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Il [url=www.igppachino.it]pomodoro di Pachino[/url], che vanta il marchio IGP (indicazione geografica protetta), viene piantato in Sicilia usando semi prodotti in Israele dalla [b]Hazera Genetics[/b].
Una volta esistevano in Italia solo i classici pomodori da insalata, adesso vanno di moda i pomodorini a ciliegia o a grappolo e una varietà è il pomodoro di Pachino. Ma questa variante di pomodoro è coltivata piantando [b]semi biotech[/b] (NON OGM) prodotti dalla Hazera Genetics, azienda israeliana che porta avanti molti progetti di ricerca di nuove varietà vegetali, OGM e non. I semi sono F1 e ogni anno vanno ri-comprati, ma vista la richiesta e il marchio gli conviene così.
[quote]Determinante per il successo di questi pomodori è stata l’introduzione, da parte dell’azienda biotech israeliana, di due geni (chiamati rin e nor) che permettono di mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto per un periodo di 2-3 settimane dopo la raccolta.[/quote]
Un prodotto tipico italiano è dovuto a semi biotech israeliani.
Peccato che non è OGM, l’avrei mangiato con più gusto.
Leggete l’interessante [url=http://www.corriere.it/cronache/10_settembre_06/pomodori-pachino-bressanini_fbd1d00a-b994-11df-90df-00144f02aabe.shtml]articolo[/url] di Dario Bressanini.