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Fra le conferenze lucchesi, c’è stata occasione di parlare di uno dei personaggi storici della [tag]Sergio Bonelli Editore[/tag], [tag]Dylan Dog[/tag], facendo due chiacchiere con quattro degli ultimi acquisti del suo parco sceneggiatori.

Questi autori (da sinistra: Giancarlo Marzano, Alessandro Bilotta, Bruno Enna e Andrea Cavalletto) sono entrati solo negli ultimi anni a scrivere storie per l’Indagatore dell’Incubo, ognuno con la propria storia personale. Se per esempio Bilotta ha lavorato in Francia prima di tornare nel patrio suolo, Cavalletto viene da esperienze underground, non solo di fumetto ma di cinema.

Se per tutti loro Sclavi rimane il padre incontrastato, senza cui DYD non sarebbe mai diventato quello che è adesso, ognuno cerca di dare il proprio apporto con storie che riflettono le proprie attitudini: dove per esempio Marzano si trova a suo agio con storie corali in cui possa analizzare anche i personaggi di contorno, Enna preferisce quelle più intimiste.

Tutti quanti però concordano su una cosa: non è facile trovare nuove idee per un personaggio che viene pubblicato da quasi 300 numeri (e parliamo solo della serie regolare) e al contempo restare nei canoni che tutte queste storie hanno fissato nel tempo; è però anche questo che, di recente, rende gli sceneggiatori capaci una merce particolarmente rara.

Cosa ci aspetta dunque nel prossimo futuro? Solo un paio si sbottonano: Bilotti ci rivela che Piccatto è al lavoro su una storia lunga che apparirà su un gigante e costituirà il prequel di un suo racconto apparso su un precedente Color Fest. Sarà sempre l’apprezzato Piccatto a firmare il numero 294, firmato da Cavalletto, che ha pronte un altro paio di storie per cui non c’è però ancora una data di pubblicazione certa.

Terminiamo con una gallery dell’incontro (con un partecipante d’eccezione ;-) )
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