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Le persone che hanno avuto modo di analizzare la storia evolutiva di questo pianeta, non possono non aver notato un fatto lampante: le enormi esplosioni di biodiversità, coincidono con l’evoluzione di strutture che hanno migliorato i metodi di alimentazione.

Da un mondo sostanzialmente senza mascelle, si è passati nel Cambriano ad una rapida radiazione di animali [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Gnathostomata]Gnatostomati[/url], che hanno superato “tecnologicamente” i parenti [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Agnatha]Agnati[/url].

Con un’ellissi degna di [url=http://www.youtube.com/watch?v=mI3s5fA7Zhk]Kubrick[/url], saltando a piè pari quasi trecentoquaranta milioni di anni, arriviamo direttamente a quegli animali che ora dominano la terraferma: i [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Mammalia]mammiferi[/url].

Il segreto del successo di questo nostro peloso clade è da ricercare in vari fattori, come la termoregolazione e di conseguenza l’abilità di mantenere la temperatura anche in climi rigidi, capacità notevole se si pensa che il mondo odierno è molto sviluppato sull’asse nord-sud, rispetto al mondo abitato dai grandi rettili, compattato in un enorme pangea equatoriale.

Caratteristica necessaria per avere l’energia sufficiente per produrre tanto calore è senza dubbio la dentatura. Una dentatura specifica che consenta ai diversi tipi di mangiatori, di trarre più calorie possibili dai cibi preferiti. Non potendoci permettere mesi di digestione come un Boa, siamo costretti a mangiare costantemente e frequentemente, e i nostri amici di smalto sono ottimi utensili che si dimostrano versatili ed utilissimi.

Qualche esempio per comprendere quanto la natura sia meravigliosa nel risolvere elegantemente problemi enormi.

Gli incisivi dei [b]Roditori[/b] crescono costantemente, e solo un’attività incessante può limarli ed evitare che la crescita sia dannosa per l’animale.

I [b]Narvali[/b] hanno solo due denti, dei quali uno cresce in modo asimmetrico per arrivare alla lunghezza di 2,5 metri. Probabilmente questo dente ha perso lo scopo alimentare (e qui apro una parentesi, i fanoni delle altre balene non sono denti, ma sono composti di cheratina, come i nostri capelli, sono infatti modifiche epidermiche).

I [b]Formichieri[/b], come gli altri Xenarthri, sono sdentati, e mangiano insetti.

Gli incisivi delle due specie viventi di [b]Elefanti[/b] sono ormai tristemente noti per la loro composizione d’avorio che ne ha determinato lo status di animale in via d’estinzione in natura.

Gli [b]Ippopotami[/b], nonostante la loro dieta erbivora, hanno una temibile dentatura, con canini ricoperti d’avorio che crescono fino al metro di lunghezza, utilizzati spesso in combattimenti cruenti e per incutere timore nei predatori.

I [b]Ruminant[/b]i mancano del tutto di canini ed incisivi, dato il loro status di animali erbivori, questo non meraviglia, ed hanno evoluto una digestione complessa, dovuta alla necessità di trarre più energia possibile da alimenti ricchi in cellulosa, indigestibile, il tratto digerente è composto dallo stomaco ed i 3 prestomaci (omaso, abomaso, rumine e reticolo).

I [b]Carnivori[/b] hanno specializzato dentature aguzze e letali per le proprie prede. Un cane ed un gatto sono delle vere e proprie macchine mortali per i propri nemici. L’apice è stato raggiunto dagli [b]Smilodonti[/b], che avevano dei canini capaci di raggiungere i 15 cm di lunghezza.

Gli [b]onnivori[/b] come il clade che ci comprende, hanno una dentatura “crossover” che consente la masticazione di quasi tutti i tipi di cibi.

Queste sono solo alcune delle specializzazioni che il mondo dei mammiferi ha escogitato per sopravvivere alla richiesta energetica, ma spero che il breve giro illustrativo sia per voi occasione di riflessione, quanto per me è stata di meraviglia e rispetto nei confronti degli esseri viventi che ci affiancano in questo pianeta malato.

Fonti “[url=http://www.libreriauniversitaria.it/zoologia-vertebrati-pough-harvey-cea/libro/9788840811406]Zoologia dei Vertebrati[/url]” e Wiki.