Il cane che capisce il linguaggio umano

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Molti tra coloro che possiedono un cane sostengono che il proprio amico a quattro zampe sia in grado di comprendere le parole che gli vengono rivolte, suscitando spesso l’ilarità di chi crede che il cane sia un animale poco intelligente. Ora Chaser, una femmina di border collie di sei anni, dà ragione a chi ritiene che i cani siano in grado di imparare e capire le nostre parole.

Il cane è di proprietà del dottor John Pilley che, in collaborazione con il suo collega Alliston Reid, professore del Wofford College di Spartanburg (South Carolina), ha allenato la bestiola, con sessioni giornaliere di 4/5 ore, per più di tre anni. Il metodo adottato dai due psicologi statunitensi ha previsto la presentazione a Chaser di un oggetto alla volta e la ripetizione del nome al fine di consolidarne la memoria. Ma la femmina di border collie non si è limitata ad imparare i nomi delle cose e ha dimostrato di saperne riconoscere anche la forma e la funzione, eguagliando in questo modo le prestazioni di un bambino di tre anni.

ZAMPA, NASO, PORTA – Per mettere alla prova le abilità di Chaser i due ricercatori statunitensi l’hanno sottoposta a 838 test, nel corso dei quali il cane ha dovuto ritrovare l’oggetto nominato all’interno di in un gruppo di venti cose. Nel corso della sperimentazione l’animale non ha mai totalizzato un punteggio inferiore ai diciotto oggetti riconosciuti. Inoltre le sono stati insegnati tre differenti comandi: zampa, naso (doveva solo toccare l’oggetto con la parte del corpo indicata) e porta. «Grazie al lavoro svolto con Chaser – ha dichiarato il professor Reid – siamo stati in grado di dimostrare che un cane è in grado di ricordare e distinguere le parole. Con questo non vogliamo dire che sia capace di apprendere il linguaggio allo stesso modo dei bambini, ma soltanto che è capace di imparare più parole di quanto si è finora creduto».

I RECORD DEGLI ANIMALI – I 1022 oggetti che il collie è in grado di identificare la pongono in cima alla classifica degli animali con il vocabolario più ampio. In precedenza, per quanto riguarda i cani, il primato apparteneva a Rico, un border collie allenato al Max Planck Institute di Leipzig, in Germania, che riconosceva duecento parole. Mentre il pappagallo cenerino (Psitticus erithacus) Alex, addestrato all’Arizona University, era capace di parlare con l’uomo usando circa cento parole

E’ la dimostrazione che i cani sono migliori dei gatti… anche se internet è invasa da dolci teneri e adorabili gattini.

fonte corriere.it

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