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AGGIORNAMENTO: SIAE conferma che bisogna pagare per mostrare trailer online
Veniamo a sapere oggi su [url=http://www.horror.it/a/2011/10/trailer-a-pagamento-sui-siti-web/]Horror.it[/url] che
[quote]A seguito dei nuovi accordi tra SIAE e AGIS, ogni sito web che pubblica trailer è tenuto alla sottoscrizione di una licenza SIAE che impone il pagamento di 450 Euro a trimestre per la pubblicazione di un massimo di trenta trailer.[/quote]
In pratica se vuoi fare vedere un trailer,[b] cioè una pubblicità[/b], sia bene inteso, sul tuo sito, [b]devi pagare.[/b]
Ne stanno parlando:
– [url=http://www.horror.it/a/2011/10/trailer-a-pagamento-sui-siti-web/]Horror.it[/url]
– [url=http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/15745/rimossi-i-video-fine-dei-trailer-sul-web/]Fantascienza.com[/url]
– [url=http://www.fantasymagazine.it/notizie/15623/fantasymagazine-sospende-i-video/]FantasyMagazine.it[/url]
– [url=http://siamogeek.com/2011/10/ladri/]SiamoGeek.com[/url]
Segue chiarimento di @Follia pubblicato su Google+
[title]Riflessione sulla storia Siae e Trailer[/title]
Ordunque mi accingo a cercar di far luce sulla ennesima stronzata che circola per il web… premessa: odio la siae nella sia interezza.
NOTIZIA: La siae mette a pagamento i trailer AIUTOOOO AIUTOOO
il testo riportato per questa notizia, tratto dalla siae è il seguente:
Qualunque utilizzazione di un’opera cinematografica o assimilata su rete telematica deve essere autorizzata dal titolare del diritto, che in genere è il produttore o chi ha acquisito da lui i diritti in base ad un contratto.
La stessa regolamentazione vale anche per le opere su supporti off-line (videocassette, DVD, CD-ROM, ecc.) e per l’utilizzo di frammenti in opere multimediali (CD-I).
In tutti questi casi, oltre ad avere l’autorizzazione del produttore cinematografico o audiovisivo, l’utilizzatore deve anche corrispondere l’equo compenso a favore degli autori di opere cinematografiche ed assimilate (regista, soggettista e sceneggiatore), da negoziare con la SIAE (artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni).
Per i portali e i siti che offrono opere cinematografiche o audiovisive, quali film, cartoni animati, fiction, documentari, ecc., unitamente alla licenza per l’uso della colonna sonora, la SIAE prevede tariffe per le distinte forme di utilizzazione via Internet, pubblicate insieme alle modalità per il pagamento nel contratto destinato ai Multimedia Service Provider (MSP).
Il fatto che la collettività abbia pensato solo ai trailer mi fa molto sorridere perchè se analizziamo semanticamente questo pezzo di notizia (di cui faccio notare che non è neanche riportata una data, ne di attuazione, ne di pubblicazione) essa comprende TUTTI i tipi di video.
Ovvero, oramai i video si sono molto evoluti, ci sono produzioni amatoriali che comunque rappresentano reali opere audiovisive complete di titoli, colonna sonora e regia, ergo se questa notizia fosse veramente TERRIBILMENTE sopprimente, come dicono tutti i commenti che ho letto in giro, anche un mio audiovisivo in cui mi gratto per 10 minuti di fila, sarebbe soggetto a questa regolamentazione.
Ora capisco che non è cosa da tutti i giorni interessarsi delle notizie SIAE, ma è inutile cadere dal pero: i diritti ci sono SEMPRE STATI sui trailer (pezzi di produzioni cinematografiche) e sulle musiche cinematografiche.
Ma cerchiamo di leggere le cose come devono essere lette in questo pezzo tratto dalla siae che non c’entra una ceppa con i trailer in particolare, ma con i video in generale:
utilizzazione , portali o siti che offrono materiale cinematografico e multimedia service provider
Per utilizzo si intende prendere del materiale per farne qualcosa. Se prendo un pezzo di film per farne un video mio personale, cover, parodia ecc ecc o semplicemente se lo scarico per poi ricaricarlo su un mio spazio, DEVO E AVREI SEMPRE DOVUTO, chiedere l’autorizzazione a farlo, pagando il prezzo pattuito per questo uso.
Per offrono materiale cinematografico si intende offrire, mettere a disposizione per l’utilizzo e la fruizione a scopo personale o non di film o video. Anche per questo è SEMPRE esistita una normativa che prevede una autorizzazione a monte per farlo.
E per msp si intende le compagnie che gestiscono servizi multimediali, internet e comunicazioni e/o server dove sono allocati questi video. Anche per questo, ci sono SEMPRE state autorizzazioni da rispettare.
CHIARIMENTO in pratica non è cambiato assolutamente un emerito cazzo da come stavano le cose prima, questo tipo di riorganizzazione dei diritti è una cosa che aleggia da sempre e che dovrebbe essere sempre e comunque rispettata.
Sicuramente se i controlli si faranno ferrei, sarà molto più difficile pubblicare video su il tutubo, opere integralmente o in parte coperte da diritti.
Se la PIXAR c’ha un suo canale ufficiale e sotto intesa la sua volontà di diffusione delle opere lasciando aperta la possibilità di utilizzare link.
Se prendete un link ufficiale e lo pubblicate sul vostro sito non vi è la lesione di un diritto, vi è una diffusione di materiale. Dovrebbe esserci comunque un consenso da parte dell’autore del materiale stesso, ma non state utilizzando ma semplicemente pubblicando o diffondendo qualcosa che non è materialmente su un vostro server se non in forma di collegamento. Se il VIDEO si trova materialmente allocato in un luogo di legittima proprietà del titolare originario dei diritti e viene raggiunto attraverso un sistema di link autorizzato, il problema non sussiste.
Se prendete, scaricate il video, lo ricaricate su un vostro server, SI.
Vorrei che fosse chiaro che la SIAE copre e protegge(sic.) i diritti e chiede il loro pagamento SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per le opere relative agli associati che hanno versato la quota all’interno della siae o delle associazioni internazionali ad essa collegate.
Quindi siete ancora liberi di utilizzare o semplicemente pubblicare il mio ipotetico e quantomai favolosissimo, film di 10 minuti di grattata d’ascella perchè alla siae non gli dò un soldo.
Riporto per concludere un altro pezzo tratto dalla stessa SIAE e dalle leggi del diritto d’autore:
L’utilizzazione di brani o frammenti di opere cinematografiche o assimilate è libera solo nei casi in cui sia effettuata “per scopi di critica, discussione o insegnamento nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituisca concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera”, come previsto dall’art. 70 della L.d.A. n.633/1941 e dall’art. 22 del relativo Regolamento di esecuzione.
IN SINTESI Branco di pecore che non leggete con la vostra fottuta testa.
Il riferimento normativo sui pagamenti dei trailer non si trova come non si trova neanche questo fantomatico accordo tra AGIS e SIAE.
Leggendo tra i forum, pare… PARE che la notizia risalga a gennaio e che fosse restrittiva ad esercenti di cinema, a quali chiedo conferma (o mi riserbo di chiederla se ne trovo l’occasione).
NON vi è nessuna specifica “trailer” nei pezzi riportati sul sito siae.
NON vi è nessun modulo di versamento diritti “trailer” sul sito siae.
Reale o meno che sia questa tassazione, NON è strettamente collegabile al pezzo di testo riportato e tratto dal sito SIAE, citato in molti post accusatori e in epigrafe al presente articolo.
Ciò nonostante, a mio modestissimo e poco significativo parere, è abbastanza plausibile che tale pagamento sia dovuto a fronte di un utilizzo che prevede un (moooolto) ipotetico guadagno per le sale cinematografiche o i siti cinematografici.
Ovvero: tu sala sfrutti un pezzo di film in anteprima per invogliare la gente a tornare nel tuo cinema
tu sito internet sfrutti l’anteprima cinematografica per incrementare le visualizzazioni del tuo sito e delle relative pubblicità su cui trai profitto
In ogni caso, il prezzario siae in vigore dal 2004 prevede la pubblicazione su siti personali senza scopo di lucro, fino ad un massimo di 50 opere visive (immagini o fotografie!?) coperte da diritti, per 20 euro(o sassolini visto che non è proprio comprensibile se è un prezzo o un numero lanciato a caso nello schema) annui.
E vi state a preoccupare per dei trailer del cazzo? Li avete pagati i diritti per i vostri inutili blog?
Ah.. e per la cronaca, quella grande stronzata che ritagliando una foto essa perde i diritti, è una grande stronzata, quindi smettete di mettere glitter e cuoricini a Edward Cullen che se si incazza (ah quanto avrebbe la mia stima se lo facesse) c’avete da vedervela con i suoi legali.
Non versate acqua sul fuoco. Il diritto d’autore è una cosa piuttosto complessa e un coltello dalla parte sbagliata.
Se trovate REALI modifiche al decreto legislativo sul diritto d’autore,relativamente a questa cosa, indicatemele perchè io nun l’ho trovate.
Chiarimento di @Follia pubblicato su Google+
AGGIORNAMENTO: SIAE conferma che bisogna pagare per mostrare trailer online