[img]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_042551.jpeg[/img]

[quote]By mid-21st century, a team of fully autonomous humanoid robot soccer players shall win the soccer game, complying with the official rule of the FIFA, against the winner of the most recent World Cup.
[/quote]

Questo non è un articolo [i]normale.[/i] Questo non è quello che vi aspettereste dal vostro @Edran. Questo non è un nuovo articolo di [tag]ProPa[/tag]. [del]Questa è SPARTAAAA![/del]
(S)fortunatamente, io non mi chiamo[b] Leonida[/b] e nulla è cambiato rispetto ad un paio di settimane fa.

Quest’oggi, state per leggere di un’avventura creata nel [b]1993[/b], iniziata 6 anni dopo e della durata stimata di [b]53[/b] anni. State per leggere di cose che pochi fortunati occhi sono riusciti a vedere e che altrettante poche mani hanno realizzato. State per leggere del futuro che si realizza proprio sotto i vostri nasi. State per leggere del [b]Campionato Mondiale di Calcio Robotizzato[/b], anche conosciuto con il nome di [b]RoboCup[/b].

[title]Quello che sta tra l’EUREKA! e l’OMFGITWORKS![/title]

E’ molto difficile ricreare una buona storia su come la robotica si sia evoluta nel tempo, dato che essa è [b]l’applicazione[/b] di tutte le ingegnerie e scienze possibili ed immaginabili (Esatto, non sto parlando di [del]Ing.[/del] Gestionale!) e non è quindi facile distinguere i determinati periodi storici. Una cosa però è certa, nel 1997 avvenne un punto di svolta che verrà sicuramente ricordato per i prossimi decenni come il punto di svolta delle applicazioni robotiche, poichè ben tre importantissimi eventi accaddero alla grande: [url=http://it.wikipedia.org/wiki/IBM_Deep_Blue][b]Deep Blue[/b][/url], supercomputer IBM, riuscì a battere il campione mondiale di scacchi [b]Garry Kasparov[/b] per la prima volta dopo decenni di tentativi; la missione [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Mars_Pathfinder]Mars Pathfinder[/url] della Nasa riuscì ed il primo [i]rover[/i] avente una navigazione totalmente autonoma, [b]Sojourner[/b], incominciò l’analisi del pianeta rosso (@rorscach796, I choose you!); il primo campionato mondiale di calcio robotizzato si svolse a [b]Nagoya[/b], Giappone, e vide la partecipazione di più di 30 università da tutto il mondo che si batterono per la conquista delle prime coppe di quello che sarebbe diventato uno dei più importanti luoghi di sfida ed [b]innovazione[/b] nel campo della robotica.

La storia ovviamente parte già agli inizi dei primi anni Novanta ed è ricca di ricerca, collaborazione e conventions [i]cheneanchevipotetemaiimmaginare[/i]; quindi, se vi interessa saperne di più, fate un giro su [url=http://www.robocup.org/about-robocup/a-brief-history-of-robocup/]questa pagina[/url] ed immergetevi nel magicamente magico racconto di come la competizione sia stata creata ed ideata. Un indizio: ringraziate @randO (e dite anche 10 volte [b]****** ******[/b] prima di andare a letto).

[title]Nella tana del drago[/title]

Sicuramente le vostre [i]idee[/i] sono ancora più confuse di prima. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

In sostanza [b]RoboCup[/b] è un campionato mondiale dove istituzioni scolastiche, sia pubbliche che private, hanno la possibilità di sfidarsi in gare regolamentate da una board interna alla Robocup Federation che di anno in anno stabilisce il dove, il perché ed il come di queste gare.

Esse sono divise ogni anno in [b]categorie[/b], sia per [b]età[/b] che per [b]tipologia[/b] di robot e sono dipendenti persino dal tipo di scuola accedente. La prima importante divisione è quella tra [i]junior[/i] e [i]senior[/i], dove i primi sono tutti i partecipanti aventi un età minore di venti anni ed i secondi… beh, i secondi sono il resto, [i]ecco[/i].

Questo significa che, nella quasi totalità dei casi, questa divisione porta la divisione (della divisione che si divide con tanti dividendi e poi…) ad un ulteriore livello, dove praticamente tutti i senior sono squadre provenienti da [b]università[/b] più o meno famose mentre gli junior hanno rappresentanti dalle età più disparate (True story: vedere squadre di undicenni giapponesi avere alla presa con robot più grandi di loro fa molto strano, in effetti)e di scuole quasi totalmente sconosciute in ambito internazionale.

Ovviamente, a causa della differenza di disponibilità e complessità tra queste due categorie, ci sono differenti sezioni e gare e, nell’effettiva, anche differenti scopi ed innovazioni. Tutto ciò è [b]RoboCup[/b].

