Un piano da ben 6,5 miliardi di euro di incentivi per portare la banda larga in fibra in tutta Italia, affidato all’ENEL che utilizzerà le proprie canaline e sospensioni già presenti al posto di scavare inutilmente nuovi passaggi verso casa nostra… un sogno? forse no.

ENEL ha già da tempo depositato in AGCom un piano per l’utilizzo della propria rete di distribuzione, oggi utilizzata unicamente per i cavi elettrici, anche per la diffusione della banda larga attraverso fibra ottica.

Invece di aspettare Telecom o altre società il Governo pare adesso orientato a dare in mano alla propria controllata ENEL questo compito, facendola diventare di fatto quell'”entità terza” che tutti si auspicano nella diffusione della banda ultra larga in Italia.

Una rete di distribuzione in fibra economica da installare, grazie alle vie già presenti per l’elettricità e, soprattutto, veloce da implementare: si parla infatti di soli tre anni necessari per coprire tutto il territorio nazionale.

Un primo passo. Nelle idee dell’esecutivo, si tratta di un primo passo per una complessiva ristrutturazione del settore delle Telecomunicazioni. Che comprenderà anche le reti per le trasmissioni radiotelevisive, a cominciare dalle antenne. Con il medesimo obiettivo di fondo: conservare il controllo da parte dello Stato del sistema infrastrutturale, non degli operatori.

L’idea ci pare buona, le premesse anche. Manca solo la realizzazione e in questo, si sa, saltano sempre fuori i problemi in Italia, ma vogliamo essere ottimisti oggi e pensare solo al meglio.

Voi che ne pensate?