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Stamattina mi sono imbattuto in questa dissertazione di [url=https://leganerd.com/people/rorscach796/]Drugo[/url], che mi pare lucida e perfetta da ripostare anche su :ln:

Come da titolo, si parla di come gli utenti di Big G in questi ultimi tempi, si siano dimostrati degli ingrati, dopo anni di servizi efficienti e gratuiti ma soprattutto dopo tutto il marasma che si è generato in questo 2012 attorno ai suoi device Nexus.

Si ok, chissenefotte se Big G è destinata a diventare Skynet.
In fondo è dagli anni ’80 che speriamo di vivere situazioni apocalittiche dove gli esseri umani ridotti a schiavi delle macchine, vengono salvati da nerdazzi senza fisico ma con il sale in zucca!

Quindi, bando alle ciance, vi riporto l’intero post!

[stacca][i][b]Causa:[/b]
Google propone una nuova linea di tablet e smartphones a prezzo più che economico.

[b]Effetto:[/b]
Il volume di ordini ha raggiunto vette incredibili con dei conseguenti ritardi nelle consegne.

[b]Risultato:[/b]
Una marea di hater anti-google.

Nebo aveva ragione.
Il popolo della rete non si eleverà mai oltre il rango di “scimmie che berciano defecandosi addosso“.

[b]Causa[/b]
Google è l’azienda dietro ad Android, l’attuale major competitor di iOs.
Dal 2009 la grande G ha dato il via alla linea Nexus. Cellulari brandizzati e seguiti direttamente da Google, con installata sopra la versione più pura possibile del suo sistema operativo.
Nexus One, Nexus S, Galaxy Nexus.
Erano cellulari pensati per gli sviluppatori. Non avevano frivolezze eccessive e si limitavano ad avere l’hardware standard per quella generazione di Android.
Erano costosi e non erano abbastanza fashion per il grande pubblico.

Quest’anno però Google ha deciso di fare il culo a tutti.
A ottobre ha lanciato la nuova linea Nexus. Due tablet (Nexus 7 e 10) e uno smartphone (Nexus 4).
Eleganti e minimali, uno stile molto business.
Hardware top di gamma.
Ma soprattutto li vende a un prezzo stracciato. Tipo a meno della metà del prezzo dei loro rivali equivalenti.
Cristo, al prezzo di un iPhone 5 ti porti a casa due tablet e un cellulare.

[b]Epic Win[/b]

L’internet intero si tira un’immensa segona e la gente si rende improvvisamente conto che forse, e dico forse, l’iPhone è leggermente over-priced.

[b]Effetto[/b]
Al momento del lancio il Play Store viene assaltato da milioni di persone, e in meno di una giornata vengono esaurite tutte le scorte mondiali del Nexus 4.

Nessuno sa ancora il volume di traffico internet né il numero di telefoni venduti quel giorno. Si sa soltanto che si sono collegate abbastanza persone da mettere in ginocchio i server di Google.
[b]I server di Google.[/b]

Ovviamente sia Google che LG (l’azienda che produce effettivamente il Nexus 4) hanno dovuto chiudere le vendite in modo da risanare le loro scorte in magazzino.
Niente di apocalittico, giusto una settimana di attesa.

E intanto, per pararsi un po’ il culo, hanno annunciato anche che ci potrebbe essere un’attesa di circa 4 settimane prima di ricevere il tanto agognato telefono.

Niente di nuovo all’orizzonte. Ancora adesso, dopo mesi dal lancio iniziale, l’iPhone 5 ha un periodo di attesa di almeno una settimana prima che spediscano effettivamente il telefono.

[b]Risultato[/b]
Google e, soprattutto, LG sono divenuti oggetto di un’ondata di odio repentina e inaspettata.

Prima era amata e adorata per tutti servizi gratuiti che metteva a disposizione.
Ora viene considerata alla stregua di un covo di scienziati malvagi pronti ad attivare Skynet.

Un cambiamento di opinione sviluppatosi in meno di una giornata tra l’altro.

Migliaia di articoli e movimenti anti-Google e anti-LG sono nati in questi giorni.
Siti che professavano il loro amore per l’azienda di Mountain View e per Android hanno subito scritto articoli su articoli gridando all’[b]EPIC FAIL.[/b]

[b]Ma è davvero colpa di Google?[/b]
Sì.

L’azienda americana, in tutti i suoi anni di attività, ha sfornato decine di servizi diversi.
Ricerca web, email, cloud storage, youtube, android, Maps, traduttori online, social network, una piattaforma blog, vendita di libri, musica e film, ecc ecc.
Rendendo l’accesso a questi servizi sempre gratuito.

[b]Gratis.[/b]

Ovviamente l’utente medio si è abituato a Mamma Google che gli serve la sua minestrina elettronica senza chiedere alcunché.
Anzi, ti chiede se ne vuoi di più.

Google ha così creato un’immensa comunità di utenti viziati. Utenti che volevano tutto, subito e senza alcun tipo di dispendio da parte loro.

Utenti pronti a ritorcersi contro chi gli aveva dato tutto.
Bastava solo fare un mezzo passo falso e voilà!
Improvvisamente Google è la merda della merda.
Non sa fare niente e anzi bisogna boicottarla.

Io ho paura di persone del genere. Per me sarebbero pronte a pugnalare i propri genitori alle spalle nel sonno se solo osassero offrirgli un caffè non zuccherato.

Alla fine il discorso è molto semplice.
Google e LG potevano fare di meglio?
Forse.

Non ci sono dati su quello che è successo nel Play Store.
Al contrario di molti blogger che hanno approfittato della loro posizione, io preferisco avere dati certi prima di parlare.

C’è una soluzione a questa ondata di odio?
[b]Sì, Google deve mettere a pagamento tutti i suoi servizi.[/b]

[b]Deve mettere a pagamento pure Youtube.[/b]

Vuoi vedere l’ennesima Fail compilation? Caccia il grano.

Smetti di viziare i tuoi utenti. E vedrai come migliorerà la qualità degli stessi.[/i][/stacca]

[url=http://saysomethingloud.wordpress.com/]Say something loud![/url]