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L’idea di registrare tutta la propria vita nasce prima del digitale, ma solo la miniaturizzazione delle memorie ha consentito di creare dispositivi come la Sensecam.
L’intuizione nasce da [URL=http://it.wikipedia.org/wiki/Vannevar_Bush]Vannevar Bush[/url], che già 60 anni fa sognava di registrare la sua vita, limitato pero dalla tecnologia del tempo. La sfida viene raccolta dai ricercatori Microsoft nel 1999 con [b]MyLifeBits[/b], un progetto che consiste nel registrare e gestire tutti gli eventi della vita di una persona attraverso dati e piattaforme multimediali.
Oggi la Sensecam scatta fino a 4000 foto al giorno in formato jpg e dispone di un gps e di un accelerometro in grado di rilevare i movimenti, ma anche di fotosensori sensibili alla luce.
Di dimensioni molto ridotte la si può portare al collo e dopo essere stata impostata funziona da sola, ad oggi viene utilizzata in ambito medico per pazienti che hanno problemi di memoria.
[b]Prima paziente[/b]
La prima persona ad utilizzare la Sensecam, che per privacy viene chiamata semplicemente “paziente B”, è stata un’inglese di 60 anni. Vittima di una grave infezione cerebrale ricordava tutto ciò che era avvenuto prima della malattia, per il resto riusciva a mantenere i “nuovi” ricordi al massimo per 5 giorni. Passando almeno un’ora a giorno a guardare le immagini registrate dalla sua Sensecam col tempo i ricordi di B rimanevano impressi molto più a lungo, cosa che meravigliò i medici che decisero di usare la Cam sui pazienti con lo stesso problema.
[b]Ultima paziente e caso limite[/b]
L’ultima paziente è sempre una donna inglese, Claire, colpita da un’amnesia dovuta alla lesione dell’ippocampo, l’area del cervello che permette la creazione di nuovi ricordi. Il problema di Claire è molto più grave, poichè la lesione gli permette di mantenere i ricordi al massimo per 5 minuti. Nonostante passi un’ora al giorno a guardare le foto della Sensecam il suo stato non migliora, anche se sporadicamente alla visione di una foto il suo cervello riesce a richiamare l’intero ricordo, avvenimento che spinge i medici a continuare.
Per ora la Sensecam è sul mercato solo per uso medico ma in futuro potrebbe diventare una specie di “diario visivo” per ognuno di noi.
So che lo state pensando: se il nostro amico Shelby di Memento avesse avuto una Sensecam, si sarebbe risparmiato tonnellate di polaroid.
Via Wired