SELECT

L’interpretazione dei Sogni di Sigmund Freud

Don't trash your dreams by AquaSixio

Notte del 23 luglio del 1895. L’allora sconosciuto neurologo, Sigmund Freud, fa un sogno che chiamerà “Sogno dell’iniezione di Irma”.

Partendo da questo sogno e convinto che da essi si possa arrivare alla base dei conflitti che causano le nevrosi nei propri pazienti, Freud incomincia una ricerca che darà vita al suo saggio: “L’interpretazione dei sogni” e che sarà una delle basi della psicoanalisi.

La ricerca di Freud incomincia dai propri sogni e quelli dei propri pazienti.
Sigmund Freud

Freund comincia a tenere un diario dei sogni e ogni volta che si sveglia annota tutto quello che ricorda di essi: così facendo comincia sempre di più a ricordare i propri sogni e arriva a raccoglierne centinaia tra suoi e dei suoi pazienti.

Freud è alla ricerca di leggi e di basi comuni nella creazione del sogno e inizia anche una ricerca tra le fonti che avevano già trattato il sogno all’epoca.

Varie erano le categorie di pensiero riguardo il sogno, uno sguardo ad esse fa capire il lavoro pionieristico di Freud nel campo dei sogni.

Una categoria considerava il sogno un processo inutile, un delirio fatto di immagini, parole e pensieri che danneggiavano la dote razionale dell’uomo.

Altri invece vedevano il sogno come una manifestazione divina nell’uomo, che poteva anche rivelarne il futuro.

Chi  aveva cercato già di trattare il sogno in modo scientifico trovava un blocco nello spiegare il meccanismo di nascita del sogno, o se il meccanismo veniva spiegato, esso era facilmente controvertibile da un accurata antitesi.

Inaspettatamente, la cultura popolare rispecchiava in parte il pensiero di Freud: infatti in essa i sogni sono presentati come un appagamento di un desiderio.

 

 

Il pensiero di Freud e la sua tecnica

Freud è convinto che i sogni siano una forma di pensiero che si manifesta durante il sonno in uno stato allucinatorio controllato che appaga i nostri desideri.

Freud è convinto che i sogni siano una forma di pensiero che si manifesta durante il sonno in uno stato allucinatorio controllato che appaga i nostri desideri, essi provengono dalla parte non accessibile della nostra mente, l’inconscio.

Quando ci svegliamo ciò che conosciamo del sogno è un ricordo frammentario di esso che ci appare come un esperienza vissuta a noi sconosciuta. Questa sensazione viene chiamata contenuto manifesto.

Anche se può avere una forma coerente il contenuto manifesto si allontana sempre dalla nostra vita psichica e ci appare come un qualcosa di estraneo.

Scomponendo il contenuto del sogno e interpretando ogni frammento di sogno si arriva al contenuto latente, ovvero i pensieri che lo compongono e che ci appaiono immediatamente come propri, questo processo di analisi avviene con l’associazione libera.

Questa tecnica prevede, come nella più classica delle iconografie riguardante la psicoanalisi, un paziente disteso sul lettino che parla liberamente associando idee e opinioni a quello che ricorda di determinate parti del sogno.

Ciò che gli viene in mente viene subito detto come un flusso di coscienza verbale, libero da ogni tipo di costrizione che la mente potrebbe attuare e che ha attuato; tramite questo processo, ovvero l’interpretazione del sogno, si arriva al contenuto latente, ovvero i pensieri che formano il sogno.

Si è percorsa in questo modo a ritroso la strada di creazione di esso.

 

 

Stele_-_Sigmund_Freud,_Das_Geheimnis_des_Traumes_(Wien_1900)_002

Placca commemorativa in memoria del posto dove Freud iniziò “L’interpretazione dei sogni” Il testo recita:

Sigmund Freud: Do you suppose that some day a marble tablet will be placed on the house, inscribed with these words: “In this house on July 24th, 1895, the secret of dreams was revealed to Dr. Sigm. Freud.” At this moment I see little prospect on it.

