[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047751.jpg[/image]

[b]Dragonball: Final Bout[/b] è un picchiaduro sviluppato da [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Bandai]Bandai[/url] e [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Atari]Atari[/url] e uscito in Giappone il 21 agosto 1997 per [url=http://it.wikipedia.org/wiki/PlayStation]Sony Playstation[/url]. L’ultima ristampa è del 24 agosto 2004.

[title]Gameplay[/title]

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Le novità erano moltissime.
Con dieci personaggi più sette bonus, una colonna sonora originale di [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Kenji_Yamamoto]Kenji Yamamoto[/url] e il primo motore grafico tridimensionale per un gioco sull’universo di [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Akira_Toriyama]Akira Toryiama[/url], Dragonball: Final Bout ottenne un buonissimo successo di mercato.

Le modalità di gioco erano tre: [i]Storia[/i] (si sceglie un combattente e ci si fa strada fino al boss finale, Baby Vegeta), [i]Torneo[/i] (eliminazione per guadagnare il titolo di Campione) e [i]Allenamento[/i] (presa direttamente dall’inguardabile [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Dragon_Ball_Z:_Ultimate_Battle_22]Ultimate Battle 22[/url]) e le possibilità di realizzare combo con determinate serie di tasti. Con X e Quadrato ci si ricaricava, e con una lunga sequenza si realizzavano le combo imparabili, le [i]Meteor[/i].

[quote][b]Curiosità[/b]: Per un lungo periodo di tempo, probabilmente a causa di una confusione da parte di Bandai per via della distribuzione e traduzione frettolosa del prodotto, sul territorio italiano è stato possibile trovare solo la versione francese del gioco, mentre in Francia giravano copie della versione italiana di esso; dopo una seconda distribuzione è stato possibile trovare le copie relative ad ogni stato.[/quote]

Fonti:
[i]Anni di polpastrelli consumati
Wikipedia[/i]