[title]Una fetta a me, una a te, mezza a ******[/title]

Come ho detto poche righe sopra, la gara è divisa in diverse sezioni dipendenti dall’età e dal tipo di regole e robot utilizzati. Dopo la distinzione tra [b]junior[/b] e [b]senior[/b], vi è la ancora più importante divisione tra gare poichè, ebbene sì, la [b]RoboCup[/b] non è assolutamente solo fatta di competizioni calcistiche ma anche di [b]balli[/b], [i]servizi[/i] e [b]salvataggi[/b].
Avete letto [i]benissimo[/i]!

[title]Il mio robot non fa Kakà come il tuo[/title]

Il [b]calcio[/b], sport amato da tanti ed odiato da altrettanti, è stato il primo sport ad essere trasportato all’interno della RoboCup, poichè costituisce una sfida da tutti i punti di vista, che sia meccanico, elettronico o computeristico. Era e rimane la gara principale dell’evento, come sottolineato dall'[b]obiettivo ufficiale[/b] della [b]RoboCup Federation[/b] e dal suo stesso nome ed è anche quella più conosciuta e divisa in [i]sottosezioni[/i].

Le gare di calcio dei senior sono divise in questo particolare modo:

– [b]Standard Platform League[/b], dove la Federazione della RoboCup decide ogni anno il tipo di robot, l’hardware, che tutte le squadre dovranno usare per così concentrarsi meglio sullo sviluppo del software. Solitamente vengono utilizzati robottini umanoidi dalle dimensioni piccole-medie. Da circa 4 anni, i robot utilizzati sono quelli della serie [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Nao_(robot)]NAO[/url] e francamente sono una delle gare più simpatiche da vedere.

– [b]Soccer Humanoid League[/b], dove robot dalle sembianze umanoidi e dalle dimensioni standardizzate in tre differenti sottoclassi (KidSize, TeenSize e AdultSize, arrivante sino a 130 centimetri!), cercano di avvicinarsi sia con lo studio dell’hardware che con quello del software all’obiettivo del 2050. Questa tipologia di gara ha lo scopo di studiare gli effetti di nuovi sensori, il riconoscimento della palla in tutte le salse possibili e le interazioni squadra-porta-avversario. La parte più bella di questa gare sono assolutamente le prove, poichè molto spesso, vi si nascondono i più incredibili nerd del pianeta ed è sempre una gioia parlare con i propri simili. Questa è assolutamente anche una delle gare più complesse, poichè i programmatori devono creare degli algoritmi per mantenere il bilanciamento del robot affinchè non cada (perchè vi voglio vedere a sollevare un affare di acciaio grosso il doppio di voi) ed è una cosa estremamente complicata.

– [b]Middle Size League[/b], dove i robot sono delle macchinette di forma semi-piramidale, quasi sempre standardizzate. Questa è la sezione nella quale il gioco è più simile al calcio. Sono cose comuni falli, passaggi, pallonetti e calci d’angolo. Molto emozionante anch’essa, il lavoro si basa sul gioco di squadra e sull’interazione tra i vari giocatori. Questo [url=http://www.youtube.com/user/TechUnited#p/c/16/eWPtO4oFfJM]video[/url] è ottimo per vedere in azione dei provetti giocatori di calcio!

– [b]Small Size League[/b], dove mini-robottini si sfidano alla velocità della luce per conquistare una delle coppe più ambite di tutto il torneo. Questi robottini, non più grandi di 18 centimetri, sono una delle cose più incredibili da vedere, poichè il livello del gioco è etteralmente affidato solamente alla qualità del software (poichè i robot vengono forniti dalla stessa federazione). Qua avviene lo studio matematico più difficoltoso, comprendente algoritmi di interazione, previsione e gestione di massa. Sono una delle gare più caotiche e confusionare da vedere ed alcune volte si può davvero rimanere a bocca aperta. Qua un altro bel [url=http://www.youtube.com/watch?v=NaCNIPFVOJY]video[/url] della finale dell’anno scorso a Singapore (C’ero anche io dietro la folla, ma ovviamente non mi si vede).

[title]Sembrerebbe finita qui, e invece…[/title]

Ora che avete potuto dare un’occhiata alle diverse sezioni senior delle Soccer League, è venuto il momento che sappiate che tutto ciò è solo il [b]30-40%[/b] delle gare che si svolgono all’interno di questo evento. Non vi spaventate,[i] eh[/i].

[title]RoboCup Rescue[/title]

Ebbene sì, non tutti hanno la volontà e la fortuna di diventare dei ricchissimi calciatori [del]senza cervello[/del]. Alcuni preferiscono l’azione al divertimento, il coraggio e la forza.
Per tutti questi malati di mente, è nata la sezione [b]Rescue[/b] (Salvataggio) della RoboCup.

