Spa

18t3540_by_gustodelbello-d6j95aa

La spa è uno di quei non luoghi in cui puoi vedere della vere perle socio antropologiche. Si inizia alle 12 con il massaggio da 50 minuti.

Mi accoglie una ragazza di 30 – 35 anni, rossa con le lentigini. Nel mio cervello si è aperto il browser e c’è già “www.y..”.

Mi accompagna nella suite e mi fa: “li c’è l’attaccapanni, spogliati, li sopra c’è il tanga di carta.”

Per qualche secondo penso di doverglielo passare, poi la logica prevale sul porno e capisco che quel coso lo devo indossare io.

Da “www.youpo..” passo a “www.porcodi..” .

[spoiler]#1[/spoiler]

Inizia il massaggio. Appena le sue mani unte mi sfiorano il browser nel mio cervello apre 7 finestre, da youporn a pornhub. Per 50 minuti divento cattolico. Prego che si trasformi tutto in un porno.

“ok ora girati a pancia i su” .

MERDA.

Dai ci saranno abituate. Esco che sembro a metà un oppiomane e uno che ha trovato chiuso al quartiere rosso di Amsterdam.

È l’ora della spa.

Mi cambio e con i miei bermuda da rave entro nell’area piscina.

Il tempo si ferma.

Ci sono 5 persone della vasca.

Mi guardano tutti. E nello stesso modo. Di 5 riconosco 3 facce. Un assessore, uno di TV Parma e un dirigente Barilla. I loro sguardi dicono tutti la stessa cosa. Che io pezzente li non c’entro un cazzo.

Prendo la rincorsa e mi butto a bomba in piscina.

Giusto per far capire chi è che comanda.

Espressioni sbigottite. Raggiungo un lettino e mi sparo un idromassaggio. Nel mentre osservo due apneisti in allenamento. 4 fottuti minuti senza respirare.

Chissà se sballa.

Intorno a me ormai si sono ripresi dal mio gesto atletico, continuano a fissarmi ma ora ognuno sembra impegnarsi nel mostrare quanto si sta rilassando.

Sembra una gara.

Guardo a turno tutti.

Espressioni epiche. Da chi dopo 19 anni di miniera, 19 continui h24, stacca per la prima volta.

Esco dalla vasca e vedo cosa fare.

Proviamo la sauna a 90 gradi.

Apro la porta, mi affaccio, dico ai presenti “no, no. voi non siete normali!”. Arretro e chiudo la porta.

Passo al bagno turco. 50 gradi 100% umidità. Resisto 10 minuti in cui mi sembra di respirare fuoco.

La nebbia è così fitta che mi accorgo di non essere solo quando una tizia starnutisce causandomi un principio di infarto.

Si passa al percorso non mi ricordo cosa.

Acqua alle ginocchia, devi passare dall’acqua fredda a quella bollente per 12 volte tutto camminando su dei giaroni.

Alla sesta un vecchietto mi fa notare che lo sto facedo al contrario e mollo. Nell’uscire dall percorso noto una catena che pende da un buco nel soffitto. Mentre alzo la testa per vedere dovè attaccata la tiro.

Il tempo torna a fermarsi.

In slow motion vedo questo sdello di legno ruotare di 180 gradi e riversare su di me una secchiata d’acqua. A 5 gradi.

Non avevo ancora bestemiato oggi. Ora tutta la spa e la palestra di fronte sapevano che non credevo in dio. E che lo associavo a un animale.

Ritorno alla vasca centrale e passo il resto del tempo sotto ad un getto d’acqua a 40 atmosfere che mi comprime qualche vena nel collo e dona spettacolari sensazioni lisergiche.

Gli indigeni continuano a fissarmi. Torneró.