Il 18 Settembre 2013 Google annuncia Calico, una nuova startup che si concentrerà sulla salute e il benessere, trattando, in particolare, l’invecchiamento e le malattie associate ad esso.

 

 

California Life Company,
per diventare tutti Highlander

Tante sono le persone a credere che la vita, prima o poi, debba finire in maniera inevitabile. Non molte sono quelle che credono che non debba per forza andare così.

Google Ventures logo
Se qualcuno venisse da voi e vi dicesse che la morte non è inevitabile, lo prendereste per un pazzo.

Diciamocelo chiaramente: se qualcuno venisse da voi e vi dicesse che la morte non è inevitabile, lo prendereste per un pazzo. Eppure, Arthur D. Levinson, attualmente chairman di Apple e Genentech, è una di quelle persone ed è stato coinvolto da Larry Page in questo progetto, supportato anche da Sergey Brin. Anche Tim Cook, CEO di Apple si è espresso a riguardo:

For too many of our friends and family, life has been cut short or the quality of their life is too often lacking. Art is one of the crazy ones who thinks it doesn’t have to be this way. There is no one better suited to lead this mission and I am excited to see the results.

 

 

 

 

Il progetto e i suoi obiettivi

Un progetto che vede aldilà della semplice elettronica di consumo. Si spinge oltre il semplice modello di ecosistema software per cercare di semplificare la vita delle persone.

Questi sono infatti i principali modelli di business per i quali, generalmente, ci si aspetta investimenti dalla Silicon Valley.

Gli investimenti provenienti da Google Ventures vanno invece controtendenza essendo uno dei pochi fondi a espandere la sua quota nel campo delle scienze biologiche.

Calico cerca di individuare le cause fisiche che portano all’invecchiamento per poi porre rimedio

Calico cerca quindi di individuare quali possano essere tutte quelle cause fisiche che portano all’invecchiamento, e, successivamente, alla morte naturale, per poi porre rimedio, poichè essa non è altro che una conseguenza delle malattie che vanno a crearsi con il tempo.

Possiamo quindi immaginare, ma soprattutto sperare, che una società del genere abbia del potenziale per fare scoperte rivoluzionarie.

google.cover.inddPage ha dichiarato che già solo con la vittoria sul cancro si crea un’aspettativa di vita media di tre anni superiore a quella attuale.

Sempre lui, pur ammettendo di aver fatto un investimento a lungo termine, si dice convinto di poter vedere i primi risultati tra una o due decadi.

Immaginate quindi di poter vivere fino a, per esempio, 150 anni e arrivare a 50 anni avendo ancora le caratteristiche fisiche di 20 o 30 anni.

 

 

 

E l’etica?

La sovrappopolazione è il primo problema.

La sovrappopolazione è sicuramente il primo problema a cui si va incontro: c’è chi dice che siamo già troppi per questo pianeta e come è ovvio immaginare, la gente continuerebbe a procreare, generando un tasso di nascita di gran lunga superiore a quello di morte, con le ovvie conseguenze del caso.

Altri sono convinti della sacralità della morte e della sua essenzialità per portare avanti la società.

Persino Steve Jobs la riteneva un passaggio fondamentale:

No one wants to die. Even people who want to go to heaven don’t want to die to get there. And yet death is the destination we all share. No one has ever escaped it. And that is as it should be, because Death is very likely the single best invention of Life. It is Life’s change agent. It clears out the old to make way for the new.

Se poi a tutto ciò mettiamo dentro anche il fattore religione, ecco che allora le polemiche prendono il via in un vortice ciocconesquikkoso che avvolge tutto il pianeta e non nego che sia facile pensare a come, ai gruppi più estremisti, ciò possa dare un ulteriore pretesto per effettuare atti terroristici per porre fine alle eventuali vite allungate, probabilmente  ritenendolo innaturale o blasfemo.

Tuttavia siamo umani e siamo tutti deboli di fronte alla morte quanto ipocriti e incoerenti con quello che diciamo.

La verità è quindi una sola, ovvero quella del “predica bene e razzola male”: chi sostiene che gli obiettivi di Calico siano eticamente sbagliati, se un giorno inventassero realmente una cura per prolungare la vita, quello dopo si ritroverebbe a fare la fila insieme agli altri che stanno per riceverla.

 

 

Il post Google+ di Larry Page:

I’m excited to announce Calico, a new company that will focus on health and well-being, in particular the challenge of aging and associated diseases.  Art Levinson, Chairman and former CEO of Genentech and Chairman of Apple, will be Chief Executive Officer.

OK … so you’re probably thinking wow!  That’s a lot different from what Google does today.  And you’re right.  But as we explained in our first letter to shareholders, there’s tremendous potential for technology more generally to improve people’s lives.  So don’t be surprised if we invest in projects that seem strange or speculative compared with our existing Internet businesses.  And please remember that new investments like this are very small by comparison to our core business.

Art and I are excited about tackling aging and illness.  These issues affect us all—from the decreased mobility and mental agility that comes with age, to life-threatening diseases that exact a terrible physical and emotional toll on individuals and families.  And while this is clearly a longer-term bet, we believe we can make good progress within reasonable timescales with the right goals and the right people.

Our press release has a few more details though it’s still very early days so there’s not much more to share yet.  Of course when Art has something more substantial to communicate (and that will likely take time), he’ll provide an update.  Finally, thanks to Bill Maris for helping bring this idea to life and getting Art involved, and to Sergey Brin for consistently supporting 10X thinking like this.  It’s hard for many companies to make long term investments.  So I’m tremendously excited about the innovative new way we’re funding this project.  Now for the hard work!

 

 

Foto di testa: KIMIHIRO HOSHINO/AFP/Getty Images