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[quote]Mamma che fine ha fatto l’Amstrad?
L’abbiamo buttato via tanto tempo fa…
[/quote]

Buttato via… Furono queste le parole che infransero per sempre il sogno di riportare alla luce un caro compagno di giochi della mia infanzia: un vecchio Amstrad CPC 464.

Non mi sorprenderebbe se molti di voi non sapessero neanche di cosa stia parlando: presentato come il successore migliorato dello [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Sinclair_ZX_Spectrum]Spectrum ZX[/url] e del [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Commodore_64]Commodore 64[/url] poiché fornito con un proprio monitor, un lettore di cassette o floppy integrato, la serie CPC dell’Amstrad non raggiunse mai gli stessi volumi di vendita dei suoi rivali a causa della sua entrata ritardata nel mercato europeo degli 8 bit.

CPC è una serie di personal computer a 8-bit prodotta dalla Amstrad durante gli anni ottanta ed i primi anni novanta. Il primo modello, il CPC 464 appunto, fu immesso sul mercato inglese nel giugno del 1984 (io probabilmente ero appena uscito dalle palle del babbo) al prezzo di 359 sterline e comprensivo di schermo a colori, l’acronimo CPC sta infatti per “Color Personal Computer” ma i miei, naturalmente, pochi anni dopo optarono per la versione con schermo monocromatico a fosfori verdi che faceva molto Matrix… peccato che a quei tempi non si sapesse neanche che cazzo fosse Matrix e di fatto c’era ben poco da gasarsi. Poco contava poiché il motivo originario dell’acquisto non era la videoludica bensì la speranza di mia madre di riuscire a tenere la contabilità del ristorante con metodi che ben presto si rivelarono molto più complicati e frustranti della cara vecchia Olivetti Lettera 32.

Tanto di guadagnato per noi mocciosi!

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In grado di competere anche con l’Atari 800 e l’Apple II, il sistema era simile al Commodore 64 in termini di qualità grafiche, superando la limitazione dei colori a blocchi dello ZX Spectrum. Contemporaneamente vantava un ottimo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Locomotive_BASIC]Locomotive BASIC[/url] (più veloce e potente rispetto al Commodore BASIC usato dal Commodore 64 ed all’MSX BASIC dei computer MSX) derivato direttamente dal Microsoft Basic ma potenziato con nuove funzioni grafiche e sonore. Un grosso vantaggio era il registratore a cassette integrato, che consentiva una massima affidabilità nel caricamento dei programmi. Un difetto invece era forse quello di poter utilizzare unicamente un monitor dedicato, il quale forniva l’alimentazione al computer e non poteva essere sostituito con un semplice TV (anche se in seguito sono stati inventati sistemi per alimentare un CPC da un alimentatore PC-AT e collegare l’uscita video a una normale SCART di un televisore).

Oltre al modello CPC 464 da 64K RAM sono da sottolineare anche il CPC 664: identico al predecessore ma con un lettore di Floppy 3” in sostituzione alle cassette, rapidamente sostituito dal CPC 6128: lettore Floppy 3” e 128K di RAM. Tuttavia la maggior parte dei giochi e programmi erano progettati per i modelli 464 e 664, pochi titoli erano riservati al modello da 128KB.

Nel 1990 Amstrad introdusse la linea “Plus” con hardware modificato e aggiunse una porta per le cartucce. Molti miglioramenti erano dedicati alla sezione video, che aveva una palette da 4096 colori e supporto hardware agli sprite. Questi modelli non ebbero particolare successo sul mercato, anche a causa della loro tardiva uscita.

[title]Hardware[/title]

Tutti i modelli CPC erano forniti del processore [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Zilog_Z80]Zilog Z80[/url] a 4 MHz.
Il sistema poteva avere 64 KB o 128 KB di RAM (espandibile a 512k).

Il chip video era il [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Motorola_6845]Motorola 6845[/url]. Questo chip era collegato ad un generatore di pixel che supportava l’output dei colori a 1, 2 e 4 bpp (bpp = bits per pixel).
La ROM supportava tre risoluzioni, ma altre erano disponibili riprogrammando il 6845.

Le modalità video standard erano:
– Mode 0: 160×200 pixel con 16 colori (4 bpp)
– Mode 1: 320×200 pixel con 4 colori (2 bpp)
– Mode 2: 640×200 pixel con 2 colori (1 bpp)

Era disponibile una palette di 27 colori. Il modello Plus estese questa palette a 4096 colori.

Il CPC utilizzava il chip sonoro [url=http://it.wikipedia.org/wiki/General_Instrument_AY-3-8910]General Instruments AY-3-8912[/url] a 3 canali .

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[title]Amstrad CPC contro i suoi rivali[/title]

Come già detto in precedenza L’Amstrad CPC era progettato per competere con lo Spectrum ZX e il Commodore 64. I tre computer dominavano tutto il mercato a 8 bit ed avevano una serie di giochi praticamente identici, anche se diversi in quanto a qualità, caratteristiche tecniche e a limitazioni secondo la piattaforma.

Generalmente gli utenti del Commodore 64 snobbarono gli altri computer come inferiori, creando una specie di rivalità tra gli utenti ZX e CPC.

La qualità degli effetti sonori e della grafica del Commodore 64 era ritenuta migliore rispetto a quella dei suoi concorrenti, grazie alla presenza di hardware dedicato. Aveva anche una vasta collezione di giochi. Il suo difetto era il suo BASIC scarno che non permetteva di fare programmi molto complessi e veloci.

Lo ZX Spectrum aveva l’hardware più semplice di tutti e ciò significava un prezzo minore. Aveva una grafica ed effetti sonori di qualità inferiore rispetto al Commodore 64 e al CPC anche se quest’ultimo poteva vantare una più alta risoluzione grafica.

L’Amstrad CPC aveva sulla carta una grafica migliore rispetto allo ZX Spectrum, ma essendo quasi tutti i giochi delle semplici conversioni di quest’ultimo, furono immessi sul mercato una serie di giochi di bassa qualità rispetto a quello che poteva offrire l’Amstrad. Lo CPC condivideva lo stesso processore Z80a dello Spectrum ZX, di conseguenza molti sviluppatori sviluppavano giochi per i due sistemi in parallelo, senza sfruttare le modalità a 4 o 16 colori del CPC poiché i giochi per CPC erano più difficili da realizzare perché lo scrolling e gli sprite richiedevano delle tecniche di programmazione particolari. La serie CPC condivideva lo stesso chip sonoro dello ZX Spectrum 128K, il valido AY-3-8912, ma non alla pari con il famoso SID 6581 del Commodore 64.

Oggi possiamo dire che la Playstation 3 è figa e tutto quanto, ma di sicuro non ci sarà mai più niente tanto affascinante quanto schiaffare nel lettore un’audiocassetta (una cassetta! Ancora oggi faccio fatica a credere che si potessero leggere dei videogiochi da un’audiocassetta…) digitare “run” e sentire con le proprie orecchie il segnale che viene caricato…

Se volete sbavare un po’ sulla lista dei giochi potete venire [url=http://www.cpcgamereviews.com/a/index.html]qui[/url] o sulla pagina di [url=http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Amstrad_CPC_games]wiki[/url]

[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Amstrad_CPC]Wikipedia[/url]
[url=http://www.ariadivetro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=129:amstrad-cpc-464&catid=42:museo-informatica&Itemid=58]Scheda tecnica[/url]
[url=http://www.8bitcommodoreitalia.com/index.php?option=com_content&view=article&id=89:amstrad-cpc-464-sipe&catid=40:hardware&Itemid=41]Recensione tecnica[/url]

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