Il documentario sulla missione marziana l’ha [url=https://leganerd.com/2012/08/06/gz-nasa/]già postato[/url] Itomi, ma scopriamo come hanno reagito nella base della [b]NASA[/b] tutti i tecnici alla fine dei famosi “7 minuti di Terrore”.
Sì, perchè son passati ben 7 minuti dal momento in cui la sonda (grande più o meno come un’utilitaria di tre metri) è entrata nell’atmosfera marziana (130 km di altitudine) a quello del fatidico tocco col suolo, nella quale un sacco di operazioni delicate e potenzialmente rischiose son state effettuate.
Per avere un’idea in questi 7 minuti le operazioni (descrivendole in maniera molto semplicistica) furono:
1- [b]Entrata guidata nell’atmosfera[/b] grazie allo scudo termico del diametro di 4,5 metri (il piu’ grande di sempre). Questo serve per rallentare l’aeroshell (l'”involucro” di Curiosity). Tenete presente che il picco di calore è stato di 2090 gradi.
2- [b]Apertura del paracadute, rallentamento e discesa[/b]. La sonda ha rallentato fino a 1700 chilometri orari. Il paracadute ha un diametro di 16 metri ed 80 cavi lunghi circa 55 metri alla quale è attaccata la sonda. Ad 1,8 chilometri di altitudine scudo termico e paracadute si sono sganciati, cadendo suolo.
3- [b]Attivazione dei razzi per la discesa[/b]. Grazie a questi otto propulsori a spinta variabile mono-propellente (idrazina), la velocità è calata drasticamente a 360 chilometri orari. Intanto Curiosity è passato in “modalità atterraggio”, abbassando le ruote così da prepararsi a toccare il suolo.
Grazie ai razzi ora il rover cala ulteriormente la velocità di discesa fino a 14 chilometri orari, ed è ben stabile e con l’asse orizzontale ben allineata al terreno.
4- [b]Entra in gioco lo “Sky Crane”[/b], cioè la “gru” di cui probabilmente avete sentito parlare o meglio: di cui avrete SICURAMENTE LETTO qui su LN.
La “gru” ha calato il Rover (cioè la vera Curiosity) alla velocità di 17 centimetri al secondo facendola scendere dolcemente.
5- Due secondi dopo l’atterraggio viene effettuato un [b]test di corretto funzionamento[/b] e successivamente si sganciano i cavi dello [b]Sky Crane[/b] attraverso delle [b]cariche pirotecniche[/b]. Lo Sky Crane a questo punto attiva degli ulteriori razzi per spostarsi e [b]schiantarsi lontano[/b] senza nessun pericolo per la sonda.
Vi renderete conto che se una sola di queste operazioni non fosse riuscita in maniera corretta avrebbe compromesso tutta l’operazione, e questo giustifica assolutamente il tripudio generale scoppiato nella base della NASA.
Ovviamente il momento riportato nel video è avvenuto con 14 minuti di ritardo dal vero atterraggio, cioè il tempo che occorre perchè i dati trasmessi dalla sonda arrivino sul nostro pianeta.
Un video che IMHO più di tutti esprime la grandezza del traguardo raggiunto. :res:
Via: la parte riguardante le varie fasi dell’atterraggio l’ho trovata [url=http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201208061224-ipp-rt10063-curiosity_su_marte_dal_terrore_alla_gioia_le_fasi_dell_arrivo]qui[/url].
[b][EDIT][/b]
Come mi ha comunicato il mio amico Flavio (che ringrazio) su Facebook ecco un po’ di specifiche e la foto, riporto testualmente:
[quote]Questo è il cuore di Curiosity. Computer fattto dalla BAE con cpu PowerPC 750 a 200Mhz. 256 Mb di ram e 2gb di flash. Il sistema operativo è un sistema operativo vecchio di 27 anni di intel che si chiamava VxWork (real time).
[/quote]
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_048042.jpg[/image]
Questa invece è una foto di Curiosity durante la fase di atterraggio:
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_048043.jpg[/image]
:res: