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Le peggiori cover videoludiche

Terzo appuntamento nell’ingrato mondo del trash, sempre disponibile a fornirci pregevoli esempi di incapacità artistica e di dubbio gusto estetico. Questa volta si continuerà a parlare di videogiochi, dirottando la nostra attenzione dalle pubblicità ai titoli veri e propri, specificatamente sulle box art a loro dedicate.
Si dice che ci sia limite al peggio: in tal caso loro sono il peggio.

Cowboy Kid

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Non si fa in tempo ad iniziare che subito si parte con il botto: gay cowboys and indians. Le trecce perfettamente curate dell’indiano non lasciano dubbi, se non sul balsamo che avrà utilizzato, così come i suoi pettorali gonfi e ben oliati. Il cowboy, invece, sembra Tom Selleck, ma il suo sguardo languido lascia presagire decisamente troppo sul suo orientamento sessuale. Bando alle ciance, ora baciatevi.
Voto 10, è perfetta.

Blood’n’Guts

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Da un videogioco chiamato “Sangue e Budella” ci si aspetterebbe decisamente di più di tre uomini semi-nudi e disegnati male in copertina. Invece che smembramenti, stupri e violenze inaudite, i tre riescono solo a compiere le seguenti cattive azioni: rovesciare la birra su di una lapide, pestare la coda a un gatto e, per ultimo, uccidere il buon gusto indossando un mantello rosa.
Voto 8 per i bulli della domenica.

Call for Heroes: Pompolic Wars

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Grafica della copertina scarsa, segnata. Protagonista realizzato in maniera dozzinale, segnato. Testicoli sorridenti, segnati pure loro. Tutto rientra nella norma della brutta copertina, ma con un valore aggiunto: il titolo. Non so cosa significhi Pompolic Wars e a cosa sia riferita quella fantomatica chiamata ma, sinceramente, non lo voglio nemmeno sapere.
5 e mezzo, manca di originalità grafica ma il titolo è una perla.

Checkers

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Pedofilia portami via. Il bambino gioca felicemente a dama, ma la posizione dell’altro braccio lascia presagire tremendi eventi che ne segneranno l’infanzia. In tutto questo il vecchio lurido è soddisfatto. Il re sulla copertina, invece, guarda con rimprovero tutti coloro che osservano la confezione.
Voto 11.

Crackdown

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Oh cazzo, quanto mi piace sparare! Tutta l’eccitazione e il testosterone disponibile nell’umano spirito è presente su questa copertina in cui il videogioco diventa gunporn. Gli enigmi su questa confezione sono esattamente due: cosa ci fa uno Stormtrooper alle loro spalle e, soprattutto, perché Bafometto?!
Voto 6.

Dig Dug

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Un ragazzo che pompa una palla attraverso un tubo che sembra un pene. Vi è sembrato ambiguo? Lo è, lo è.
Voto 7,5.

Donkey Kong

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Mario incontra Thor e Charles Bronson. L’idraulico più famoso del mondo lascia da parte le proprie velleità di carpentiere per la sua nuova, violenta incarnazione. Salire scale e saltare barili sarà stato probabilmente deludente per il giocatore dell’epoca, viste le premesse.
Voto 4, non ci si prende gioco dei giocatori in questo modo.

Night Trap

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Ah il Sega CD, come avremmo fatto senza di te? Night Trap è una discreta collection di epic fail in una sola copertina: dalla povera grafica fino ad arrivare all’espressione del vampiro sulla destra, che lo avvicina alla moderna arte del photobombing. La protagonista, nel frattempo, è chiaramente scocciata dell’uomo che, alle sue spalle, sta pisciando in strada. Trovati almeno un muretto, per Giove!
Voto 7 per l’insieme.

Megaman 1 e 2

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Entrambi vanno doverosamente citati per la qualità horrorifica delle loro copertine. Nel primo episodio vi è tutto un insieme di caratteristiche pregevoli, in cui risalta la postura del protagonista di casa Capcom, intento a cavalcare l’aria.
Nel secondo, invece, inquieta più che altro per il vibratore che ha montato sul braccio destro. Il termine Megaman, così facendo, acquisisce un nuovo quanto inquietante senso.

Phalanx

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Programmatore: “Ehi capo abbiamo finito il videogioco finalmente!”
Capo: “Quale esattamente, lo sparatutto a scorrimento con protagonisti astronavi e alieni?”
Programmatore: “Esatto boss! Cosa ci consiglia di mettere in copertina? Un’astronave? Due? Esplosioni? Galassie? Ci dica, ci dica…”
Capo:“Un vecchio redneck che suona il banjo andrà benissimo”
Programmatore:“Ma, capo, così non si capirà di cosa parla! E non ci sono redneck nel gioco!”
Capo:“Fallo e basta”
Programmatore: “Ma…”
Capo:“Ho detto fallo. È un ordine”.
È andata così, ameno lo spero, 10.

Bad Cat

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Fine citazione dei “The Warriors” ma, come al solito, siamo troppo ignoranti per comprenderlo. Inutile dire che il suo inquietante sguardo e il suo essere antropomorfo lo rendono un qualcosa di più vicino a un horror che ad un platform. Incartato e regalato a Natale al nipote più pestifero sarebbe veramente il regalo più bello del mondo, ovvero un bel trauma infantile che lo accompagnerà negli anni, in cui voi sarete sempre presenti.
Voto 8, un ottimo modo per essere indimenticabili.

Hippate Puzzle Bobble

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Spingi! Spingi!! Spingi!!! Finalmente vedrete esaudito il vostro desiderio, quello di scoprire da dove provengono le bolle del gioco. Come, non volevate saperlo? Troppo tardi, ormai il danno è fatto.
Voto 8 per lo sforzo, in tutti i sensi.

Strider

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Mullet e tutina viola. Il prossimo.
Voto 9.

Jounetsu Nekketsu Athletes: Nakimushi Coach no Nikki

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Ah i brevi titoli giapponesi, che goduria. Il titolo in questione, comunque, conclude più che degnamente questo percorso di fail astronomici, includendo al suo interno tutto ciò che abbiamo avuto modo di osservare precedentemente: cattive grafiche, no-sense e, soprattutto, tanta, tantissima promiscuità sessuale. In questo mare di lacrime l’atleta stringe teneramente la mano del suo coach, in un tripudio di cuori e amore mal celato. Il coach, dal canto suo, indica il simbolo della Playstation. Anche in questo caso rimarrà un mistero l’intenzione del suo gesto, ma non l’attrazione che prova per il suo tenero allievo. Direi baciatevi, ma l’avete sicuramente già fatto.
10.

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Link vari ed eventuali:
1UP
Gamesareart
Complex
Funnyordie
Heavy

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