!

Sì, inutile che rovesci gli occhi e sbuffi.

A causa dei tanti… pregiudizi che girano sui classici della letteratura, spesso qualsiasi cosa che arrivi da prima del Novecento viene etichettata come un mattone.

Invece O&P è incredibilmente leggero, agile, scorrevole e ricco di tocchi di classe: dal rapporto irresistibile tra Mr. Bennet e la moglie (impagabile, altro che Sandra & Raimondo), alle stoccate della protagonista Elizabeth ad amiche e pretendenti, la prosa di Jane Austen è piacevole e lo stile accattivante.

Prosa accattivante + figurine romaticherrime.

Stile accattivante + figurine romaticherrime.

Per non parlare delle cose che insegna ai maschietti sui rapporti sentimentali, o almeno, i comportamenti che si dovrebbero o non si dovrebbero tenere con le signorine.

Quasi un piccolo manuale del cavaliere d’altri tempi, che tra l’altro ti fa chiedere quanto cavolo dovessero essere bravi tutti, in quell’epoca, a fare conversazione per ore.

Tu come stai messo?

Questo ci porta a…

 

 

Non lavora mai nessuno

Eh, ok, tanti dei personaggi sono dei nobili con un rendita, per carità (piattole!)

Ma, come tradizione dei migliori film e serial tv, per dare il giusto spazio alle vicende e ai tormenti, per tutta la storia nessuno ha mai il minimo accenno di attività che non sia quella di andare in giro per l’Inghilterra, giocare a carte, mangiare, bere, ballare, andare a cavallo.

O stare sull'altalena in cosplay

O stare sull’altalena in cosplay

Anzi, i pochi che lavorano sono figure di sfondo, disprezzate e patetiche.

Quelli che dovrebbero essere militari non hanno di meglio da fare che andare a donne, fare gossip attivo e passivo e rapire minorenni (anvedi).

Da ciò si deduce che O&P non sia un libro per working class heroes, proletari tutti d’un pezzo, militanti di (estrema) sinistra e sindacalisti – che potrebbero trovare la Austen un pochino antipatica.

Vabbè, noialtri giovinastri oziosi “che non fanno altro che stare al pc” non abbiamo problemi, no?

 

 

I personaggi sono senza tempo

Sul serio: riprendendo il discorso fatto in apertura, non si può negare che i caratteri raccontati in O&P siano praticamente quelli che – hipsteria, smartphone, auto sportive e risvoltini a parte – potremmo trovare nelle città di oggi.

Elizabeth è la tipetta non troppo carina, intelligente e amante della lettura; Jane la bella della scuola ma timida e insicura; le loro sorelline Kitty e Lydia le cretinette frivole e insopportabili.
Mary? La secchiona sfigata di cui non si ricorda mai nessuno, ghettizzata persino dalla famiglia!

Ma poi tutte sa(pra)nno prendere gli zombie a calci nei denti.

Ma poi tutte sa(pra)nno prendere gli zombie a calci nei denti.

I loro genitori, Mr. e Mrs. Bennet, sono gli stereotipi del padre sarcastico e disinteressato alla vita sociale e della madre iperprotettiva, apprensiva e superficiale.

Stesso discorso per gli uomini, da Mr. Darcy che è praticamente l’archetipo di ogni protagonista maschile dei film romantici che conosciamo – prima ostile e scontroso, poi apprezzato e squisito – a George Wickham affascinante farabutto.

Fa da cornice l’insopportabile e religioso Mr. Collins, ovvero il parente che nessuno vorrebbe mai, il rompiscatole per antonomasia.

 

 

Curiosità Sparse

  • Orgoglio e Pregiudizio, prima di ottenere il suo nome definitivo (ed eventualmente gli zombie), era stato titolato da Jane Austen Prime Impressioni; perfetto per descrivere la “morale” della storia, ma non così catchy.
  • Nonostante sia stato il primo romanzo completato dall’autrice, prima dell’inizio del 1800 quando aveva ancora 21 anni, fu pubblicato solo nel 1813 dopo il successo di Ragione e Sentimento, complici anche i primi rifiuti ottenuti da alcuni editori.
  • Esattamente un anno prima di completare il romanzo, Jane Austen fu separata dal ragazzo che amava perché non era abbastanza ricca per soddisfare la famiglia dell’altro, che fu prontamente fatto fidanzare con una nobile riccona. Che naturalmente, a differenza di Jane, non ha lasciato alcuna traccia nella Storia.
Un losco Mr. Darcy in versione semi-manga. WTF

Un losco Mr. Darcy in versione semi-manga. WTF

Last but no least, Mr. Darcy, bontà sua, sarà pure un bel pezzo di ragazzo, ma è pure SCANDALOSAMENTE ricco.

Quindi la buona Elizabeth Bennet – per onestà va detto, per niente attratta dal di lui portafoglio tanto che una sua prima proposta di matrimonio viene rigettata – ha fatto bene, alla fine, a metter via per amore i suoi pregiudizi.

Secondo le stime di amici che non avevano niente di meglio da fare, aggiornando le rendite dichiarate da Darcy nel romanzo alla sterlina corrente, il giovinotto avrebbe una rendita di tipo una decina di milioni l’anno.

Orgoglio & Buon Partito.
"Mi passi uno zombie? Ho voglia di decapitare qualcuno, caro."

“Mi passi uno zombie? Ho voglia di decapitare qualcuno, caro.”

 

PPZ – Orgoglio + Pregiudizio + Zombie uscirà nelle sale cinematografiche il 4 febbraio.