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E’ stato portato avanti un semplice esperimento volto a verificare quanto dei semplici batteri terrestri possono sopravvivere nello spazio.
Sono stati prelevati dei batteri dalle colline di Beer, costa sud della Gran Bretagna. Sono stati portati sulla Stazione Spaziale Internazionale ed esposti all’esterno, a contatto con l’ambiente esterno e le radiazioni. Dopo un anno e mezzo ([b]553 giorni[/b]) molti erano morti, ma alcuni sono sopravvissuti e ora sono sotto studio alla Open University. Sarà interessante capire come hanno fatto ad adattarsi e sopravvivere.

I batteri sono cianobatteri che normalmente vivono sulle rocce (ambiente ostile esposto a sole e calore). Si suppone che la loro resistenza sia dovuta ad uno strato di cellule che ricopre la colonia e protegge le cellule sottostanti dai raggi UV e dall’essiccamento.
I ricercatori avrebbero potuto utilizzare batteri estremofili, ma il risultato sarebbe stato ovvio: gli estremofili, per definizione, sono in grado di affrontare gli ambienti più ostili. Invece questi cianobatteri hanno sorpreso i ricercatori.

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La ricerca fa parte di un progetto molto complesso. Si vuole verificare se si possono utilizzare microrganismi per supportare l’esplorazione spaziale: per ricilclare ogni materiale di scarto come supporto vitale, per il “bio-mining” (sfruttarli per estrarre minerali) in basi su Luna e Marte, produrre ossigeno. Inoltre questi dati supportano la teoria della vita dallo spazio: batteri potrebbero aver viaggiato per anni a bordo di asteroidi, da altri pianeti o da altri sistemi. Fantascienza!

Fonte: [url=http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-11039206]BBC[/url]. Al link trovate un interessante video che spiega l’esperimento, purtroppo non sono riuscito a postarlo direttamente.