I protocolli comunicativi sono forse il raggiungimento di consapevolezza più grande che l’essere umano abbia conseguito… almeno da quando sembra dato sapere per i documenti storici che l’umanità possiede.
Il protocollo comunicativo è il “ponte” tra ogni cosa… ogni cosa “comunica” con altre, sia essa stringa d’energia, atomo, molecola, cellula eucariote e procariote, organi, esseri, pianeti, galassie, universo.
Tutto è comunicazione, anche quando non sembrerebbe esserci la volontà cosciente di farla, la comunicazione.
Così come un atomo “comunica” con l’altro tramite i propri elettroni più esterni, comunica a noi le leggi fisico-matematiche che lo descrivono e che noi possiamo utilizzare per descrivere altre cose o addirittura per comprendere o, meglio ancora, originare altri processi.
Ma la comunicazione ha accezioni anche molto meno romantiche e più terree, così si riconosce la similitudine tra protocollo comunicativo umano (per passaggio di informazioni ed attuazioni situazionali) e le reti informatiche, ad esempio.
Comprendere le reti informatiche è un buon passo verso la comprensione della rete neurale umana e paradossalmente la mente umana ha generato la rete informatica che permette la comprensione della stessa mente (o per lo meno sembra condurvisi).
Sociologia, Psicologia, Filosofia, sono tutte branche di una stessa scienza più ampia della teoria del tutto, della gestalt, dell’olistica essenza… del quanto primordiale… della stringa!
Potremmo vedere le discipline cosiddette umanistiche (forse davvero per la sembiante appartenenza all’unica sfera umana?) come uno spazio virtuale in cui alloccare delle informazioni che poi rielaborate restituiscano alla mente che le ha generate una diversa visualizzazione delle cose, permettendo la trasformazione che sembra tanto cara al darwinista più convinto.
Evoluzione, potremmo chiamarla!
Ed in questi termini le scoperte / creazioni informatico-tecnologiche sono il momento evolutivo dei progressi intellettuali dell’essere umano.
Lo Nerd
Lo Nerd potrebbe riassumere quel tipo di essere umano che sfrutta costantemente
l’allocatura virtuale (in discipline e/o supporti hardware concreti) di processi per riottenerne altri.
E’ in fondo il senso dell’acquisizione di nozioni, dello studio, dell’applicazione, delle passioni… impariamo cose in un certo settore e mentre viviamo quel determinato settore applicandovi le nozioni apprese troviamo similitudini applicative od estensioni in altre discipline.
Usare “ponti” in particolari materiali siliconici tra motoneuroni troncati e ritirati (per arti amputati), ad esempio, e protesi elettroniche è un esempio di applicazione del concetto di “ponte” classico, per cui si uniscono due sponde del fiume non necessariamente aventi le stesse caratteristiche (una in sabbia ed una pietra, ad esempio).
Anche i materiali utilizzati per la costruzione del ponte, non solo la morfologia degli attacchi, dipenderanno dal tipo di argine e dalla risposta dello stesso alla posa del “ponte”… evitare spessori cicatriziali, ad esempio, permette che la differenza di potenziale generata da scambi ionici intermembranocellulari (K+ e Na+ in scambio continuo tramite le proteine tra dentro e fuori cellula generanti PdA) non si disperda nel nulla… che le vescicole rilasciate continuino a trasmettere informazioni ad un arto completamente artificiale e mosso tal quale fosse un arto vero. La sindrome dell’arto fantasma trasformata in sindrome dell’arto risorto!
Ma per riuscire a capire le connessioni tra discipline, per trovare la stele di rosetta di differenti protocolli comunicativi è necessario che Lo Nerd compia il proprio dovere!
E’ indispensabile che Lo Nerd completi almeno in parte i tasselli che conducono
l’umanità intera verso una nuova visione del proprio esistere!
Immaginare che il carro trainato potesse fare a meno dei cavalli e collegarvi la potenza della combustione esplosiva di un fossile organico chiarisce, per me, stupendamente il concetto!
Possiamo vivere di vintage elettronico-informatico o possiamo farlo diventare il prodromo della realtà futura in divenire adesso.