 

 

La creazione del sogno

La creazione di un sogno parte sempe da una trama di pensieri che ha interessato la nostra giornata e di cui non si ci è occupati abbastanza, essi continuano inconsciamente a occupare il nostro “Interesse”.

Da questa trama di pensieri e da associazioni inconsce incomincia il lavoro onirico che porterà alla nascita del desiderio represso ovvero il fulcro del sogno.

Dopo che il desiderio represso è “nato”, l’embrione del sogno formato dal desiderio e dalle idee associate emerge dall’inconscio dove supererà varie fasi.

Si riconoscono principalmente due fasi principali nella creazione del sogno.

La prima parte prevede che la rete di pensieri e di associazioni che formano il sogno diventino un “immagine onirica”, ovvero che le idee guadagnino un carattere rappresentativo non essendo possibile la verbalizzazione di esse; questa fase condensa tutti i collegamenti dei pensieri in un unico quadro visivo.

La seconda fase invece è quella che renderà il  sogno qualcosa di estraneo a noi, ovvero la censura. Mascherando il più possibile i pensieri la censura permette di rendere accettabile al nostro conscio i nostri desideri e pulsioni più nascosti ed inaccettabili.

 

 

 

La censura

Tutto ciò che formerà il sogno subirà modifiche più o meno marcate in un braccio di ferro tra desiderio che vuole essere realizzato e censura che blocca la strada verso il conscio.

La censura è una delle basi della psicoanalisi.

L’esistenza della censura fa si che i pensieri dell’inconscio siano irraggiungibili durante la veglia e che quindi siano estranei alla nostra vita psichica ordinaria.

Durante il sonno la censura cede la sua morsa e questo contenuto emerge, la censura però riesce ancora a  dire la sua; i pensieri quindi subiscono la deformazione onirica da parte della censura, essa agisce con varie tecniche che hanno come obbiettivo il camuffare i pensieri del sogno:

  • Simbolizza i pensieri del sogno usando un linguaggio simbolico unico per ogni persona, alcuni simboli sono universali per la propria natura di oggetti comuni.
  • Attenua o taglia alcune parti del sogno.
  • Sposta l’enfasi facendo si che i pensieri più pericolosi prendano una parte minore nel sogno e viceversa.
  • Rimuove il più possibile le emozioni nel sogno.
  • Condensazione, una persona può rappresentarne diverse ed avere le caratteristiche di essi.
  • Identificazione, ovvero alcuni personaggi nel sogno compiono azioni che noi desideriamo ma che riteniamo inacettabili.
Tutte le tecniche hanno comunque come fine ultimo quello di nascondere il contenuto latente del sogno.

Queste sono solo alcune delle tecniche attuate dalla censura, tutte le tecniche hanno comunque come fine ultimo quello di nascondere il contenuto latente del sogno.

Non sempre la censura maschera i pensieri del sogno come dovrebbe: molte volte la censura tende ad “addormentarsi” e fa passare più dati e meno censurati di quanto dovrebbe, essa però può comunque agire durante il sogno se rischia di far svegliare la persona.

La censura opera anche durante il flusso verbale della veglia in due modi: il primo rivedendo quello che si è vissuto nel sogno e dando falsi ricordi di esso. Il secondo invece si attiva razionalizzando e scartando le idee che vengono alla mente riguardo al sogno durante l’associazione libera, questa sua particolarità dimostra come la censura non sia un processo inconscio ma preconscio sempre attivo in noi.

 

 

 

Lo scopo del sogno

Dopo che il sogno è stato creato esso viene quindi vissuto in uno stato allucinatorio controllato. Inconsciamente infatti durante il sogno sappiamo sempre di stare sognando, molte volte infatti la censura per evitare che il sogno risvegli la persona fa notare che quello che vediamo è finto.

