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[quote][b]Ergot[/b] è il nome comune dato ad un ascomiceta denominato [b][i]Claviceps purpurea[/i][/b]. Il termine deriva dal francese “ergot”, che indica lo sperone del gallo, la cui forma ricorda appunto quella dei funghi della segale. Il genere Claviceps conta circa una cinquantina di specie. La specie in questione è parassita delle graminacee e forma degli sclerozi simili a cornetti o clavette che conferiscono alla pianta infetta (spesso la Segale) il nome comune di “segale cornuta”.[/quote]
Questa specie è la più studiata perché produce alcaloidi del gruppo delle [b]ergotine[/b], tra cui l'[b]acido lisergico[/b]. Questi alcaloidi hanno potenti effetti su animali (compreso l’uomo) che mangiano la segale infetta. Sono molto termostabili, quindi efficaci anche dopo cottura. Gli effetti principali sono la [b]vasocostrizione[/b] (problemi circolatori) e l'[b]interazione col sistema nervoso centrale[/b] (allucinazioni).
La malattia da intossicazione da ergot, [b]ergotismo[/b], nel medioevo era conosciuta come “[b]fuoco dai Sant’Antonio[/b]”, probabilmente perché gli intossicati erano tipicamente abitanti del centro-europa che mangiavano pane fatto con segale cornuta e, scendendo in pellegrinaggio verso Sant’Antonio, in Italia mangiavano pane fatto con grano, che ne attenuava i sintomi o guariva del tutto. Questa guarigione era attribuita ad un miracolo di Sant’Antonio.
L’ergotismo era spesso fatale, ed aveva sempre effetti devastanti sulle comunità che ne erano colpite. Questo morbo poteva presentarsi in due forme: “[i]Ergotismus convulsivus[/i]” caratterizzato da sintomi neuroconvulsivi di natura epilettica, o “[i]Ergotismus gangraenosus[/i]” caratterizzato da cancrena alle estremità fino alla loro mummificazione.
Tra gli effetti di questa intossicazione vi erano anche le allucinazioni. I malati quindi erano spesso considerati indemoniati o streghe, e quindi bruciati vivi anziché curati. Recenti studi hanno avanzato la fondata ipotesi che gli episodi di stregoneria di [b]Salem[/b] a fine ‘600 fossero in realtà casi di ergotismo.
Nel 1853 Louis René Tulasne chiarisce il complesso ciclo riproduttivo del fungo e nel 1943 il chimico svizzero Albert Hofmann isolta e studia gli alcaloidi della [i]Claviceps purpurea[/i], sintetizzando dall’acido lisergico la [b]dietilamide dell’acido lisergico (LSD)[/b].
Dal 1818 la segale cornuta è stata usata nella pratica ostetrica. Una volta analizzati a fondo gli alcaloidi, si è isolata la [b]ergometrina[/b], che stimola la muscolatura uterina e che viene indicata per regolare le contrazioni uterine post-partum e nelle endometriti.
L'[b]ergotamina[/b] è utilizzabile per la cura dell’emicrania.
Oggi i severi controlli sulle farine impediscono l’intossicazione umana, ma di tanto in tanto qualche allevamento di animali si fa un bel trip.
Fonte: [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Claviceps_purpurea]wiki[/url].