Lo Nerd stesso come simbiosi di hardware e software alloccante/alloccato di altra comunicazione, come se poi l’intera umanità, o addirittura il concetto di vita, fossero l’essere che allocca per poi tornare a prendere il trasformato/trasdotto per ricavarne altro da fare.
Ed il vintage elettronico-informatico-ludico come nostro proprio momento alloccante-alloccato per rieditare con la freschezza di una volta dentro la consapevolezza del qui ed ora.
Un altro frattale alle porte!
Per rendere il frattale ancora più interessante si potrebbe scrivere che Lo Nerd ha il gravoso, ma necessario, incarico di trovare come incastrare le somme scoperte della scienza con il senso di futuro da perseguire.
Benvenuti
Ecco perché Lega Nerd è così importante… perché è il terreno in cui orde nude di Nerd liberi possono correre e gioire… come unicorni in mandria corrente su pascoli bradi… perché sebbene forse a volte l’aspetto esteriore possa tradire un certo goblinismo, in realtà la purezza interiore de Lo Nerd lo trasforma all’istante in unicorno agile ed aggraziato!
Non pensiamo forse tutti con romanticismo ad Hawking o a Einstein o a Newton?
Il respiro pulito de Lo Nerd ha l’obbligo morale di espirare progetti e sogni.
Hawking non può non guardare riconoscente chi ha elaborato l’hardware ed il software che gli permettono di fissare i suoi concetti su uno schermo e noi non possiamo guardare Hawking senza un minimo di riconoscenza per il suo apporto alla planetologia, alla cosmologia, allo studio dei buchi neri soprattutto…
Quindi non possiamo non guardare riconoscenti quegli stessi Nerd che egli stesso guarda riconoscenti.
E qui, in questo luogo, in questa landa perfetta della Lega può maturare ancora la possibilità di costruire nuove tecnologie, od anche solo nuove idee, per la realizzazione del futuro.
Possono prodursi progetti di ogni sorta ed il progetto ben fatto non sarà mai come le tesi di laurea descritte da Kundera come inutilità poggiate e dimenticate in cimiteri sconsacrati. Un progetto ben fatto procurerà beneficio a qualcuno, foss’anche solo un Hawking qualunque.
Tra le cose che si possono trovare richieste in giro propongo due progetti interessanti (e per chi volesse approfondire può contattarmi personalmente), ma in realtà quanto scritto sino ad ora è esportabile ovunque ed anzi spero possa germinare una sequela infinita di progetti e loro attuazioni concrete, anche se prototipizzate.
Taxi Sordi
Il primo prende spunto da un’APP già esistente per Android ed IPhone: Taxi Sordi.
L’App di URI (Unione Radiotaxi Italiani) ideata con la collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) e dedicata alle persone sorde per abbattere le barriere della comunicazione, permette di richiedere, o prenotare, un taxi in modo veloce e ovunque si sia. In pochi e semplici passaggi “Taxi Sordi” individua la posizione del chiamante ed invia la richiesta direttamente alla centrale. Con una notifica vengono poi inviati la sigla della vettura e il tempo di arrivo. Ha anche altre funzionalità ed è piuttosto scaricata.
Applicazioni di questo genere sono forse di nicchia e non possono essere generate per scopi meramente economici, ma sono senza dubbio l’espressione del senso di futuro che accomuna tutti Gli Nerd!
Protocollo Comunicativo
Pensate a Luke Skywalker… a quando sincronizza i meccanismi della mano artificiale… pensate a quanto scritto prima sui “ponti” tra motoneuroni ed arto artificiale… non trovate una strana assonanza? Non trovate un certa visione gestaltica predittiva?
I comuni italiani non sembrano avere applicazioni simili a Taxi Sordi per chiamare l’ospedale o i vigili del fuoco o le forze dell’ordine. E Lo Nerd potrebbe produrne di simili per colmare queste lacune.
In realtà tantissime altre applicazioni simili possono essere utili anche al di fuori del contesto emergenze.
Capire come creare il protocollo comunicativo che permetta ad ipoacusi di connettersi in tempo reale a qualsiasi cosa diverrebbe una prima vece elettronica all’udito naturale.
