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A causa del repentino calo emorragico di utenza che la stessa Bioware, afferma, essere scesa al di sotto del milione di utenti, [i][b]Star Wars: The Old Republic[/b][/i] da questo novembre adotterà la formula del [b]free to play[/b].
Più precisamente la formula sarà quella del [i]freemium[/i], ovverosia il gioco sarà [i]”libero”[/i] sino a livello 50 con solo alcune restrizioni nello sviluppo dei player e nell’accesso ad alcuni contenuti.
Restrizioni che ovviamente potranno essere tolte acquistando la nuova moneta virtuale i [i]Cartel Coins[/i], con i quali sarà possibile sbloccare contenuti e acquistare oggetti “speciali” dal un market apposito.
Restano ancora da chiarire alcuni punti, quello che[b] è chiaro [/b]che per i free users, l’accesso a: creazione del personaggio, priorità al login, Warzones, Flashpoints, Space Missions, Travel Features e aste [i]sarà limitato[/i].
Quello che [b]non è ancora chiaro [/b]è se gli oggetti acquistabili con i Cartel Coins saranno solo del tipo “fashion” o saranno a tutti gli effetti oggetti pompati non ottenibili in altro modo; e anche se facendo almeno una volta l’abbonamento mensile ($14,99), si avrà diritto allo sblocco permanente di alcune feature.
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I vecchi players che sino ad oggi hanno pagato fior di soldini per giocare, avranno diritto a 150 [i]Cartel Coins[/i] per ogni mensilità sborsata e 1000 CC e un bel “[del]pirl[/del][i]Heroes’ Banner[/i]” se possessori della Collector’s Edition.
Dal 7 Agosto The Old Republic sarà in vendita a 15$ e chi sottoscriverà nuovi abbonamenti da oggi sino a Novembre, data della [i]messa in freemium[/i] del gioco, riceverà oltre ai CC che gli spettano anche dei bonus extra.
Gli autori promettono anche aggiornamenti e novità rilasciati in maniera più frequente e costante, sperando che basterà questo a portare nuova linfa vitale ad un gioco che si sta spegnendo.
[i]Ci sarà nuova speranza per la Galassia[/i]?
[stacca]
NdItomi
Ripiegare sul F2P è pericolosissimo, perché non è solo un modello di business applicabile a qualunque cosa, ma influenza pesantemente il game design.
Spesso racconto di come nel 2008 (non vent’anni fa) alla GDC di Parigi assistei ad un keynote imbarazzante dove i grandi “vecchi” dello sviluppo MMO (Tra gli altri: Rob Pardo di Blizz e gli sviluppatori di UO) affrontavano un paio di esponenti del nascente modello Free to Play smerdandoli dicendo pubblicamente di quanto fosse assurdo “sviluppare un gioco in funzione del suo modello di business”… una roba che oggi non ci puoi credere.
Dissero chiaramente che loro sviluppavano il gioco al meglio e poi pensavano a come venderlo.
Una mentalità anni novanta che ha schiacciato tutti i MMORPG usciti poi, buttando al vento centinaia di milioni di dollari che sarebbero potuti essere investiti in progetti migliori e meglio pensati.
Il rinnovamento dei game designer attuali è dovuto passare attraverso questo bagno di sangue e SWTOR ne è solo l’ultimo esempio.
150 milioni di dollari spesi e dopo neanche un anno cambiano modello di business? Una vergogna totale.
Ed è ancor più grave vista la decina di casi simili che abbiamo dovuto subirci negli anni e mesi scorsi.[/stacca]
via
– [Url=http://www.swtor.com/info/news/blog/20120731]swtor blog[/url] (swtor.com)
– [Url=http://kotaku.com/5930586/star-wars-the-old-republic-is-going-free+to+play-up-to-level-50-this-fall]Star Wars: The Old Republic Is Going Free-To-Play This Fall[/url] (kotaku.com)
– [Url=http://www.theverge.com/gaming/2012/7/31/3207160/star-wars-the-old-republic-going-free-to-play-this-fall]’Star Wars: The Old Republic’ going free to play this November[/url] (theverge.com)