Sono un vecchio lettore di Engadget, dei tempi in cui Royas, Block e Topolsky ne avevano fatto il blog più letto della rete. Negli ultimi anni Engadget è purtroppo rimasto al palo, ad aspettare qualcuno che sapesse come gestire un sito del genere decentemente.
Questa settimana, dopo anni, Engadget scopre l’importanza di avere una community e di fare registrare e interagire gli utenti. Incredibile.
:iani_facepalm:
Ryan Block torna “a casa” e porta in dote tutto il lavoro fatto su gdgt.com (acquisito da AOL ad inizio anno e ora completamente fuso con Engadget) sotto forma delle nuove funzionalità appena aggiunte ad Engadget:
- User Profiles (LOL!)
- Forums + Q&A
- Product Database
I post di presentazione del nuovo Engadget sono stati scritti proprio da Block mentre il sito cerca ancora ufficialmente un nuovo Editor-In-Chief, con Marc Perton (ex gdtg anche lui) che fa da “tappo” mentre si aspetta di capire chi verrà scelto per questo importante ruolo.
Tim Stevens potrà anche essere stato nominato “the nicest guy in tech” ma alla fine della fiera non ha combinato molto per Engadget nei suoi anni di “regno”.
Subentrato dopo l’abbandono del sito di Joshua Topolsky nel 2011 insieme ai migliori editor (Nilay Patel in primis) per fondare quello che poi è diventato The Verge, Stevens ha introdotto un sacco di novità compresa addirittura una fiera di settore (Engadget Expand) senza mai però lavorare davvero al sito.
Mentre la concorrenza creava prodotti come The Verge, Engadget rimaneva al palo, rimanendo un “semplice” blog che parla di tecnologia, con una struttura e una filosofia ancorata ancora ai primi anni duemila.
L’assenza delle feature che oggi Ryan Block annuncia arrivare su Engadget è a dir poco imbarazzante nel 2013.
Si vocifera che AOL abbia costretto Stevens a licenziarsi lo scorso luglio, non so se è vero, ma di sicuro in un modo o nell’altro il ritorno di Block e l’acquisizione dei contenuti e feature di gdtg sono una buona notizia per Engadget che, finalmente, si allinea un minimo alla concorrenza e comincia a fare sul serio.
Engadget era un tempo il blog più letto di internet per Technorati. Oggi è addirittura uscito dalla Top 50, piazzandosi al 51° posto.
The Verge è quarto assoluto al mondo.
:iani_kane:
Un epic win totale per Joshua Topolsky e il suo team che ancora non ha sbagliato una virgola su The Verge; un epic fail intollerabile per Tim Stevens che ora Ryan Block deve cercare di rimettere a posto. Ce la farà?
Ho già commentato molto male la nuova veste grafica di Engadget, veramente ad un livello imbarazzante per ora. Speriamo che il nuovo team sappia integrare al meglio le nuove funzionalità ed evolvere al versione online in qualcosa di più decente.
Mi sembra di sentire le risate di Joshua Topolsky ad ogni release di una nuova versione di Engadget: proprio non ce la fanno, è incredibile.
- Say hello to the new design & logo (engadget.com)
- Introducing profiles, products, forums, & more (engadget.com)
- If you’re reading this, you’re an early adopter (engadget.com)
- AOL adds gdgt to its Have-list! (blog.gdgt.com)
- Engadget (wikipedia.org)
Post Scriptum
Dopo anni che predico l’importanza di avere un proprio sistema di commenti e di non lasciarsi “abbindolare” dalle meraviglie di sistemi come Livefyre o Disqus se si vuole creare una community e non solo un bloggetto, ecco che oggi godo quando leggo Ryan Block scrivere nel post di presentazione del nuovo Engadget:
One small thing to note: our commenting tool (Livefyre) doesn’t in any way plug into your Engadget account. Not ideal, we know, but stay tuned.
Caro Ryan, ti sale la bestemmia oggi che hai profili, forum e product DB e tutti i commenti di anni e anni di centinaia di migliaia di utenti sono persi e non associati a dei profili tuoi, ma “regalati” prima a Disqus e poi a Livefyre. Altro Epic Fail colossale di cui puoi ringraziare Tim Stevens.
Il fatto che in quello stesso post inviti la gente a registrarsi al sito… è davvero allucinante.
:iani_unghie: