Sabato 3 e in particolare domenica 4 maggio, si è festeggiato il primo Star Wars Day ufficiale italiano. Noi di GuerreStellari.Net ci siamo recati a Roma per un weekend all’insegna di Star Wars e vi proponiamo un piccolo resoconto ragionato e personale, che vuol essere uno spunto di riflessione per e con tutti i fan della Saga.
Sabato 3 maggio
Prima tappa del fine settimana é stata il Disney Store di via del Corso, per verificare e per soddisfare la brama di curiosità sui nuovi articoli del merchandising di Star Wars targati The Walt Disney Company.
Ma prima di proseguire, occorre una piccola premessa:
Star Wars é un marchio che da sempre ha incassato milioni di dollari grazie al merchandising derivante dai film e dall’Expanded Universe.
Fu lo stesso George Lucas, che illuminato da una possibilità all’epoca semisconosciuta, all’uscita del primo film decurtò il proprio ingaggio a favore dell’esclusiva sullo sfruttamento del marchio.
Fu un’intuizione geniale che permise alla Lucasfilm di diventare un colosso. Le vendite del merchandising iniziarono lentamente, ma ci fu una tale richiesta di prodotti SW da parte dei fan che ben presto fummo sommersi da materiale di ogni genere.
Questa premessa è per chiarire alcune polemiche che circolano: i Disney Store non non stanno inventando nulla, i gadget sono un fenomeno che esiste da sempre, è semplicemente passato di mano il testimonial e quindi il modo in cui questi prodotti raggiungono i negozi.
Personalmente sono rimasto entusiasta di quanto ho visto e felice nell’intravedere le potenzialità future. Nello store c’erano le classiche linee Hasbro di lightsaber, alcuni set Lego, e i nuovi articoli: peluche che raffiguravano un po’ di personaggi differenti, cuscini Darth Vader (e su queste due ultime categorie mia moglie é andata in estasi pur non essendo assolutamente una fan di Star Wars).
Una delle novità che mi ha colpito sono le nuove figure parlanti e snodabili sulle quali vorrei spendere qualche parola: 30€ per una action figure ben dettagliata, che da l’impressione di essere molto solida e di quelle dimensioni mi è sembrato un prezzo davvero ottimo.
Unica pecca: una riproduzione audio un po’ bassa di volume e di qualità non eccelsa, a cui aggiungeremmo anche la possibilià di cambiare la lingua a seconda della localizzazione del paese di destinazione.
Da fan spero vivamente che il numero degli articoli prodotti e disponibili aumenti esponenzialmente con il passare del tempo, e soprattutto che Disney sfrutti appieno l’enorme potenziale di distribuzione che ha, ampliando la disponibilità dei prodotti Star Wars anche agli altri suoi store, al momento si possono acquistare solo in questo di Roma, in quello di Milano e sul loro sito, casomai prevedendo anche possibilità di pick and pay a breve termine.
Lasciamo rasserenati lo Store dopo un giro tra gli scaffali, felici di vedere ragazzini che acquistavano o che erano affascinati dagli articoli Star Wars… la strada ci sembra quella giusta.
L’indomani, domenica 4 Maggio, sarebbe stato il grande giorno dello star wars Day Roma!
Domenica 4 maggio
Ore 9.30 siamo davanti al Colosseo, dove, citiamo il comunicato stampa pubblicato da tutte le testate giornalistiche italiane, e anche da noi, sapevamo che:
Il Tie Fighter posizionato sulla collinetta a sud del monumento, quella che affaccia verso il Parco Celio, è assolutamente affascinante. Il colpo d’occhio che tutto l’ambiente riesce a restituire è sorprendente.
La folla è già riccamente presente, notiamo sopratutto molti genitori con figli, tanti dei quali vestiti in costumi o in modo da somigliare ai propri eroi, e quindi vediamo qualche principessa Leia, diversi Darth Vader, jedi generici, trooper… è bellissimo vederli felici e speranzosi di incrociare i loro beniamini.
Cerchiamo di avvicinarci all’esposizione del Tie, gentile concessione della 501st Legion tedesca e vi rimandiamo al sito del Project X-1 o alla pagina Facebook per maggiori informazioni, per provare a fare qualche scatto.
Con un po’ di difficoltà, facendoci strada tra la folla, arriviamo presso l’area transennata, ma l’orientamento del veivolo, la nostra posizione e la masse rendono difficile scattare delle foto decenti.
A quel punto, maliziosamente, proviamo a presentarci e a chiedere se era possibile parlare con qualcuno che di certo sapevamo essere nei sistemi dell’organizzazione, ma abbiamo avuto l’impressione che non essendo un organo di stampa accredita ma solo semplice sito per i fan, non ci prendano in considerazione seriamente, ci rimbalzano infatti un paio di volte e quindi desistiamo da qualsiasi intento di riuscire a fotografare al meglio il Tie.
Così ritorniamo verso il basso, lato nord/ovest Colosseo, perché da lì abbiamo capito che dovrebbe partire la sfilata che vedrà protagonisti i due team della 501st Legion Italica Garrison e della Rebel Legion Italian Base.
Facendoci strada tra la calca venutasi a creare, ci avviciniamo alla parata, purtroppo un energumeno della security con abbigliamento in perfetto stile Man in Black, non mi permette di effettuare delle riprese video, con il suo manone spinge in basso la camera… forse pensava puntassi un blaster laser camuffato per un attentato all’Imperatore… ma almeno riusciamo a scattare un po’ di foto.
È inutile parlare dei costumi, chi è stato almeno presente una volta a qualche fiera o evento dove la 501st o la Rebel erano presenti, sa benissimo di che genere d’accuratezza di abiti, armature e divisi sono capaci: letteralmente spettacolari, favolosi! La bravura di tutti è assolutamente fuori discussione.