Sarebbero i primi passi verso la strada dell’uomo bionico in ogni sua parte, dell’immortalità reale che sembra essere alla base della scienza tutta assieme alla ricerca del mattone fondamentale, unico ed indivisibile.
C’è chi dice che in fondo il paradosso di Zenone non ci permetterà mai di arrivare all’immortalità, ma per ora ciò che può bastare è migliorare la qualità della vita di chi è privo di un senso o di un arto.
Sopperire all’ipoacusia tramite app è sicuramente più semplice che produrre arti artificiali connessi con i motoneuroni tronchi e sarebbe un’ottima base di partenza per lo sviluppo di software dedicati di uso più commerciale (non è che i sordi usano le app solo per chiamare aiuto!) o addiritttura modificare l’utilizzo di un software o di un’app già esistenti per produrre benefici concreti in determinati gruppi di soggetti (un po’ come successe nel 2009 con l’app The Finger).
Ovviamente, come scrivevo, di app ne esistono già, ma la personalizzazione è la base del pensiero filosofico de Lo Nerd.
Se qualcosa la fa lui la posso fare anch’io, ma soprattutto se la faccio anch’io e funziona concorro a scongiurare la creazione di possibili nuovi strapoteri da monopolio!
Ricreare App di pubblica utilità, soprattutto per le fasce più deboli, è un sano esercizio di mantenimento del sistema a cellule.
Organismi Pluricellulari
Noi siamo organismi pluricellulari e la pluricellularità ha ampiemente dimostrato, almeno sul nostro pianeta, la capacità di produrre complessità bellissime ed intellettualmente ragguardevoli!
Impedire che nuove “Microsoft” imperino e ci tassino è fondamentale e Lo Nerd ha anche questo arduo compito!
Ecco perché si chiede l’edizione o la riedizione di progetti dedicati al proprio comune od alla propria regione.
Il guadagno comunque può esserci, ed anche consistente. Non di sola gratitudine si vive ed un ritorno economico è quanto meno necessario per chi tante risorse ed energie pone nei propri progetti.
Essere assegnatari della gestione del progetto e sua attuazione in pubblico ufficio apre le porte alle consulenze pagate, ad esempio.
Oppure advertising da inserire nel sito in cui tali App possono scaricarsi.
Monitorizzazione
Altro progetto che stenta a prendere piede e per il quale può esserci sicuramente spazio è la monitorizzazione in digitale dei perimetri boschivi e pinetali a rischio incendio.
Tecniche attuali di acquisizione dei segnali trasmessi da rilevatori lineari o ionici, webcam, sensori di movimento tarati su posture umane sono solo alcuni esempi di devices utilizzabili all’uopo.
Aggiungere ricognizioni aeree con palloni frenati o aeromodelli è la ciliegina sulla torta.
In questo caso il progetto è molto più consistente di una semplice App e trasfonde nell’hardware molto pesantemente, arrivando all’esigenza di PLC che gestiscano schede di DI, DO, AI, AO in simultanea ed a logiche che mettano in relazione gli input per generare gli output più adeguati senza falsi positivi.
Ma fino a che punto può presentarsi una certa progettualità in determinati contesti? E che grado di dettaglio deve raggiungersi per poter essere presa in considerazione, valutata ed attuata?
Il rischio è di perdere tempo ed energie a produrre progetti che non saranno mai attuati/sponsorizzati.
Creare il Futuro nel Presente
Ecco perché occorre distruggere il paradosso del Nerd e creare Lo Nerd!
Il vero Nerd non vive di sola nostalgia, ma la utilizza per creare il futuro nel presente!
Basterebbe un gruppo di ragazzi che perimetrino un orto e simulino l’attuazione del
monitoring boschivo, ad esempio, e risposta all’incendio, od al dolo, per avere non solo un progetto ideato, ma anche una sua applicazione tangibile dimostrata e basterebbe che ogni gilda di ogni comune italiano, europeo, mondiale avesse le figure giuste al posto giusto perché il sistema multicellulare umanità compia il salto di qualità e crei il presupposto per una rete neurale di portata illimitata!
Applicabilità allo stato puro del futuro presente grazie al passato!
E scusate se è poco!
In testa all’articolo: Synapsis by *Epogh