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Stasera esco dall’esperienza videoludica più intensa, allucinante e coinvolgente da molto, moltissimo tempo a questa parte. Ho trovato in un platform qualcosa di onirico, unico, originale, angosciante, intenso e drammatico, e non sono riuscito a staccarmi prima di aver raggiunto la fine, conscio di aver avuto fra le mani una piccola gemma. Questo gioco si chiama [b]Limbo[/b], ed è giunto finalmente su PC.

[title]Trama e Gameplay[/title]

Se non si è capito, Limbo mi ha folgorato, vediamo perché.

In questo platform a scorrimento gli sviluppatori della Playdead hanno ricreato un ambiente minimalista: un ragazzino, un ambiente dark dipinto da contrasti fra luci (poche) e ombre (molte), una cornice onirica e una serie di trappole mortali che richiederanno al giocatore niente più che qualche salto e spostamento di oggetti.

In questo senso il gameplay lo rende un puzzle game minimalista. Ad arricchire il tutto è l’assenza totale di dialogo, testo, spiegazioni: tutto è lasciato alla forza visiva delle immagini.

Data la breve durata del gioco (tre ore e mezza circa nel mio caso) sarebbe un crimine spoilerare, per cui lascio la parola ai trailer. Il mio consiglio personale, ora che è giunto su PC, è di non lasciarselo scappare per nessun motivo, eccetto siate particolarmente spilorci (un deca su Steam) o aracnofobici. Nel secondo caso fate come me e portatevi dei sali accanto al monitor.

[spoiler]C’è un ragno grande metà schermo. Non dite che non vi ho avvisati.[/spoiler]

Limbo è disponibile per XBOX 360, PS3 ([url=https://leganerd.com/2011/06/29/limbo-esce-anche-su-ps3/]annunciato[/url] poco tempo fa da Code2) e PC.
9,99 € su [url=http://store.steampowered.com/app/48000/?l=italian]Steam[/url]