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Prima sentiamo dire che lo spazio di internet è quasi finito.
Successivamente dicono che lo spazio c’è, ma gli IP sono stati mal distribuiti.
Ora si pensa a far crollare internet.
Questa è la nuova storia che viene direttamente dall’America, nel Minnesota.
Sono dei giovani laureati in ingegneria informatica, il cui porta voce Max Schuchard riferisce che l’idea si basa sull’inattivazione del border gateway protocol.
Interrompendo le sessioni giuste si causerebbe un sovraffollamento di informazioni ai router vicini. Quest’ultimi, aggirando quelli inattivi, sovraccaricherebbe il router vicino di informazioni che non saprebbe reincanalare correttamente, sospendendo la comunicazione.
La rete di pc zombie di cui necessiterebbero, sarebbe solamente 250.000 macchine. L’attacco informatico usato sarebbe il Zmw potenziandone gli effetti con il Cxpst.
Ma quello che è interessante è il paragone dato all’effetto Slammer del 2003, quindi, come dice Mark Handley (esperto in sistemi di rete presso l’University College London) si avrebbe lo stesso effetto dannoso, ma non distruttivo per tutta la rete.
Ad ogni modo, anche se fosse solo per un paio di giorni, a quale scopo fare tutto questo?
Sicuramente questi ragazzi non hanno partecipato [url=http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=8625&ID_sezione=38&sezione=] alla convenzione di Ginevra per il cyber-spazio [/url]
Info:
[url=http://www.newscientist.com/article/dn20113-the-cyberweapon-that-could-take-down-the-internet.html] NewScientist[/url]
[url=http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=8664&ID_sezione=&sezione=] Sito di riferimento [/url]