27 agosto 1939 vola il primo aereo a reazione

Il 5 febbraio 1934, il Ministero dell’Aeronautica e l’ing. Campini firmarono un contratto per costruire due aeroplani con motori a reazione e una fusoliera per prove sperimentali; poichè la ditta del progettista non aveva i mezzi sufficienti per realizzare i propri disegni si affiliò alla Società Aeroplani Caproni di Taliedo pur rimanendo esclusivamente responsabile della direzione della costruzione, compreso calcolo e progettazione del velivolo. In seguito agli esperimenti, il 17 dicembre 1935, l’ing.Campini elaborò un brevetto statunitense (n. 2024274) per la realizzazione di un altro aereo a reazione, che purtroppo non si costruì. Il termine per la consegna dei prototipi fu stabilito al 31 dicembre 1936, ma a causa delle difficoltà tecniche e dell’aumentare dei costi, si chiese al Sottosegretario dell’Aeronautica generale Valle, di rimandare a date successive. Si costruì quindi una fusoliera per prove statiche, conservata oggi al Museo, e il motore, che diede una spinta a punto fisso di circa 700 kg e si approntarono poi due prototipi con matricola militare M.M.487 e M.M.488 denominati Campini-Caproni CC.2. (nella foto sopra)

Il 27 agosto 1940 il primo prototipo fu provato in volo per 10 minuti sul campo di Taliedo dal grande pilota Mario De Bernardi. Successivamente il 16 settembre fu provato in volo per altri 5 minuti e collaudato per apportare migliorie al secondo prototipo che volò per la prima volta l’undici aprile 1941. Il 30 novembre 1941, alle ore 14:47 Mario De Bernardi e l’ing.Giovanni Pedace (segretario della Associazione Pionieri d’Italia) compirono un volo ufficiale, a bordo del secondo prototipo, tra l’aeroporto di Milano-Linate Forlanini e quello di Guidonia a Roma, sorvolando Pisa e atterrando alle 16:58 dopo aver percorso 475,554 km alla media di 217,147 km/h; il “postbruciatore” non venne mai attivato per risparmiare carburante secondo il volere del pilota. Fu un grande successo, tanto che Mussolini si complimentò personalmente con De Bernardi e vennero effettuati dei voli a bassa quota su Roma, dopo ripetuti annunci via radio; in tutto il mondo questo evento destò scalpore e ben 33 Stati si complimentarono con il governo italiano. Questi voli vennero omologati dalla F.A.I.(Federation Aeronatique Internationale) come primi al mondo per un aereo con motore a reazione dato che non si era a conoscenza del progetto segreto del tedesco Hans von Ohain e del gruppo Heinkel, i quali riuscirono a far volare lo straordinario He.178 esattamente un anno prima, il 27 agosto 1939.

Per dovere di cronaca devo dire che Il primo a costruire un aereo a reazione è stato nel 1910 l’ingegnere rumeno Henri Coandă, che realizzo il Coandă 1. Tuttavia Il velivolo utilizzava per generare la spinta un motoreattore, un primitivo motore a getto nel quale il compressore è trascinato da un motore a pistoni; mentre nei motori a turbogetto utilizzati in era moderna, il compressore è azionato da una turbina.
Il Coandă 1 si schiantò proprio durante il suo primo volo.

Fonte: Wikipedia.it; finn.it

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