Peccato però che il tutto dia l’impressione di essere scialbo, senza sale, per l’onnipresenza dei man in black dell’organizzazione che occultano alla vista il tutto, sparaflashando le loro manoni a destra e a manca, e per la mancanza di un decente sostegno musicale: solo la testa della parata era preceduta da una blanda Marcia Imperiale che dava l’impressione di essere un qualcosa ad uso e consumo personale del cameraman fronte corteo, piuttosto che una tessera del mosaico, per quanto basso era il volume.
Peccato davvero, perché bastava qualche semplice altoparlante wireless, posizionati ad ogni tot metri, per diffondere la stupenda colonna sonora di John Williams e dare tutto un altro gusto.
Seguire tutta la sfilata è impossibile, quindi mentre il corte prosegue verso l’Arco di Costantino e oltre, noi facciamo il giro opposto per prendere una posizione decente sulla collinetta.
Ma il cordone di sicurezza sempre più rigido e ingeneroso nell’atteggiamento verso tutti i fan (chissà cosa avrebbero fatto se presenti ci fossero stati Carrie Fisher e colleghi…), la folla sempre più presente ci ha portato a desistere e quindi ci spingiamo sul fianco del Parco del Celio, posizione frontale alla collinetta, e come noi parecchi altri fan.
La location del Tie è presa d’assalto, anche se l’orientamento dato verso il Colosseo, per sfruttare lo sfondo imponente nelle riprese e nelle foto ufficiali a favore dei media, va del tutto a discapito dei fan: centinaia e centinaia si trovano accalcati ai piedi o sui pendii della collina, in posizioni non del tutto sicure, invadendo anche la carreggiata stradale.
Anche se tutti stiamo scomodi, il pensiero è unanime: volete mettere essere presenti al primo Star Wars Day Italiano? Ma anche tanta rabbia, da qualcuno esternata pesantemente, per il personale mancato coinvolgimento.
Riusciamo nel bene e nel male a seguire quanto avveniva: i ragazzi della 501st e della Rebel, cercano un minimo di contatto visivo con i fan, ma i soliti man in black li stoppano come neanche il miglior Franco Baresi faceva ai tempi d’oro, e così spesso e volentieri si odono mugugni da parte della folla, esplosi in un coro di proteste e fischi quando Darth Vader viene dirottato a favore di telecamere mentre cercava di affacciarsi verso il pubblico.
Passa così quasi un’ora, tra piccole sfilate e pose a favore delle tv e dei giornali, alcuni duelli inscenati dai figuranti che esaltano i pochi fortunati fan che riuscivano a vedere decentemente qualcosa, e arriviamo come se nulla fosse alle 12.00, quando i movimenti sulla collina lasciano pensare che stia per partire un altro corteo o almeno che i figuranti abbiano concluso con i media per essere a “disposizione” dei fan, per la gioia dei fan più piccoli che erano delusi per non poter salutare da vicino Han Solo o Darth Vader, avere una carezza da Leia o toccare “un vero blaster”, per loro sono veri… sempre lontani… e averli vicino è la realizzazione di un sogno.
Ma ben presto invece si comprende il vero perché della nuova processione:
it’s all over! È tutto finito, il sogno è sfumato…
I ragazzi della 501st e della Rebel rientrano nei camerini, gli operai cominciano a smontare tutto, e qualcuno è già al lavoro sul Tie fighter per disassemblarlo.
I fan cominciano a guardarsi intorno attoniti, tutti cercano informazioni, chi ci ha riconosciuto chiede anche a noi, che, imbarazzati, non sappiamo cosa rispondere.
Cerchiamo quindi di contattare qualche amico della 501st e della Rebel; ci riusciamo e abbiamo conferma della fine delle danze, e quindi ne diamo notizia per quanto ci è materialmente possibile anche tramite i nostri account sui social network.
E con l’accompagnamento di un bel coro a cappella, iniziativa privata dei Notevolmente, che hanno eseguito in modo magistrale alcuni brani tratti dalla colonna sonora di John Williams, la nostra personale parata, questa sì con un bel sottofondo, procedeva mesta a programmare il resto della giornata nella splendida cornice fornita dall’immensa e stupenda Roma Capitale.
In definitiva
Delusi? Tra l’abbastanza e il molto.
Arrabiati? No, in definitiva non ne vediamo la ragione.
Speranzosi? Assolutamente sì.
Questa per vari motivi, che siano di organizzazione, di logistica, di eventi particolari che si sono accavallati, di coincidenze, è stata comunque la prima volta che i fan italiani hanno avuto una vera manifestazione italiana di Star Wars.
In passato, mancando un riferimento legale rappresentativo è sempre stato impossibile praticamente, ora possiamo sperare che The Walt Disney Company Italia dedichi un po’ di attenzione ai fan italiani, che ascolti le loro voci, che si confronti con loro direttamente: il popolo dei fan di Star Wars è numeroso in Italia, e se non lasciato allo sbando è una enorme risorsa, ma deve essere ben coltivato.
Noi non vogliamo condannare del tutto e soprattutto non pesantemente quanto accaduto allo Star Wars Day Roma, perché era per tutti la prima volta: probabilmente non ci si aspettavano tanta gente e noi fan ci aspettavamo invece miriadi di iniziative per placare la fame che da anni ci perseguita.
Siamo sicuri, certissimi, che da questa esperienze potremmo tutti ricavarne qualcosa di buono, nell’ottica, si spera, di altre iniziative, altri incontri e di uno Star Wars Day nel 2015 che sia memorabile anche per i fan, in una location più “popolare”.
Vi invitiamo a visitare la nostra pagina Facebook per un album fotografico con qualche centinaio di immagini delle due giornate Star Wars a Roma.