XKCD: Numero casuale

La RFC 1149.5 specifica 4 come il numero casuale standard approvato dall’IEEE.

La vera RFC 1149 è la celeberrima proposta dell'IPoAC (IP su Piccione) nata come pesce d’aprile ma veramente implementata, così come l’aggiornamento , la RFC 2549 che è stata provata essere più veloce delle connessioni sudafricane.

Questa vignetta ricorda una con battuta analoga di Dilbert che potete leggere qua sotto.

E’ veramente 4 il numero random da preferire? Secondo un sondaggio, sull’insieme dei numeri naturali da uno a venti il numero che un umano tendenzialmente cita come random è il 17 -su una scala da 1 a 10 è 7-.

Numeri (pseudo)casuali

Passando all’argomento serio, data l’impossibilità di definire un numero casuale nella realtà (nel mondo matematico lascio il piacere a Pazqo o a Wikipedia), bisogna cercare di definire un metodo che ne generi una buona approssimazione. Si parla di numeri pseudo-casuali, generati da algoritmi specifici implementati a livello software o a livello hardware (Clostridium ne aveva accennato qualcosa).
Per quanto concerne il software occorre definire i criteri per i quali una sequenza generata è casuale: i numeri devono essere equamente distribuiti lungo la sequenza (non si devono ripetere troppo spesso) e indipendenti fra successivi (se c’è una funzione che permette di risalire al termine i-esimo non è sicuro); in aggiunta per applicazioni particolari si pone che non sia possibile data una porzione risalire all’intera sequenza e che la sequenza non si ripeta dopo un periodo corto.
A livello hardware invece un generatore di numeri casuali è una scheda che si basa su un processo fisico assunto casuale, come il rumore termico (EntropyKey) o effetti della meccanica quantistica (IDquantique, che viene amplificato e misurato, ottenendo così un flusso di numeri che viene mandato al computer tramite interfaccia usb o pci.

Vignetta originale su XKCD.