E se poi si spegne tutto?

Oggi ognuno si impegna a limitare i propri consumi.
Forse.
Sicuramente è un’adorabile iniziativa che ci ricorda l’importanza dell’energia.
Personalmente mi spaventa, come ogni “giornata dedicata” (giornata dei nonni, giorno della memoria, giorno del ricordo… il giorno della marmotta no! :D ) trovo preoccupante che sia necessario istituire un giorno particolare per portare l’attenzione su certi temi, per ricordare i nostri errori, per arginare problemi che ci accompagnano per tutto il resto dell’anno.
É importante prendere coscienza del possibile risparmio energetico, ma è un dato di fatto che se domani, tutti torneremo alle nostre solite luminose vite, nulla sarà cambiato.

Io credo di aver fallito nel tentativo di ridurre i consumi per l’occasione, rispetto ad un giorno qualsiasi.
L’unico modo sarebbe stato prendere la decisione di non accendere il computer, ma LN non me lo permette… mi sento comunque a posto con la coscienza, ormai sono una sorta di vampiro che vive alla sola luce del pc, ricicla e si lava ben poco (l’acqua è una risorsa da tutelare)… ;)

Sulle note di “E se poi si spegne tutto?” dei Ministri, volevo condividere con voi alcune domande che mi sono posto e sentire le vostre opinioni in proposito:

Quanto è possibile limitarci?
Quanto è la tecnologia parte della nostra vita/identità?
E se fosse troppo tardi? Se fossimo ormai SOLO consumatori?
E se poi si spegne tutto? Se si avverasse il futuro di Jena Plissken, sopravvivereste?

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