Perché la censura fa tutto questo lavoro e poi ci permette di scoprire che quello che stiamo vivendo è finto?

Perché il sogno non serve principalmente a soddisfare un desiderio represso ma serve a mantenere e proteggere il sonno della persona.

Il sogno serve principalmente a mantenere e proteggere il sonno.

Il sogno infatti provvede a mascherare gli impulsi esterni (classico esempio è il rumore della sveglia che viene aggiunto al sogno) e quelli interni (Il bisogno di andare in bagno che viene esaudito con il “sogno di comodo”) e permette ovviamente agli impulsi repressi dalla coscienza di esaurirsi in un modo sicuro senza disturbare il sonno.

Il sogno è quindi un custode del sonno.

 

 

 

Dopo L’interpretazione dei Sogni

Il libro di Freud è stata una rivoluzione per il suo tempo ed ha largamente influenzato il pensiero futuro

L’interpretazione dei sogni infatti è stata la base per la psicoanalisi e lo studio della vita psichica inconscia. Favorirà indirettamente l’irrazionalismo e direttamente la corrente pittorica Astratta.

Ancora oggi dopo 114 anni l’interpretazione dei sogni di Freud rimane un testo da leggere almeno una volte nella vita: Freud si avventurò in una giungla inesplorata scontrandosi con le imposizioni del tempo ed anticipando diverse concezioni che appaiono oggi scontate ma che al tempo erano il frutto di una attività pionieristica; anticipò per esempio di 54 anni il concetto di fase REM.

Questo articolo è il sunto dell’interpretazione dei sogni di Freud e non tratta tutto ciò che c’è da sapere sui sogni, permette però di conoscere leggermente meglio il pensiero di Freud e le leggi inconsce del corpo umano.

 

 

 

Il sogno dell’iniezione di Irma

Segue un riassunto del già citato sogno di Irma e la conseguente analisi:

Un grande salone – stavamo ricevendo numerosi ospiti. – Tra di essi c’è Irma. La presi in disparte, come per rispondere alla sua lettera e rimproverarla di non aver ancora accettato la mia «soluzione». Le dissi: «Se hai ancora dei dolori è davvero solo colpa tua». Mi rispose: «Se solo tu sapessi che dolori ho ora in gola, nello stomaco e nel ventre, mi soffocano». Io mi spaventai e la guardai. Era pallida e gonfia. Pensai che dopo tutto dovevo aver trascurato qualche disturbo organico. La portai vicino alla finestra e le guardai in gola, e lei mostrò una certa riluttanza, come le donne con la dentiera. Io pensai che veramente non c’era bisogno di farlo. Poi lei aprì bene la bocca e sulla destra trovai una grande macchia bianca; in un altro punto vidi delle estese croste grigiastre su delle forme notevolmente incurvate, che imitavano evidentemente le cavità nasali. Chiamai subito il Dr. M. ed egli ripeté l’esame e lo confermò… Il Dr M. sembrava molto diverso dal solito, era pallido, zoppicava e non aveva la barba… Anche il mio amico Otto era ora vicino a lei, e il mio amico Leopoldo stava percuotendo il suo petto e diceva: «Ha un’area ottusa in basso a sinistra». Indicò anche che una parte della pelle sulla spalla sinistra era infiltrata (lo sentii come lui, nonostante il vestito)… M. disse: «Non c’è dubbio, si tratta di un’infezione, ma non importa: interverrà la dissenteria e le tossine saranno eliminate»… Noi conoscevamo anche l’origine dell’infezione. Non molto prima, quando lei si sentiva poco bene, il mio amico Otto le aveva fatto un’iniezione di propile… propili… acido propionico… trimetilammina (e vidi davanti a me la formula stampata in grassetto)… Iniezioni di quel genere non si dovrebbero fare così sconsideratamente… E probabilmente la siringa non era pulita.

 

L’interpretazione copre diverse pagine trattando i dati di realtà, ovvero la situazione dietro ad Irma nella vita reale e i dati che Freud ricava dall’interpretazione.

