Dato che il nostro amico Kaneda ci aveva segnalato l’inaugurazione del primo GUNDAM CAFE’ ad Akihabara, chiedendo un vepovt dettagliato del tutto, eccovelo:
[image]http://b5.s3.quickshareit.com/gundam_cafe942ad.jpg[/image]
Decido di andare ad Akihabara, siccome “THIS IS TOKYOOOO!”, a meno che non abiti in zona di una zona dove vuoi andare, nel 90% dei casi ti ci vuole un’ora per arrivare, siccome non e’ un cazoz piccola.
Così penso di andare a vedere ‘sto cazoz di cafè e farmi 1 ora di metro, perche’ qua dire “vado lì” è come in Italia dire “Vado a Modena” abitando a Bologna, con l’eccezione che nel mentre ti vedi della gran bella fauna femminile nipponica e viva il pendolarismo, cazoz!
Arrivo e c’e’ la fila, non è neanche troppo lunga, penso, ci puo’ stare, vado dal tipo col cartello che indica la fine della fila e invece mi fa segno che devo andare dal suo amico che indica la VERA fine della fila, lui è quello che indica dove riprende la fila del suo amico.
Eh ma devi morire, te, le tue scritte che non si capiscono e la fila che mi ero illuso di poter fare.
A ‘sto punto mi limito a guardare il locale:
Resoconto: FAKE e CHEAP, insomma, qui parliamo della BANDAI, di GUNDAM, di 30esimo anniversario, di AKIHABARA, di TOKYO! ziopork! qui giochiamo in serieA, cos’e’ sta roba di cartongesso?
Non siamo mica a Fiabilandia, cazoz!
Vabè, faccio due foto e mi chiedo dove sia la tanto decantata “hostess in divisa della federazione” ed eccola che salta fuori dall’oscurità, non credo ai miei occhi.
A parte che sembra che stia indossando un [del]pigiama[/del] costume da 20 euro comprato al Donki (quel posto che vende di tutto, vibratori e onacup incluse) voglio dire, io mi aspettavo una che desse 3 giri a Maria Ozawa come MI NI MO, ma cos’é questa? si vabbè, poi si gira di profilo e me ne vado, che in giro ci sono quelle che distribuiscono i flyer che sono 20 volte meglio.
Oh, sia chiaro, se me la trovassi spanata nel corridoio di casa tutta vogliosa: BANDAAAAI!
ps:”kaneda, raffanculora (lo scrivo sbagliato perché so che tu, leggendolo a voce alta, lo pronuncerai correttamente)”.