La natura ci ha abituato ormai ad ogni tipo di stranezza.

La [b]vespa parassita[/b] [i]Dinocampus coccinellae[/i] ha un sistema molto astuto di proteggere le uova e le larve: usa una coccinella.
La vespa depone l’uovo nel ventre della [b]coccinella[/b] della specie [i]Coleomegilla maculata[/i]. L’uovo si sviluppa all’interno dell’ospite per 20 giorni traendone nutrimento dai tessuti, ma non causando danni gravi all’ospite (come spesso accade nello sfruttamento dell’ospite da parte del parassita). Quando la larva esce dall’addome della coccinella tesse il bozzolo tra le gambe della coccinella immobilizzandola ma lasciandola in vita. In questo modo la coccinella è forzata a rimanere di guardia e difendere il bozzolo fino a completamento dello sviluppo della vespa adulta.

Questo sistema di parassitismo introduce un elemento di controllo: la vespa non può utilizzare tutte le risorse per il suo sviluppo, altrimenti perde la difesa della coccinella. L’ideale è rispettare un equilibrio che permetta la vita di entrambe, una sorta di ibrido tra parassitismo e simbiosi.

Infatti il 25% delle coccinelle parassitate, alla fine recupera tutte le funzioni normali, una rarità in questo tipo di parassitismo.

Ricerca condotta dal team di Frédéric Thomas al Laboratoire Maladies Infectieuses et Vecteurs: Ecologie, Génétique, Evolution et Contrôle (CNRS/IRD/Universités Montpellier 1 et 2), in collaborazione con l’Université de Montréal, motivo per cui il video è in francese (Le fu).

Fonte: [url=http://www.sciencedaily.com/releases/2011/07/110718085229.htm]SD[/url].