Il computer quantistico a diamanti

Non è una novità che i progressi di carattere tecnologico sono in continua crescita, questo vale soprattutto per le componestiche hardware dei personal computer, che ogni giorno subiscono aggiornamenti ed evoluzioni.
Infatti oggi compri un bel I7 core e domani c’è già fuori I14 core plus.
Questa volta noi italiani abbiamo voluto sboroneggiare alla grande, infatti è già in cantiere il primo computer che va a diamanti e che spianerà la strada verso i primi processori quantistici.

Le informazioni, viaggiando a bordo di un raggio di luce lungo microcanali scavati da un acceleratore di particelle, giungono agli angoli, dove brilla il più duro e prezioso di tutti i gioielli. Proprio questi «centri di luminescenza» saranno il «laboratorio» dei computer del futuro. Non è un racconto di fantascienza, ma un esperimento made in Italy che porterà ai primi computer quantistici, «capaci di compiere in un secondo calcoli che uno odierno farebbe in alcuni anni».

In poche parole, vengono “sparati” dei fasci di luce all’interno del diamante, in questi fasci viaggiano i dati i quali finiscono contro i centri di luminescenza che sarebbero i centri di calcolo del computer, che opera in computazione quantistica.
Tutto questo si sta studiando nel dipartimento di fisica sperimentale dell’università di Torino, nell’INFN di Firenze e Torino e nel LABEC di Firenze.
Lo studio è stato pubblicato sul «Physical Review Letters»

Per migliaia di anni i calcoli si sono fatti a mano, per altre centinaia con mezzi meccanici, fino all’avvento dell’elettronica, che utilizza i processori, piccoli cuori di silicio. Il calcolatore del futuro, invece, ha un cuore più duro, ma una «fisiologia» delicata: i centri di luminescenza del diamante dove avviene il luccichio in stile arcobaleno sono dovuti a «irregolarità nel reticolo di atomi» che compongono il cristallo. «Abbiamo fatto in modo – spiega Stefano Lagomarsino dell’Infn di Firenze – che questi “difetti”, in corrispondenza dei quali avvengono fenomeni di assorbimento e di emissione della luce, fungano da centri di calcolo delle informazioni che trasporta»

Se questa tecnologia dovesse prendere piede, tra non molti anni avremmo dei super computer, con potenze di calcolo inimmaginabili, non vedo l’ora di avere la mia nuova Playstation 12 con un Intel Diamond Core 10.

Di seguito alcune immagini:

[spoiler]La macchina

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[spoiler]Schema

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[spoiler]Diamante

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:bazinga: di MrNerd

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