Sistemi di costruzione elementari: The Forgotten Technology

Tutto questo parlare di Coral Castle, di Tesla, di vibrazioni a bassa intensità… faraoni, annullatori della gravità terrestre, teoria unificate sui magneti e quant’altro ha riacceso la mia curiosità riguardo le grandi tecniche di costruzione, ideate da noi stessi uomini nei secoli, e che spesso, TROPPO SPESSO, tendiamo a dimenticare, perché invaghiti dai più recenti progressi della tecnica. Premetto che stanotte mi sono letto in inglese il pamphlets del lettone su TUTTA LA SUA TEORIA suoi magneti, e a tratti mi sono sentito veramente in un film di retroscienza degli anni ’60. Venendo al dunque, questo bravo carpentiere del Michigan, da tempo in pensione, si è dedicato alla “reinvenzione” di tutti quei metodi di costruzione ora persi nell’oblio dei tempi. Non nego che, se per quanto la mia parte esoterica sia affascinata dal pensare che esista ancora una parte di fenomeni dell’elettromagnetismo, della materia e dell’elettricità che non conosciamo (non so se avete letto qualcosa del lettone riguardo il concetto di ANTI-ELETTRICITA’: non fatelo. E’ da mal di testa) tutto ciò cozza virilmente contro la mia innegabile razionalità scientifica. Da qui la necessità di soddisfare il dubbio su come sia stato possibile (se è possibile) per un uomo solamente, mettere in piedi strutture verticali di quelle dimensioni, composti da monoliti giganteschi. Diciamo che questa può essere una buona risposta, per iniziare.

Sul suo sito, piuttosto discutibile, non c’è nulla se non lui che vorrà vendervi il suo video. Potete anche evitare di visitarlo.

Il video in approfondimento invece è molto interessante ed è possibile osservare alcune delle sue tecniche all’opera.

Buona visione!

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