Casualties of War

Nice and controversial art objects made by US art collective, Dorothy. Casualties of War explores the hardships faced by soldiers after returning home from war.

Momento serietà.
Nel 2009 la Colorado Springs Gazette pubblicò un articolo in due parti intitolato “Casualties of War”, ovvero Vittime di Guerra. I protagonisti dell’articolo erano i soldati appartenenti a un battaglione di stanza a Fort Carson, i quali una volta tornati dal servizio in Iraq erano stati coinvolti in risse, pestaggi, stupri, guida in stato di ebrezza, traffici di droga, violenza domestica, sparatorie, accoltellamenti, sequestri e suicidi.
Insomma chi più ne ha, più ne metta.
I reduci di guerra commettevano omicidi con una frequenza maggiore di 20 volte rispetto agli altri giovani americani. Impressionante.
Una diversa ricerca rilevò che nella California il numero di suicidi riguardanti ex soldati ed elementi in servizio era tre volte superiore al numero dei caduti delle due guerre, quella d’Iraq e quella d’Afghanistan, messe insieme. Dati questi che vennero poi pubblicati sul New York Times nell’ottobre 2010.

Tutto questo ha ispirato la creazione del collettivo artistico Dorothy, ovvero dei controversi soldatini in plastica che se non altro sono per noi un’occasione per pensare alle enormi difficoltà che devono affrontare i militari al ritorno dalla guerra.

Fonti: Irish Times

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