Tutto ha inizio con una mail: la invitiamo all’anteprima gratuita” (non ricordo il seguito) passa per “ma che film stiamo vedendo?” per terminare, infine, in un “mi sono divertito, qualche pecca, ma nel complesso mi sono fatto due sane risate”
Questo è il riassunto di Ti sposo ma non troppo, potete cambiare articolo. Il film è semplice nella sua trama, ma abbastanza divertente e simpatico da coinvolgervi.
I protagonisti si trovano, per caso, legati da attività ludico/lavorative, da situazioni amorose infrante e da attività social poco chiare. Si parte con una voce di sottofondo che, dobbiamo ammetterlo, nelle commedie e nei documentari è sempre un tocco di classe in più… piace e i registi la mettono. Il protagonista (la voce di sottofondo nda) racconta di se e di una vicenda che lo ha caratterizzato nel passato e a causa della quale entra in terapia presso uno psicologo molto rinomato. È proprio l’attività dello psicologo il fulcro centrale del racconto e il punto intorno al quale si sviluppano le due storie. Sono due infatti, le coppie che interpretano i loro ruoli nella commedia creando equivoci, a cominciare dal nome di due dei protagonisti (‘Andrea’) e imbarazzi soprattutto grazie ad un computer e ad una chat.
Per certi versi, i più critici, potrebbero vedere in questo film una trama banale e “deja vu” mascherata da ruoli inediti, ma vi consiglio comunque la visione di questa pellicola perché passa quasi tutta in modo leggero.
Riprese
I luoghi delle scene sono principalmente 3 o 4 zone di Roma: una villa, un’appartamento e il Laghetto EUR. Molto spesso però si punta ai luoghi chiusi. Il film dura poco più di 1 ora e mezza.
Sceneggiatura
Come accennato la storia può sembrare banale (ma oramai “Tutto ciò che si può inventare è già stato inventato”), ma il ritmo delle battute consente di non dormire o annoiarsi. Lo spettatore viene costantemente tenuto attivo e sveglio dalle bocce di Carlotta (Francini) dall’ilarità comica, ma non scadente dei testi. Alcune battute idiote, passano molto bene al pubblico perché attribuite al giusto personaggio al momento perfetto.
Attori
Il cast non è famosissimo, ma abbastanza rinomato e competente da non far storcere il naso per alcune scene. Gabriele Pignotta è l’autore nonché attore dello spettacolo teatrale da cui è tratto questo film.
Oltre che a dirigerlo ha avuto la parte da protagonista anche nella pellicola cinematografica. Non è estratto da un Libro, questa è una novità :)
Vanessa Incontrada, dalla wind al set cinematografico, e Chiara Francini non sono da presentare, lascio ad altri l’NSFW. Partecipano al cast anche Paola Tiziana Cruciari, Fabio Avaro, Paolo Triestino e Catherine Spaak.
Audio
Io ho sempre pensato che il successo dei film americani in Italia fosse sempre stato dovuto (ho consumato il mio bonus grammatica con questo verbo nda) al favoloso lavoro di doppiaggio che veniva fatto e non mi sono mai potuto spiegare come mai lo stesso tipo di lavoro non sia mai stato applicato ai film italiani.
Agli attori la possibilità di recitare, ai doppiatori l’arte del parlare.
In questo film si nota poco, ma io che ci pongo molta attenzione, ammetto che la voce di Luca (il protagonista interpretato da Gabriele Pignotta) non si addice al suo personaggio: la trovo troppo profonda per la figura che ricopre e, a volte, credo che appesantisca il film.
Conclusione
Consiglio questo film per chiunque voglia passarsi una serata tranquilla al cinema e farsi due risate con la fidanzata, l’amica o la moglie.
tra i 5.50€ e i 6.50€
È un film godibile e valido. Alcune scene sono un po’ forzate (soprattutto nel finale o quando dipingono un muro), ma nel totale si supera ampiamente la sufficienza.
Voto? tra i 5.50€ e i 6.50€ (si sono euro, io valuto così i film, sulla cifra massima che spenderei per guardarlo)
Matrimonio!