Anche l’analisi che segue è un riassunto:

 

Dati di realtà

Irma era una ‘giovane signora’, amica di famiglia che Freud aveva curato per una sua angoscia isterica, con risultati solo parzialmente soddisfacenti. La relazione che Freud aveva con questa signora era dunque ‘mista’: un po’ amichevole, un po’ professionale (condizione che Freud definisce “fonte di molti turbamenti per un medico e in particolare per uno psicoterapeuta’, in quanto qualsiasi fallimento sarebbe una minaccia per l’antica amicizia).

Un collega più giovane di Freud, Otto, aveva incontrato durante le vacanze estive Frau Irma, ed aveva riferito a Freud che la sua paziente stava meglio, «ma non completamente bene».

Le parole ed il tono dell’amico Otto avevano irritato Freud, che vi aveva scorto una sorta di rimprovero per aver fatto alla paziente promesse di guarigione che non era stato poi in grado di mantenere.

Per questo la sera prima del sogno aveva scritto la cartella clinica di Irma, per farla avere al Dr. M., un amico comune e principale esponente del loro gruppo di lavoro.

Subito dopo il risveglio Freud trascrisse il sogno e così, in sintesi, lo interpretò:

 

Interpretazione del sogno data da Freud

Freud prende in considerazione vari aspetti del sogno, legandoli alla propria vita reale. Ad esempio il sogno si svolgeva in un salone, perché a breve sarebbe stato il compleanno della moglie e avrebbero dato una festa, ricevendo ospiti, fra cui la stessa Irma, nella casa di vacanza di Bellevue.

La conclusione cui giunge lo psicoanalista è che quel sogno aveva lo scopo di punire ed umiliare sia Irma sia il suo amico e collega Otto oltre che il Dr. M.

Di Irma si era vendicato, sostituendola nel sogno con una sua amica che considerava più intelligente e che vedeva meglio nei panni di una sua paziente. Si vendico di Otto attribuendogli una iniezione evidentemente pericolosa, e del Dr. M. facendogli pronunciare un parere scientificamente discutibile sulla dissenteria, come rimedio all’intossicazione.

Il sogno inoltre liberava Freud dalla responsabilità per le condizioni di Irma, dimostrando che esse erano dovute ad altri fattori.

Quindi il suo contenuto costituiva la realizzazione di un desiderio ed era provocato da questo.

dice Freud e conclude:

Non pretendo di aver completamente scoperto il significato di questo sogno o che la sua interpretazione sia priva di lacune.

Potrei passarci più tempo, trarne altre informazioni, e discutere nuovi problemi che esso solleva. Io stesso conosco i punti dai quali si potrebbero seguire nuove catene di pensieri.

Ma mi trattiene dal continuare questo lavoro interpretativo il riserbo che si presenta per ogni mio sogno. Se qualcuno si sentisse tentato ad esprimere un’affrettata condanna alla mia reticenza, lo inviterei a provarsi ad essere più sincero di me.

Per il momento mi basta aver raggiunto questa nuova conoscenza.

Se adottiamo il metodo di interpretazione dei sogni che ho appena indicato, scopriremo che essi hanno davvero un significato e che sono lungi dall’essere l’espressione dell’attività frammentaria del cervello, come fonti autorevoli hanno affermato.

 

 

 

Fonti:

In testa all’articolo: Don’t trash your dreams by AquaSixio.

L'Acchiappasogni: la sua simbologia e origine
L'Acchiappasogni: la sua simbologia e origine
Il Monte Everest
Il Monte Everest
I Krampus
I Krampus
Miss Liberty
Miss Liberty
Il Viaggio Inaspettato di Denis Medri
Il Viaggio Inaspettato di Denis Medri
15 libri da leggere ad Halloween
15 libri da leggere ad Halloween
Capitan Jack e la guerra Modoc
Capitan Jack e la guerra Modoc