Questo tipo di competizione è nata dalla volontà di sviluppare tecnologie adibite al [b]salvataggio[/b] e alla [b]gestione delle emergenze civili[/b]. Sempre ideata dalla uno dei popoli più devastati dai cataclismi naturali, non ha un obiettivo preciso bensì delle [b]Sfide[/b] ([b]Challenges[/b]) accettate dalle più indomite università del mondo. La maggior parte del lavoro, in questo campo, viene sfruttato sull’hardware e, perciò, le fattezze e caratteristiche dei robot sono molto spesso non delineate dal consiglio della federazione. Ogni anno le sfide cambiano ed anche le caratteristiche della catastrofe vengono modificate, così come il campo sul quale si svolgono le prove e quindi la tipologia di robot utilizzata. Ci possono essere simulazioni di incendi, terremoti ed esplosioni, tuttavia non è una gara estremamente ludica dal punto di vista dello spettatore esterno, poichè molto spesso il robot può essere visto solo all’interno di teleschermi proiettanti telecamere poste dentro questi particolari dungeon. [url=http://www.youtube.com/watch?v=u8KrAAGzNMk]Figata[/url], insomma.

[title]RoboCup @Home[/title]

Avete sempre desiderato una [b]cameriera robotica[/b] che vi possa soddisfare in ogni vostra richiesta? Adorate così tanto guardare quel vostro robot-pulente che vi gironzola per la casa che ve lo portereste a letto? Siete così vogliosi di amore che oramai potreste farvi un cactus?
Bene, questa è la sezione adatta a voi!

[b]Robocup @Home[/b] ([b]A casa[/b]) è la sezione che sviluppa e progetta robot adibiti al servizio dell’uomo in sistuazioni casalinghe. Anche qua esistono sfide, però esse non cambiano nel tempo poichè lo scopo è sepre e solo quello: [i]servire ed accontentare l’uomo nel miglior modo possibile[/i]. Questi robot sono normalmente di forma umanoide, grandi quanto un @mynameiskile, ed hanno tutto ciò che serve per rendere felice un uomo. Ovviamente, tutti quanti possono fare [b]ottimi panini[/b] a richiesta.

La caratteristica di questa competizione è che il risultato è semi-soggettivo, poichè sono gli stessi giudici a decidere quanto bene un robot li ha aiutati e serviti. Anche qua un bel [url=http://www.youtube.com/watch?v=TObO4_N0AAQ&feature=related]videozzo[/url] sulla finale dell’anno scorso che casualmente non ho visto poichè ero troppo impegnato a parlare con una bella spagnola.

[title]E poi ci sono io![/title]

Come avete potuto vedere, i senior hanno delle gare molto interessanti con altrettanto divertenti applicazioni e spettacolari sfide. Siamo quindi arrivati a circa il [b]75% [/b]di tutta la RoboCup. Cosa manca per completare l’opera?

Se siete stati attenti, saprete che ci sono gli [b]Junior[/b], tutti quei ragazzi dai diciannove anni in giù si sfidano [b]esattamente come i senior[/b] per vincere le ambitissime coppe annuali. Per i più piccoli, esiste addirittura una gara di ballo dove vengono create sceneggiature e spettacoli attraverso l’utilizzo di robot [b]ballerini[/b] che bambini delle elementari cercano di programmare alla meno peggio.

[i]Centinaia[/i] di squadre partecipano a quelle che sono gare ridotte (ma non più facili) delle rispettive Senior. Il sottoscritto è titolare della squadra [b]RoboITI[/b] dell’I.T.I. “P. Porciatti” di Grosseto che partecipa alla categoria più pesante della Junior Soccer League, dove quattro robot si scontrano per dar vita a delle incredibili partite. In queste gare, è necessaria la progettazione del software e dell’hardware (sebbene esistano pessimi kit che molti usano ma che vengono facilmente distrutti dalle suddette [b]bestie[/b]) e la realizzazione di entrambi per poter procedere alle gare. Lascio la parola al prossimo video, girato ieri alla nostra presentazione durante l’Assemblea Generale degli Industriali della Provincia di Grosseto, dove potrete vedere in anteprima come funzionano questi quattro robottini che andranno a finire direttamente sui campi dell’ e[b]dizione 2011 del Campionato Mondiale di Robotica[/b], ad [b]Istambul[/b], tra pochissimi giorni.

[b] Ovviamente LN viaggerà con voi ed il sottoscritto per vivere (ancora una volta) questo bellissimo sogno.[/b]

Stay tuned on these pages!