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[quote]Un impianto fotovoltaico che nasce dai mirtilli e dall’argilla e che non utilizza il silicio per generare corrente ma una pasta di biossido di titanio nanometrico impregnata con un colorante organico sigillato tra due vetri conduttori. È stato presentato ieri a Settimo Torinese il fotovoltaico del futuro, frutto della ricerca di Cyanine, una start up dell’Università di Torino nata nel 2006 e che è sostenuta dal Comune di Settimo che, con il sindaco Aldo Corgiat, sta puntando sull’innovazione, sulle tecnologie e sull’ambiente[/quote].
Un progetto tutto italiano che si prevede entrerà in produzione entro due anni. L’alto costo dei pannelli al silicio non rende ancora competitiva l’energia solare, ma alcuni ricercatori dell’università di Tor Vergata con il progetto Freenergy (fonti rinnovabili ecosostenibili di energia) propongono di sostituire le celle fotovoltaiche in silicio con celle solari composte da materiali organici, in particolare il pigmento (antocianine) di frutti di bosco in grado di assorbire la luce.
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