[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_038549.jpg[/image]
Tutti sappiamo degli eventi che stanno sconvolgendo il [b]Medio Oriente[/b], ci sono rivoluzioni un po’ ovunque.
Da bravi nerd non dovrebbero bastarci le informazioni (spesso incomplete o di parte) che ci offrono i vari canali televisivi, quindi ecco che internet si dimostra ancora una volta lo strumento per eccellenza.
Lo strumento [b]Trasparency Report[/b] di Google ci [url=http://www.google.com/transparencyreport/traffic/?r=LY&l=WEBSEARCH&csd=1297874148031&ced=1298478948031]mostra[/url] [b]il grafico delle connessioni[/b], interessante notare come nelle notti del 19 e 20/2 ci siano due picchi negativi tremendi, segno di tentativi di [b]censura[/b].
[url=http://www.google.com/transparencyreport/traffic/?r=LY&l=BLOGGER&csd=1297874148031&ced=1298478948031]Qui[/url] possiamo monitorare il grafico relativo all’attività dei blogger,e [url=http://www.google.com/transparencyreport/traffic/?r=LY&l=YOUTUBE&csd=1297843342359&ced=1298478948031]qui[/url] [b]le attività[/b] (quindi in questo caso possiamo supporre principalmente gli upload dei filmati) [b]su Youtube[/b].
Potete vedere molti altri grafici cambiando i valori nel menu a tendina.
[url=http://audioboo.fm/feb17voices]Qui[/url] possiamo trovare una [b]raccolta di file audio[/b] provenienti dalla Libia, credo che [url=http://audioboo.fm/boos/284292-english-lpc-from-tripoli-people-are-getting-killed-wherever-they-are-in-the-streets-libya-feb17]questa[/url] sia la più agghiacciante (“Stanno uccidendo le persone per strada”).
I [b]canali Youtube[/b] più popolari che raccolgono filmati e testimonianze sono [url=http://www.youtube.com/user/freedomwriter00#p/u]Freedom writer[/url] e [url=http://www.youtube.com/SaveLibya]SaveLibya[/url].
Arriviamo alla mappa citata nel titolo.
Il gruppo di attivisti [b]Arasmus raccoglie tutti i Twitt e li geolocalizza[/b] in tempo reale su [b]Mibazaar[/b] ([url=http://www.mibazaar.com/meprotests.html]qui[/url]); la mappa su Google, ove avevano iniziato questo lavoro, invece risulta stranamente [url=http://maps.google.com/maps/ms?]offline[/url].
Non si può fare proprio nulla? Ovviamente in questi casi nascono iniziative, come il progetto “[url=https://secure.avaaz.org/en/blackout_proof_the_protests/?hp]blackout-proof[/url]” (a prova di blackout):
[quote]L’obiettivo è la [b]creazione di modem sicuri e sistemi di ricezione satellitare per cellulari e trasmettitori radio[/b] consentendo così agli attivisti sul campo di trasmettere video dal vivo anche durante il black out del web e dei telefonini. A tale scopo l’organizzazione ha organizzato una colletta online. [b]Mancano 4mila euro[/b] per raggiungere l’obiettivo. [/quote]
Fonti: Iomemedesimo e [url=http://www.ilmessaggero.it]Ilmessaggero[/url].