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Roger Daltrey, storico cantante degli Who, è in tour per l’Italia portando la proposizione integrale di Tommy dal vivo. È già stato a Genova e Torino (concerto di cui mi appresto a fare una recensione) e toccherà Trieste il 18 marzo, Firenze il 20, Roma il 21 e il 23 e Milano il 24.
[title]Il concerto[/title]
Il concerto comincia con Overture, che da il via ad una cavalcata di 1 ora e 15 minuti durante i quali viene eseguito tutto l’album Tommy senza interruzioni. Al termine standing ovation e, con buona pace di chi ha speso 100€ e passa per la prima fila, le ultime file che si alzano e vanno sotto il palco, per la seconda parte, dove vengono riproposti molti classici degli Who, come [i]I Can See For Miles, Behind Blue Eyes, The Kids Are Alright, My Generation[/i] (con uno splendido medley blues, che includeva, tra gli altri, [i]Manish Boy[/i] di Muddy Waters), [i]Who Are You[/i] e [i]Baba O’Riley[/i], ma [b]non[/b] Won’t Get Fooled Again (e qui è partita una bestemmia). Di mezzo una dimenticabile canzone da solista di Simon Townshend, un paio di brani di Daltrey ([i]Days of Light[/i] e [i]Without Your Love[/i]) ed una canzone tradizionale celtica. Sotto spoiler la scaletta:
[more]
Overture
It’s a boy
1921
Amazing journey
Sparks
Eyesight to the blind
Christmas
Cousin Kevin
The acid queen
Do you think it’s alright?
Fiddle about
Pinball wizard
There’s a doctor
Go to the mirror!
Tommy can you hear me?
Smash the mirror
Sensation
I’m free
Miracle cure
Sally Simpson
Welcome
Tommy’s holiday camp
We’re not gonna take it
I can see for miles
The kids are alright
Behind blue eyes
The way it is
Days of light
Gimme a stone
Who are you
My generation
Young man blues
Baba O’ Riley
Without your love
[/more]
Vedere Roger fare il lazo col microfono dal vivo è qualcosa di unico, così come sentirlo cantare, cosa che gli viene ancora bene nonostante l’età che avanza e che ha retto per più di due ore di concerto.
Molto brava la band, composta da Simon Townshend, fratello minore di Pete, alla chitarra e voce, Frank Simes, direttore musicale, come chitarra solista, Jon Button al basso, Loren Gold alle tastiere e Scott Deavours alla batteria, soprattutto durante la splendida medley blues.
In definitiva, un ottimo concerto, che consiglio di andare a vedere nelle prossime date a chi ha qualche soldo da parte (i prezzi, un po’ alti, infatti sono un grosso deterrente).
Ultima nota per i cacciatori di autografi: ieri è uscito in incognito in mezzo al pubblico e non se n’è accorto nessuno… LOL