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Ricercatori di [b]Cambridge[/b] hanno preso biopsie cutanee da 7 pazienti con malattie al fegato ereditarie, hanno confrontato le cellule malate con 3 campioni sani di controllo e hanno identificato le differenze.
Successivamente hanno riprogrammato le cellule della pelle in cellule staminali e fatte sviluppare in [b]epatociti [/b](cellule del fegato). Queste cellule epatiche sono la replica esatta delle cellule malate del fegato dei pazienti. Queste cellule hanno permesso di studiare nel dettaglio i meccanismi genetici e molecolari che provocano le malattie.

Studiare le malattie del fegato è estremamente difficile perché non si riesce a coltivare linee cellulari del fegato. Ciò ha rappresentato una grossa limitazione che ha rallentato enormemente lo studio delle malattie epatiche e di conseguenza lo sviluppo di cure più mirate ed efficaci.

Questa nuova tecnologia non solo aggira questa limitazione fornendo linee cellulari epatiche malate e sane rinnovabili, ma potrebbe in futuro permettere di curare l’epatite con terapia mediante cellule staminali che producono epatociti sani.

Nel Regno Unito, l’epatite è la quinta causa principale di morte dopo malattie cardiovascolari, cancro, ictus e malattie respiratorie. Negli ultimi 30 anni la mortalità da malattie del fegato nei giovani e in persone di mezza età è aumentata più di sei volte, con un aumento del tasso di mortalità del 8-10% annuo.

Fonte: [url=http://www.sciencedaily.com/releases/2010/08/100825131546.htm]NewScientist[/url].