Questione d’occhiali

Un esperimento che sto conducendo ultimamente, mi sta dando ottimi risultati: Esso consiste nell’indossare, quando ci si deve alzare da letto dopo 8 ore di sonno, gli occhiali da sole.

Ho deciso di pubblicare quest’articolo in questo sito in quanto ho bisogno di voi. Spiegherò per bene quello che sto attuando in questi giorni.

I Ritmi Circadiani

Esistono, sono stati osservati e analizzati ma nessuno sa cosa sono. Metterei la mano sul fuoco, dicendo che il 97% degli adulti non sa cosa sono questi “ritmi”. Cito testualmente da Wikipedia, in quanto mi sembra decisamente chiaro:

In cronobiologia e in cronopsicologia, un ritmo circadiano è un ritmo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il termine “circadiano”, coniato da Franz Halberg, viene dal latino circa diem e significa appunto “intorno al giorno”. Esempi di ritmo circadiano sono il ritmo veglia-sonno, il ritmo di secrezione del cortisolo e di varie altre sostanze biologiche, il ritmo di variazione della temperatura corporea e di altri parametri legati al sistema circolatorio. Oltre ai ritmi circadiani sono stati identificati e studiati vari ritmi circasettimanali, circamensili, circannuali.

I ritmi circadiani dipendono da un sistema circadiano endogeno, una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, ma anche stimoli di natura sociale (per esempio il pranzo in famiglia sempre alla stessa ora). In assenza di questi stimoli sincronizzatori (per esempio in esperimenti condotti dentro grotte o in appartamenti costruiti apposta) i ritmi continuano ad essere presenti, ma il loro periodo può assestarsi su valori diversi, per esempio il ciclo veglia-sonno tende ad allungarsi fino a 36 ore, mentre il ciclo di variazione della temperatura corporea diventa di circa 25 ore.

Facendo una media “a naso”, dopo 8 ore di sonno, si perdono circa 2-3 (soggettivo) minuti per abituare gli occhi all’ambiente circostante. Ad esempio: se al mattino venite svegliati dai vostri genitori -accendendo la lampada della vostra camera-, ci vorrà un po’ prima che vi abituerete al “nuovo” locale luminoso. Di conseguenza (e di solito), i teenager reagiscono in due modi: rispondendo “ancora 5 minuti”; vagando per casa con gli occhi chiusi e urtando tutto ciò che non riescono a vedere -un pericolo per la loro salute, supponendo che debbano scendere delle scale.

Questo è l’unico caso testato, quindi non ho ancora provato a svegliarmi con la sveglia e con la luce spenta. Di fatti, quanto espresso nella frase precedente, andrebbe preso in considerazione presto.

Attualmente, mi sono dilettato ad eseguire l’esperimento per 3 giorni di seguito e credo di proseguire non appena finisco di raccogliere i dati che mi servono.

Questa è la linea che ho seguito durante queste mattinate.

Dopo aver dormito dalle 23 circa alle 7 e qualche minuto, i miei genitori aprono la porta della mia stanza ed accendono la luce. A questo punto, senza esitare neppure un minuto, indosso gli occhiali da sole e sono subito pronto per la giornata. L’azione non ha effetti collaterali durante l’intera giornata: al momento non ne sono stati rilevati.

Quindi, affinchè possiate avere un inizio di giornata sprint occorre (alcune sono ipotesi):

– Aver completato il proprio periodo di sonno (8h; 10h per i bambini; 5h per i meno esigenti).
– Qualcuno deve accendere la vostra luce (da confermare).
– Non aver assunto bevande o sostanze che possano aver alterato la vostra percezione del sonno.
– Indossare i vostri occhiali da sole, meglio con alta protezione ai raggi UV e/o polarizzati (da confermare).

Ho solo un dubbio: si tratta di effetto Placebo oppure l’esperimento funziona davvero?

Qualche cavia in più mi farebbe comodo. In caso qualcuno volesse provare il tutto, basta comunicarmelo tramite commento. Alla fine non costa nulla, anzi, dovrebbe farvi guadagnare del tempo!

Aggiornamento del 24/09/11
In mattinata, nel momento in cui mi sono svegliato, ho ripetuto l’esperimento. C’è una differenza da indicare: questa mattina al posto della luce accesa, è stata alzata la tapparella. Questo ha prodotto lo stesso effetto ai miei occhi, quindi ho indossato gli occhiali da sole e mi sono subito alzato da letto.

Oggi ci sono stati dei progressi:
– Qualcuno deve accendere la vostra luce (no!)

Correzione:
– La luce solare che entra dalle vostre finestre produce lo stesso effetto

Inoltre

– La pigrizia d’adattamento degli occhi (così la chiamerò) si può combattere in qualsiasi occasione, sia che abbiate dormito 5 ore, sia che abbiate dormito 12 ore.

Un dubbio, tuttavia è nato.

L’esperimento ha gli stessi effetti per chi ha occhiali da sole graduati*?

L’esperimento ha controindicazioni?
Chi vive con voi, vedendovi al mattino mentre indossate i vostri occhiali, potrebbe dubitare della vostra salute mentale.

Giorno 4 (25/09/11):
Le condizioni iniziali sono state simili a quelle di ieri. Mi sono servito degli occhiali da sole solamente nel momento in cui sono uscito dalla mia stanza. Ovviamente il resto della casa era illuminata naturalmente. In caso non avessi avuto gli occhiali, i miei occhi avrebbero reagito con l’accigliamento: quell’espressione, talvolta buffa, che il nostro viso assume affinchè i nostri occhi possano raccogliere meno luce possibile.

Conclusione parziale:
tutto questo, è un trucco per:
– Svegliarsi alla mattina più istantaneamente.
– Combattere l’effetto repulsivo verso i locali luminosi, dopo un numero x di ore di sonno.
– Osservare la propria cronobiologia (guarda su) e saperla gestire, controllare.

Ieri c’è stato un volontario che sta ripetendo “La questione” con occhiali diversi. Spero mi faccia ottenere risultati positivi, anche perchè, non vedo come l’intero esperimento possa essere un fatto solo e interamente soggettivo.

Giorno 5 (26/09/11):
Questa mattina ho avuto grossomodo gli effetti degli altri giorni. Ma non è questa la verità novità.
La sorpresa è arrivata da un mio compagno di classe, Matteo B.: ha deciso di eseguire l’esperimento e ha ottenuto buoni risultati. Vi riporto la breve conversazione che si è conclusa qualche minuto fa.

N.B: Matteo ha dormito per 7 ore (minuto più, minuto meno), quindi l’esperimento comincia ad avere effetti positivi anche quando il proprio periodo di sonno non è del tutto concluso.

Io: Hai utilizzato occhiali graduati?
M: no, ho usato un paio d’occhiali cinesi, poichè possiedo solamente quelli.

Io: Potresti ripetermi dettagliatamente come si è svolto il tuo inizio di mattinata?
M: allora, la sveglia non l’ho spenta io. Ho solo acceso la luce dopo aver indossato gli occhiali, e fin lì nessun problema. Poi, per quanto riguarda l’alzarsi, è stato uguale alle altre volte. Però una volta alzato mi sembrava di non ‘barcollare’.

Io: Per “non barcollare” intendi “essere più lucido, sveglio e adattato all’ambiente luminoso”?
M: in breve si. Di solito appena mi sveglio ho gli occhi chiusi, anche se sono in piedi, invece questa mattina facevo meno fatica e tenere gli occhi aperti.

Io: Ultima domanda: credi di voler proseguire l’esperimento per trarne vantaggi la mattina? (nel senso, ti è servito e ti servirà in futuro?)
M: bè per il momento continuo, diciamo per ‘provare’. Se oggi è stato solo un caso no, in caso contrario è probabile che continui.

Io: Spero solo che “l’effetto” posso accompagnarti tutte le mattine, allora!
M: lo spero anch’io

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare Matteo per le preziose documentazioni e per il supporto che mi sta dando.

Giorno 6 (27/09/11):
Nessun aggiornamento particolare, tutto procede secondo le previsioni. Ho posto nuovamente qualche domanda a Matteo B.

Io: Questa mattina, come mi avevi accennato a scuola, hai avuto gli stessi “effetti” di ieri, giusto?
M: esatto.

Io: Quindi, terminerai la sperimentazione questa settimana o usufruirai di questa tecnica anche in futuro?

M: per questa settimana continuo per almeno 5 giorni. In caso dovessi avere lo stesso effetto, potrei attuare la tecnica fino a che vorrò . Magari domani mattina provo con gli occhiali di mio padre, che sono dei Polaroid. Magari gli effetti potranno essere più concreti.

Io: La volta precedente eri meno convinto dei risultati dell’esperimento (guarda Giorno 5), ora sembri molto più determinato nel conseguire questo trucco nel futuro, erro?

M: si hai ragione, oggi sono piu convinto. Con oggi ho avuto una prova della sensazione di ieri (di non ”barcollare”).

Grazie Matteo, le tue documentazioni sono e saranno sempre preziose.
Ho notato che qualcuno ha avuto il buon e vecchio spirito avventuriero di provare l’esperimento. Ho apprezzato molto i commenti che illustrano i loro risultati e il loro spirito d’iniziativa.
Un fatto è quasi certo: non si tratta di effetto placebo, come avevo accennato a inizio articolo.

Giorno 7 (28/09/11):
Tutto a posto e niente in ordine. C’è qualche novità con le dichiarazioni di Matteo B.

Io: Potresti mettermi in prosa i risultati che hai ottenuto oggi, per favore?
M: allora, oggi, come ti ho detto a scuola, ho dormito 8 ore. Ho usato gli stessi occhiali (quelli cinesi) ed è andata benissimo: non ho ‘barcollato’ per niente. Neppure un minuto ed ero già in piedi.

Io: Hai altro da aggiungere?
M: sospetto che non è piu una sensazione ma che hai ragione. Più che sospettare, ne sono convinto.

Insomma, l’esperimento può essere riassunto con questo slogan: “Questione d’occhiali: parti con una marcia in più, al mattino!”

Giorno 8 (29/09/11):
Nessuna nuova segnalazione. Ho solo una piccola sensazione: essendo già l’ottavo giorno di sperimentazione, ho notato che a partire dal sesto giorno si “somatizzano” gli effetti positivi dell’esperimento. Questo non vuol dire che sono scomparsi. Di fatti questa mattina ho provato a indossarli e a toglierli per qualche istante. Il risultato? Sprovvisto momentaneamente d’occhiali, gli occhi tendevano a rimanere socchiusi. Era come se non avessi interrotto il sonno.

Pare che gli occhiali da sole, applicati in queste situazioni, agiscano in questo processo. Le reazioni al testing sono state citate per quasi tutto l’articolo.

apertura: da f/8.3 a f/2.1 con tempo di risposta fino a 30 secondi (necessari all’espansione/contrazione)
Fonte

Giorno 9 (30/9/11):
L’esito dell’esperimento (ancora non del tutto concluso) è paragonabile alla bellezza di questa soundtrack. Un miracolo.

Giorno 10-11 (1/10/11; 2/10/11):
Nessuna novità risalente al giorno 10. Questa mattina ho testato fino a che punto l’effetto repulsivo è affrontabile. Indossando gli occhiali e situandomi in un locale estremamente luminoso, la luce mi dava ancora un po’ di fastidio. Il fastidio è molto minore rispetto a quando si entra in una stanza luminosa senza occhiali da sole. Quindi, le lenti, aiutano ad attenuare l’effetto repulsivo.

Giorno 12 (3/10/11):
Il volontario per antomasia ha risposto ancora alle mie domande.
Io: Come hai passato questi tre giorni, Matteo?
M: sabato come gli altri giorni, domenica non li ho indossati. Questa mattina mi sono alzato quasi istantaneamente grazie agli occhiali.

Il punto
Non rimane altro da fare che cercare altri volontari e conoscere le loro documentazioni.
L’esperimento funziona e ci sono state diverse persone (guarda commenti) e tanti giorni per essere testato.
Quindi, ecco le conclusioni (salvo cambiamenti):

– Svegliarsi alla mattina più istantaneamente dopo 5,7,8 ore di sonno.
– Combattere l’effetto repulsivo verso i locali luminosi, dopo un numero x di ore di sonno (effetto minimo e non significativo).
– Osservare la propria cronobiologia (guarda su) e saperla gestire, controllare.

Aggiornamento dell’8/10/11:
una mia ex professoressa ha svolto l’esperimento e mi ha segnalato questo:
Forse una variabile importante è che io non dormo mai con le tapparelle chiuse e quindi il mio risveglio è già “graduale”.

Effettivamente ho dimenticato (e non ho considerato per bene) di dire che l’esperimento deve essere compiuto dopo una dormita in una stanza con tapparelle abbassate. Dormire con tapparelle alzate può essere una buona soluzione per evitare quest’esperimento. Di conseguenza, modifico il punto uno delle conclusioni:
Svegliarsi alla mattina più istantaneamente dopo 5,7,8 ore di sonno con tapparelle abbassate.(Guarda poco più giù)

Aggiornamento del 10/10/11:
Questa notte ho dormito con le tapparelle alzate e al mattino non ho avuto un risveglio graduale, bensì un risveglio normale (un po’ difficoltoso), ma una volta messi gli occhiali tutto diventa rose e fiori.
Ho trovato mezza conferma anche tramite Matteo B. a cui ho chiesto:
L’esperimento l’hai compiuto – per caso- quando avevi le tapparelle alzate?
M: non so, forse si dato che la maggior parte delle notti le tapparelle della mia stanza sono alzate.
Io ho confermato (salvo confutazioni) che l’esperimento funziona anche in questa situazione. Domani avrò una sua conferma.
Il risveglio graduale, a mio avviso, funzionerebbe solamente in primavera e in estate. Di certo non quando alle sette di mattina c’è ancora un buio presto con tanto di nebbia.

Inoltre:
M: delle volte mi alzo subito, altre invece dopo 2 o3 minuti.
Io: ti sei ricordato di non assumere bevande gasate o alcoliche?
M: no, forse è proprio per questo motivo. Non mi ricordo esattamente se ho bevuto o meno i tipi di bevande indicate.

Quindi, per assicurarsi la riuscita dell’esperimento, sarebbe meglio evitare quanto sopra indicato. In caso lo facciate, avvisatemi e riferitemi (per cortesia) i risultati.

L’8 ho apportato una correzione (guarda poco più su). E’ il caso di lasciarla ancora ambigua.

Aggiornamento dell’11/10/11 (inversamente leggibile):
Ormai ho assunto l’esecuzione di quest’esperimento come un uso mattiniero. Cambiando discorso, Matteo B. ha nuovamente svolto l’esperimento, ma addormentandosi con le tapparelle alzate. Mi ha riferito che ha avuto gli stessi effetti.

Tuttavia vorrei confutare quanto ha detto la mia ex professoressa (anche se la stimo moltissimo). Nel suo caso, l’esperimento non è andato a buon fine solo per una questione di abitudine. Inoltre il suo cattivo umore all’indossare gli occhiali è solo una questione di gusti. La maggior parte delle persone che hanno testato tutto questo, hanno un’età decisamente minore rispetto all’adulto in questione (non fraintendetemi).

Aggiornamento del 23/01/2012
Grandi novità. Una ragazza (ebbene si!) ha deciso di svolgere questo esperimento. Si tratta di Annachiara G., giovane studentessa del mio stesso istituto. Le ho fatto qualche domanda e sono rimasto molto contento dalle risposte che mi ha dato, scientificamente parlando (ma anche un po’ sul piano personale).

Io: Potresti descrivermi il tuo risveglio?
A: Alle 6.40 mi sono svegliata ed ho indossato gli occhiali descritti nel commento, (occhiali da sole comprati nelle bancarelle) mi sono alzata senza problemi ed ho compiuto le classiche azioni che attuo nel corso della mattinata per prepararmi .

Io: Cosa intendi dire con “senza problemi”?
A: Non ho provato quel senso di stanchezza che solitamente incontro.

Io: Quante ore hai dormito? (A che ora sei andata a letto)? Per quanto tempo hai tenuto addosso gli occhiali? Hai dormito con le tapparelle alzate o abbassate? Di solito utilizzi la sveglia per alzarti oppure vieni svegliata?
A: Ho dormito circa sette ore, sono andata a dormire alle 23.30 e mi sono alzata, come ho già detto, alle 6.40; ho tenuto addosso gli occhiali per circa quindici minuti. Ho dormito con tapparelle abbassate e sono stata svegliata.

Io: In che modo vieni svegliata?
A: Mia madre entra in camera e con un tono di voce abbastanza alto mi chiama dicendomi di svegliarmi, accendendomi anche la luce.

Io: Come mai l’hai tenuti su 15 minuti? Non sarebbero bastati anche 2-3 minuti?
A: Beh, per sicurezza, comunque sia i risultati sono stati molto soddisfacenti, quindi credo ne sia valsa la pena. Visto che mi hai detto che ne sarebbero bastati 2-3, da domani farò come consigliato.

Io: Consiglieresti a chiunque questo “esperimento”?
A: Assolutamente sì.

Io: In casa hanno dubitato della tua salute mentale, quando ti hanno visto alle 6.40 con gli occhiali da sole?
A: Mia mamma e mio fratello mi hanno chiesto il motivo, mentre mia sorella no, perchè sa di questo esperimento.

Io: Dopo che hai comunicato il motivo, ti hanno detto qualcosa?
A: Mi hanno detto di avvisarli se avessi avvertito risultati.

Io: Pensi di voler utilizzare a lungo termine questa “pratica”?
A: Sì, credo che continuerò ad utilizzarla ancora per molto.

Grazie per la tua preziosissima documentazione, Annachiara. Ah! Se tutti i giovani fossero elastici mentalmente come te!

Aggiornamento del 16/02/2012:
Recentemente ho avuto una testimonianza da parte di Ilaria P., che ha eseguito l’esperimento qualche giorno fa. Ilaria ha la mia stessa età e ha gli occhi chiari. Dice di non aver percepito effetti dall’esperimento. Anche la mia ex. professoressa (sopra citata) aveva gli occhi chiari. Sarebbe presto buttare giù conclusioni basandosi solamente su due campioni negativi. Ma i fatti sembrano parlare chiaro.
Pare che gli individui con occhi chiari non possano avere benefici da questo esperimento. La vera domanda gratta capo sarebbe -ammesso che la supposizione sia esatta-: perchè?

Aggiornamento del 20/03/2012
In attesa dei risultati provenienti dai campioni con occhi chiari, Beatrice ha svolto l’esperimento e si è fatta intervistare.

Com’è stato il tuo risveglio?
Il mio risveglio è stato meno traumatico dei soliti risvegli, ho provato come una sensazione di riposo oculare,come se avessi richiuso gli occhi, ma con la differenza che ero sveglia e deambulavo verso la cucina.

Quante ore hai dormito? (A che ora sei andata a letto)? Per quanto tempo hai tenuto addosso gli occhiali? Hai dormito con le tapparelle alzate o abbassate? Di solito utilizzi la sveglia per alzarti oppure vieni svegliata?
Ieri sono andata a letto attorno alle 23.10 e ho dormito fino alle 8.00, ho tenuto gli occhiali dieci minuti. Avevo le tapparelle alzate e per alzarmi uso la sveglia.

Come mai li hai tenuti così tanto?
Perchè mi piaceva la sensazione di buio.

Pensi di voler utilizzare a lungo termine questa “pratica”?
Penso che la userò, mi è utile.

Chi era in casa con te ha avuto qualcosa da dire riguardo il tuo “abbigliamento”?
No, sono autonoma quindi nessuno mi vede durante la mattina.

In questi ultimi giorni, come potrete vedere guardando più in basso, ci sono stati dei volontari che hanno esposto tramite commento i loro effetti. Niente di più incoraggiante. Colgo l’occasione per ringraziare Beatrice e tutti i volontari, per quello che stanno facendo.

Nicole S. racconta
il mio risveglio è a prescindere traumatico, tranna nel Week end. Io ci metto sempre 10 minuti per alzarmi dal letto.. Quando ho provato l’esperimento, ho dormito circa 7 ore, minuti più minuto meno, sono andata a letto a mezza notte, mi alzo per le 7-7:10. Quando mi sono svegliata, ho tenuto occhiali per circa 10 minuti , il tempo di alzarmi, andare in bagno -le solite faccende-, vestirsi e poi li ho tolti per fare colazione. Penso che riproverò per qualche altro giorno per vedere se è davvero efficace o se oggi ha giocato solo l’effetto psicologico.. Intendo [..] (si riferisce all’effetto Placebo).
Quindi penso di continuare .

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