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The Real Assassin’s Creed: gli “Hashishin”

Dato l’argomento, dato che ho appena letto l'articolo sullo psicopazzo con la gente in testa e dato che questo post è stato ispirato da yudoit, assumerò un tono molto Giacobbo.

Conosciamo bene le “nobili” gesta di Altair ed Ezio e che ci raccontano una fantastica avventura basata su fatti storici.

Ma chi erano davvero gli Assassini?

Gli Hashishin erano una setta sciita di Ismailiti, nota anche come Nizariti (seguaci di Nizar, figlio del Imām fatimida del Cairo al-Mustanṣir bi-llāh dopo la guerra per la successione al Imāmato con il fratello Mustaʿlī, nel 1094 circa). La loro “base” storica fu Alamūt, una fortezza situata a sud del Mar Caspio, a circa 100 km da Teheran.

L’etimologia della parola Assassino la vede come “storpiatura” dall’arabo Hashishin o Hashashiyyin: termine che deriva, secondo alcuni, dalla parola ”Hashish”, la sostanza ottenuta dalla resina della pianta di Canapa Indiana di cui si suppone queste persone facevano un ampio uso, insieme ad oppio diversi tipi di solanacee, come tabacco e giusquiamo. Quest’ultima in particolare è una pianta dall’odore fetido, tossica, molto simile alla Belladonna; l’ingestione di pochi semi porta a sdoppiamento della vista, follia, ira ed eccessi di aggressività.
Una quantità eccessiva porta alla morte per avvelenamento.

[more]Curiosità sul giusquiamo:

Plinio la descrive come pianta che altera la mente e disturba la testa, effetti da cui deriva, probabilmente, il nome volgare antico di “disturbio”, con cui il giusquiamo è stato pure appellato.

In “Zadig” o “il destino”, opera di Voltaire , si legge “… Intanto sul far del giorno, il farmacista di Sua Maestà entrò in camera mia con una pozione di giusquiamo, oppio, cicuta, elleboro nero e aconito …”.

Una miscela mortale, racchiudente alcuni degli ingredienti vegetali più venefici conosciuti sin dall’antichità e con i quali si usava porre fine a discordie più o meno regali. [/more]

Come ogni setta, anche gli Hashishin avevano l’abitudine di circuire nuovi membri con promesse di grandi guadagni, benessere e, naturalmente, il Paradiso. Il secondo passo era l’indottrinamento, adoperato con tecniche di tortura, rottura dei legami con le famiglie e per l’appunto l’uso di sostanze droganti.

Gli Assassini, differentemente da Altair ed Ezio, non si sono mai mossi nell’ombra, preferivano anzi una certa teatralità nel compiere gli omicidi: di solito le esecuzioni avvenivano in pubblico, in una Moschea, preferibilmente nel giorno sacro, il venerdì.
Il risultato è che i piccoli gruppi mandati a compiere il lavoro (più dei quali ragazzi) spesso venivano uccisi sul posto; il modo sereno in cui andavano contro alla morte senza opporre alcuna resistenza fece supporre ai loro contemporanei che fossero intossicati dal Hashish, da lì nome “Hashishin”: consumatori (o mangiatori) di erba.

Gli Assassini operarono tra la Persia e la Syria fino al 1265 circa, quando furono praticamente sterminati da Hulagu Khan, nipote di Gengis Khan. Alamūt andò distrutta, insieme alla sua famosa libreria.

Per chi volesse ricostruire Alamūt: Battle of Alamut LEGO

Fonti: Wikipedia | Treviambiente.it

Ripreso tale e quale dal :baz: di Mario Juana

La Parabola degli Assassini
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