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Oggi, da bravo ometto di casa, ho sistemato la mia stanza e ho trovato tra le varie cazzate cosette Nerdiche uno scatolone bianco con sopra un’immagine di una scrivania per pc ancora imballata e nuova.
Da buon amante del DIY mi sono rimboccato le maniche e ho cominciato a scartare questo pacco che immancabilmente (o per chi non conosca la legge dei grandi numeri, per combinazione) doveva categoricamente essere montato!
Prendo delle assi di varia misura, scarto gli imballaggi e raduno vari perni, pioli e addirittura una chiave a brugola:
<> pensai con ammirazione e stupore all’arguzia e l’inventiva di questo lontano e geniale popolo nordico che ha fatto del fai-da-tè un motivo di vanto ed eccellenza nel settore del campo dell’arredamento mobiliare di appartamenti destinati all’uso privato (Minchia!).
Radunate tutti gli arnesi necessari al montaggio e con l’attesa febbricitante che si ha quando ci si accinge a creare arte con i mattoncini LEGO (pur sempre nordici ma danesi) mi accorgo che manca qualcosa:
[spoiler]..le istruzioni..[/spoiler]
Da qui partono gli sproloqui e invettive a base di blasfemia dai contenuti più fantasiosi e creativi, atte non solo a distruggere il luogo celeste per eccellenza, ma anche ad esternare la mia frustrazione e il mio disappunto (ovviamente i vaneggiamenti comprendevano invettive e ingiurie sulla nazione in questione), e in un momento di esagitato furore mi accorgo anche di un’altra cosa:
l’oggetto di mobilio era stato prodotto in quel di Foggia e recava la scritta di un’azienda a me oscura.
Svelato l’arcano e capito il da farsi (ovviamente), dopo 28′ e 37″ di turpiloqui e colpi di genio,
questo è stato il risultato: